Phone Fine

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Porca miseria.
Guardi il tuo insegnate, Jimin, mentre sta lì e ti sorride. speri che la rabbia nei tuoi occhi possa mascherare quel caldo rossore che puoi chiaramente sentire diffondersi sulle tue guance.
"Non penso che sia appropriato" dici beffardamente incrociando le braccia.
Jimin butta indietro la testa e ride, facendo scorrere i suoi capelli in modo attraente per poi farli cadere sulla sua faccia.
Vorresti toccarli.
Cattiva T/N, no non vuoi! 
"Andiamo, rilassati" disse. "Ci vedremo molto più spesso fuori da scuola e non voglio chiamarti signorina Kim tutte le volte".
Ti rifiuti di ammetterlo, sbuffi "Penso che tu abbia qualcosa che mi appartiene".
Fingendo di essere sorpreso disse: "davvero?".
Alzi gli occhi al cielo e tendi una mano impaziente, battendo il piede per terra.
Jimin rise prima di mettere una mano nella sua tasca tirando fuori il famigliare oggetto che era il tuo telefono. "Oh, questo?".
Quando cerchi di raggiungerlo con la mano lui lo allontana da te per poi rimetterlo nella tasca posteriore dei suoi pantaloni.
"Yah!" gli urli contro.
Ti fa li broncio " Sei stata cattiva, T/N, quindi credo che questo lo terrò io". Perché lo fa?!.
"Sono venuta fin quo solo per riprendermelo, quindi dammelo" dici arrabbiata mentre tendi di nuovo la mano.
Jimin pensa per qualche secondo "No".
"Cosa?!" urli.
Con nonchalant si avvia verso la cucina, facendo si che tu possa notare il suo fare indifferente. Guardarlo allontanarsi da te con tutta la calma del mondo fa scattare qualcosa dentro di te.
Più veloce che puoi cominci a correre come un toro imbufalito verso quell'uomo arrogante. Deve aver sentito i tuoi passi perché in quel momento si era girato per vedere te che gli correvi incontro, i suoi occhi si allargarono.
"Santo-" urlò cominciando a correre per la casa come un razzo con te sulla coda.
Non puoi smettere di pensare quanto ridicola la situazione sia mentre rincorri il tuo insegnate a casa sua. è ovvio come tu non sia famigliare con quello spazio dato che Jimin è capace di schivare facilmente tavoli, lampade e mobili mentre tu continui a sbattere contro tutto. Jimin riesce a prendere vantaggio su di te, saltando sul divano e andando in cucina. Sbatti contro la porta scivolando per terra, in qualche modo riesci a tagliare la strada a Jimin.
Lui torna indietro e si dirige verso l'altra parte. Ora è intrappolato in cucina, sempre con il suo ghigno sul volto.
"Mi dia il mio telefono" gli ordini, ma lui scuote la testa. Ogni volta che fai un passo avanti lui ne fa uno indietro fino a che la sua schiena non a arrivò al frigorifero.
Non sei veramente sicura del perché stia scappando da te; avrebbe potuto tranquillamente sopraffarti se avesse voluto. Scacciando quei pensieri alzi per la terza volta la mano per far si che ti dia l'oggetto da te voluto.
"Mi dia il mio cellulare" dici a fatica con denti stretti.
"No"
"Mr. Park!"
"È Jimin" rise.
"Mi.dia.il.mio.cellulare."
"Signorina. Kim c'è una multa di 15 dollari per il telefono confiscato durante-"
AH!
Ti arrendi e gli metti le mani nelle tasche posteriori perché, come si dice, a mali estremi estremi rimedi.
Stai completamente ignorando il fatto che tu stia toccando il tuo insegnante alla ricerca del tuo cellulare. Ma le sue tasche posteriori sono completamente vuote.
Ma che diamine? Puoi giurare di averlo visto metterci il cellulare dentro.
