27. La guerra è per i vivi, la pace è per i morti

1.7K 97 15
                                    


Loki osservò il fratello tamburellare nervoso contro la superficie marmorea della balconata.
Soli ad osservare le prime luci del mattino si erano finalmente decisi a pensare ad un piano di battaglia. 
L'Ingannatore spiegò al Tonante ogni piccola cosa che aveva trovato nelle segrete, una volta sfondato il pavimento e giunto alle catacombe sottostanti.
Thor era meravigliato da quei racconti, non credeva possibile che ci fossero tanti tesori nascosti appena sotto al terreno che reggeva il Palazzo Reale.
C'era da dire che Odino si era dimostrato un dio benevolo nel corso degli ultimi secoli, ma che di certo non fosse stato grazie alla sua pietà che ognuno dei Nove Regni gli apparteneva. 
Le guerre e le conquiste che egli aveva perpetrato lungo il corso della storia avevano arricchito Asgard con l'oro e le migliori tecnologie che l'universo potesse disporre. Fino a che un giorno, riconoscendo la sua età e il suo desiderio di regnare, le battaglie cessarono e con loro le guerre, cui fine venne posta grazie ai trattati di pace.

Thor sospirò ironico "Possibile che dopo oltre 1500 anni della nostra esistenza, Padre non ci abbia mai detto nulla?"
"Credevo di essere io quello abile a mentire in famiglia" sbottò Loki serafico.
"C'è da dire che sappiamo qualcosa su di lei, ora come ora qualsiasi informazione in più potrebbe cambiare il destino della guerra"
"Fratello, non che voglia illuderti, ma hai considerato il fatto di scappare piuttosto che affrontarla? Dopotutto il Ragnarok è imminente, che senso avrebbe scendere in battaglia con lei se poi non rimarrà più nessuno vivo da salvare?" Loki lo osservò perplesso.
"Non posso che darti ragione... ma siamo bloccati qui, il Bifrost è andato e con lui anche il Portale segreto... che dovrei fare!?" ribattè Thor spazientito.

"Chi ha detto che per scappare dobbiamo usare il Portale?" rispose infine il Dio degli Inganni con il sorriso di chi aveva la soluzione tra le mani.

***

Thor rimase seduto sulla scalinata del Trono a fianco di Heimdall, a confabulare tra loro.
Ad un tratto un rumore sordo catturò la loro attenzione.
Fandral, dal fondo della sala, si avvicinò a passo veloce verso il dio, seguito da Lady Sif, Volstagg e Hogun.

"Il popolo" esclamò tutto d'un fiato "vuole irrompere a Palazzo!"
Il Tonante lo osservò confuso "Per... quale ragione?"
"Per protesta, non si fidano più della Corona" si interpose Lady Sif allarmata.
Heimdall si voltò ad osservare Thor, si scambiarono un'occhiata d'intesa per poi rialzarsi.
Volstagg si avvicinò al Re "Qualcuno dei Guerrieri ha messo in giro delle voci"
"Quali voci?" sbottò il dio irritato.
"Riguardo al fatto che Hela sia entrata ad Asgard esordendo con un "Ci si rivede fratello" che non solo significa che vi eravate già incontrati ma che siete anche componenti della stessa famiglia" spiegò Hogun poco dietro gli altri Guerrieri.
"Oltretutto è effettivamente la legittima erede al Trono ed insomma... visto i fatti che hai nascosto al popolo... non godi di una buona fama al momento" concluse infine Lady Sif.

Thor si passò le mani sui capelli scombussolato.
"E non ho neanche più il mio martello" sospirò rassegnato.
"Sul serio? Tra tutte le cose questa è quella che ti preoccupa di più!?" esordì Loki che come suo solito era entrato di soppiatto senza che nessuno se ne fosse accorto.
"Ma quando sei-" Volstagg lo osservò confuso.
"Se vuoi riconquistare la loro fiducia dovrai essere trasparente e dir loro come andranno le cose d'ora in avanti" affermò l'Ingannatore con tono deciso.
Lady Sif alzò gli occhi al cielo esasperata. 
Odiava Loki e odiava il fatto che egli avesse più potere decisionale dei Quattro Guerrieri nonostante si dimostrasse continuamente al pari di una viscida serpe.
Ma Thor non potè fare a meno che concordare col fratello.
Avevano un piano, non così geniale ma perlomeno ne avevano uno.


