26: silenzio mortale

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Paura

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Paura.

Se a chiunque era saltato in mente di chiedersi cosa provasse prima di ogni singola battaglia, credendo magari si trattasse di sete di sangue, o rabbia o di tremenda frustrazione, si stava sbagliando. Ogni volta che doveva combattere sentiva solamente paura. Una stretta al petto che le toglieva il fiato.

Era solo un momento ovviamente, un piccolo istante in cui si preparava a sentire le grida delle persone che avrebbe ucciso. In cui si ripeteva che sarebbe stata perdonata per tutto il male che avrebbe fatto, un instante in cui si ripeteva che quello che stava facendo era giusto.

Guardò il gruppetto sparuto di elfi oscuri che li stavano raggiungendo dopodiché lanciò un'occhiata in direzione di Thor, rendendosi conto che aveva bisogno di aiuto.

Anche Loki se ne era accorto infatti dopo averle lanciato una veloce occhiata mollò la sua mano incamminandosi verso il fratello per aiutarlo.

A quel punto gli riafferrò il braccio bloccandolo e facendolo voltare verso di lei. I loro occhi si incontrarono di nuovo.

«Fa attenzione, gli elfi dannati sono molto forti.» ribadì cercando di fargli capire che non doveva fare assolutamente stupidaggini questa volta. Cercando di fargli capire che doveva essere più attento e prevenuto di quanto non lo fosse mai stato.

«non ti preoccupare. So' cavarmela.» annunciò il Dio lanciandole un piccolo sorriso.

«so' che sei troppo orgoglioso per dire il contrario.» Loki sembrò sorpreso da ciò che gli aveva detto ma questa volta al posto di chiudersi e risponderle male, le sorrise consciamente. Era consapevole del fatto che lo conoscesse ormai, e questo non gli dispiaceva, anzi ne era felice in un certo senso.

Loki le afferrò il viso, una mano per ogni guancia, facendo avvicinare le loro teste sempre di più e facendo così scontrare le loro labbra.

Lei chiuse gli occhi, assaporando ogni istante di quel bacio paradisiaco, che per quanto paradisiaco potesse essere era distante, miglia e miglia dai loro cuori. Come se non le stesse diceva "arrivederci" ma "a mai più".

Quando il bacio finì rabbrividì e Loki se ne rese conto.

«che cosa c'è?» domandò staccandosi di colpo, come colto impreparato da una reazione del genere.

«sembrava un addio»gli fece notare così lei, facendo dipingere nel voltò del Dio un espressione confusa.

«cosa?» chiese ancora, recitando la parte di chi non ha capito. Recitava perché era sicura sapesse quello che intendeva. Era il Dio degli inganni, ma lei lo conosceva abbastanza da capire quando mentiva.

«il tuo bacio, sembrava un addio.»ripetè così. L'espressione di Loki cambiò in un istante e indossò la sua maschera imperturbabile.

«non lo è, ritornerò da te, Brann» annunciò serio e convinto nel profondo. «Ma sarai tu che dovrai tornare da me

COME FUOCO E GHIACCIO • Loki •Donde viven las historias. Descúbrelo ahora