"T/N" rise Jimin cercando di fermarti. Allontani bruscamente la sua mano e sposti la tua ricerca alle tasche davanti perché sai che il tuo telefono è qui da qualche parte.
Mentre lo stai cercando, le tue dita si scontrano contro qualcosa.
"Mm. Stai attenta dove tocchi piccola" disse Jimin piano "Non vorresti mai cominciare qualcosa che non puoi finire".
Ritiri la mani dalla sua tasca con occhi spalancati e la porti al petto.
Cacchio, Non avevi intenzione di toccare niente di importante la sotto!
E fu li che lo notasti.
Il tuo cellulare.
Chiuso nella sua mano destra.
Strilli e ti allunghi per prenderlo ma Jimin se ne accorge e lo allontana. Anche se non è molto alto lo è abbastanza per non fartelo raggiungere senza che tu stia sulle punte.
E lo fai, ti allunghi il più possibile per cercare di raggiungere il cellulare. Il tuo peso si sposta in avanti fino a che non ti appoggi leggermente contro il suo petto.
Sei così vicina, è stata una lunga battaglia ma ormai è finita.
"Scuserò l'ammenda di 15 dollari" il suo respiro ti fa capire quanto siete vicini. Ti giro verso di lui e capisci veramente che la distanza fra voi due è davvero poca.
Qualche centimetro?
No meno di quella.
Così vicino che riesci a sentire il suo respiro sulle tue labbra, è ancora bellissimo.
La sorpresa ti fa perdere l'equilibrio facendo si che tu ti avvicini ancora di più a lui.
Lui non ti aiuta minimamente a rialzarti.
"Non ti chiedo di pagare la multa ma devi pagare con qualcos'altro" disse Jimin. I suoi occhi sono scuri e un sorriso suggestivo sta inclinando gli angoli delle sue labbra carnose, quelle stesse da qui non riesci a distogliere lo sguardo.
Da questa distanza sembrano molto differenti, non sembrano così soffici come prima. Hanno anche un aspetto più brillante, cosa che ti fa rivoltare lo stomaco in un modo che non hai mai provato prima.
"Che cosa mi puoi dare T/N?" ti disse in un sussurro.
Scappa.
Scappa.
Scappa.
"No" gli urli dandogli uno schiaffo. Le tue dita andarono anche nella sua narice sinistra nel mentre che il tuo palmo si schiacciava sulla sua faccia. Scappa da quell'uomo attraente che è anche il tuo professore, usa la testa T/N! 
Il tuo attacco improvviso fa cadere la mano di Jimin che tiene il tuo cellulare mentre respira a fatica per via della tua mano.
Riesci finalmente a prendere l'oggetto e corri via dalla cucina, urli, "TAEHYUNG!"
"Yah!" grida Jimin alle tue spalle.
Fuggi dentro la camera di tuo fratello ettaccandoti a lui come un koala. Jimin arrivò un secondo dopo correndo, la sua espressione era un misto di irritazione e divertimento. Ti nascondi dietro a tuo fratello e guardi il tuo insegnate dalla tua zona protetta.
Taehyung sospira "Cosa hai fatto T/N?" Non riesci neanche a rispondere che Jimin ti precede.
"Mi ha molestato sessualmente!" urlò. "Mi ha messo le mani nelle tasche e mi ha toccato!"
Cosa?!
"T/N?" Taehyung si girò con un sorrisetto stampato sul volto. "La mia piccola patata innocente ha fatto questo?"
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"HoavutoilmiocellularegrazieTaehyngcivediamodopo!" urli di fretta.
Esci velocemente dalla porta e scappi via da quella casa, lontano dal tuo cattivo fratello e dal suo irritante compagno di stanza.

Ecco il nuovo capitolo, scusate se ci ho messo molto a pubblicare ma la scuola mi stava prendendo troppo tempo quindi mi dispiace moltissimo.

Teach Her [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora