fifteen

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Entrambi erano stesi l'uno accanto all'altro sulle coperte sfatte cercando di riprendere fiato, i loro petti si alzavano e abbassavano velocemente quasi come se avessero appena corso una maratona... anche se avevano perso ugualmente calorie ma in un altro modo!

Jimin e Yoongi quel pomeriggio, dato che fuori nevicava e nessuno dei due aveva voglia di gelarsi le chiappe, lo avevano passato svolgendo attività in casa alquanto divertenti e non che ci sia bisogno di precisarlo, ma la più divertente di tutte era rotolarsi insieme tra le lenzuola.

Quella fu la prima volta che vedeva l'appartamento del più grande, pensò Jimin prendendo da terra la camicia di Yoongi e indossandola per coprirsi in qualche modo, dato che era troppo pigro per infilarsi anche solo un paio di boxer.

L'arredamento sui toni del grigio e del bianco era moderno e nonostante i colori freddi, confortevole. Vagò per qualche secondo tra i corridoi, cercando di ricordare il percorso fatto poche ore prima dall'ingresso alla camera da letto ma fallendo miseramente.

Dopo aver aperto l'ennesima porta sbagliata ed essersi ritorvato in uno sgabuzzino, riuscì a trovare la direzione giusta verso la cucina.

Mi è toccato fare il viaggio di Odisseo per un misero bicchiere d'acqua... pensò aprendo il frigorifero e osservando il suo contenuto abbondante, deve aver fatto da poco la spesa, sicuro.

Senza altri pensieri afferrò una bottiglia fresca e richiuse il frigorifero per mettersi alla ricerca della dispensa contenente piatti e bicchieri.

Come il resto dell'appartamento la cucina era pulita, ordinata e decisamente costosa: il marmo bianco dei ripiani si accostava delicatamente e con eleganza al grigio chiaro metallizzato dei mobili.

Portando il bicchiere alle labbra gironzolò pigramente per la cucina, avvicinandosi poi ad un armadietto di vetro contenente diversi libri di ricette. Intento a leggere curiosamente i titoli di questi, passò con distrazione lo sguardo all'orologio e quasi non saltò facendo cadere il bicchiere che aveva tra le mani, nel sentire la voce di Yoongi.

"Rimani a cena? Posso cucinare qualcosa"

Jimin si girò velocemente poggiando il bicchiere sull'isola della cucina, la visione improvvisa di tutti i pezzi di vetro sparsi per terra ancora impressa nella mente, poi alzò gli occhi per puntarli sulla figura seminuda di Yoongi.

"C-cosa?"

Il più grande lo guardò confuso mentre sfregava un asciugamano sui suoi capelli umidi, aveva parlato a voce troppo bassa?

"Ti ho chiesto se volessi rimanere a cena, è un po' tardi. Mangiamo qualcosa e poi ti accompagno a casa se proprio non vuoi restare la notte?"

Jimin riuscì a ritornare in sè finalmente, riprendendo concezione di tempo e spazio.

Merda, la festa!

"Merda, la festa!"

Il silenzio che seguì la sua imprecazione fu accompagnato dagli occhi di Yoongi che ancora non si decidevano a lasciarlo.

"Devi andare ad una festa?"

Annuire o rispondere come qualsiasi persona normale era troppo mainstream, infatti Jimin si girò nuovamente a guardare l'orologio per poi correre spedito fuori dalla cucina; erano le 20:16 e aveva solo un'ora e mezza per ritornare a casa, prepararsi ed essere pronto in tempo oppure quel precisino di Taehyung lo avrebbe ucciso.

Sul pavimento del corridoio trovò alcuni suoi indumenti che doveva aver fatto cadere mentre lui e Yoongi erano impegnati a spogliarsi. Afferrò al volo i suoi pantaloni e un solo calzino, i boxer dovevano essere sicuramente in camera!

In your car ✖️ yoonmin Where stories live. Discover now