"Andrò a parlare con loro" disse infine, si sistemò il mantello color porpora che pendeva pesante dalle sue spalle e si incamminò a grandi passi verso l'entrata principale, con al seguito i Guerrieri, Loki ed il Guardiano.
Man mano che si avvicinava sentiva gli Asi battere insistentemente contro il portone d'entrata, nel vano tentativo di sfondarlo.
Le guardie che stavano appena dalla parte opposta, erano vigili e attente, con spade e lance sguainate in direzione dell'ingresso, pronti ad attaccare i rivoltosi da un momento all'altro.
Si dovettero ritirare velocemente quando videro il loro Re arrivare, Thor sorrise loro cercando di rassicurarli e gli fece rinfoderare le armi.
Mosse un passo in avanti e con tutta la forza che aveva in corpo spalancò il portone liberando così il passaggio agli Asi che, stupiti di trovarselo inanzi, rimasero immobili appena sull'uscio d'entrata ad osservarlo.

Calò un silenzio tombale, da un lato un popolo numeroso ed iracondo, dall'altro il Re in carica e i suoi Guerrieri al seguito.
Il Tonante non si fece scrupoli e si addentrò nella folla che, presa nuovamente di sorpresa, lasciò libero il suo passaggio, in attesa di sentirlo parlare.
Facendo sfoggio di tutto il carisma possibile e di una calma che in realtà non possedeva esordì finalmente:
"So perchè siete qui, so cosa pensate di me" esclamò.
Non volò una mosca, nell'aria si poteva sentire la tensione e la colpa della gente confusa ed irosa.
"Come voi tutti avrete compreso ho una sorella, la legittima erede al Trono di Asgard" si alzò un vociferare sorpreso "tuttavia non ve l'ho nascosto per tutti questi anni, io stesso sono venuto a sapere della cosa da Padre Tutto, prima che egli ci lasciasse" cercò di riprendere fiato e proseguì "è stato lui stesso a bandirla nel Regno degli Inferi, in quanto pericolosa e malvagia, ci ha tenuto nascosta la verità per proteggerci da lei, è meschina e infida, cerca di piegarvi al suo volere perchè brama la conquista ed il potere" Thor notò la folla molto interessata alle sue parole, gli parve che la tensione si fosse finalmente sciolta e che cominciassero in qualche modo anche a credergli "Non vi sto chiedendo il perdono ma di fidarvi di me per un'ultima volta, il Ragnarok si compirà e voi tutti lo sapete, ma c'è una soluzione... un modo per fuggire, per salvarci da questo infausto destino" Heimdall lo raggiunse al suo fianco "ho chiesto al nostro Guardiano di contattare tramite i suoi occhi il pianeta Sakaar per chiedere aiuto, nel giro di pochi giorni una nave verrà in nostro soccorso e così potremo portare in salvo tutti!" si alzò un boato di approvazione, seguito da uno scrosciare di applausi.
Quando la folla fu placata tuttavia, una voce fuori dal coro si fece largo tra la gente.
"Ma che fine farà Asgard?"

Thor non riuscì a vedere chi avesse posto tale domanda ma non si sottrasse e dichiarò apertamente ciò che Odino gli disse prima di lasciarlo: "Asgard non è un luogo, è un popolo. NOI siamo Asgard!" urlò e alzò il pugno al cielo facendo scendere un'improvvisa saetta seguita da un violento tuono. 
Gli Asi infervorati si lasciarono nuovamente andare ad un mare di applausi, urlando il nome di Thor ed acclamandolo, forse come mai prima d'ora.


Loki sull'uscio del Palazzo alzò gli occhi al cielo annoiato "Quanta scena" sbottò cercando di nascondere un mezzo sorriso.

Una donna tra la folla rimase immobile ad osservare tutta la scena, impassibile.
Vedeva Thor rifarsi del suo buon nome, ormai come un degno Re e questo non le piacque.
Non le piacque per niente.
Si voltò seccata, cercando di farsi breccia in mezzo a tutte quelle persone, disgustata da come gli Asi si dimostrassero dei boccaloni senza cervello.
Quando fu abbastanza lontana si girò nuovamente, osservando il fratello in lontananza bearsi del popolo che lo acclamava.
Ma lei non si sarebbe fatta sconfiggere così, da tante belle parole e da tentativi inutili di fuga. Thor poteva aver vinto la battaglia ma non la guerra, ed Hela di questo non potette che compiacersene dal momento che il suo VERO popolo stava dormiente appena sotto i piedi del dio, in attesa che la sua Regina lo risvegliasse.
Sorrise, rivelando il suo vero aspetto ora che si trovava lontana da occhi indiscreti.

"Presto ti pentirai del tuo pavoneggiarti, fratello".


***

"Credo sia ora di fare i bagagli" esordì Loki entrando nella camera della dama.
Arya lo guardò confusa "Di che stai parlando?"
Il dio la osservava divertito, crogiolandosi nell'ignoranza della ragazza.
"Una nave da Sakaar verrà a prenderci fra pochi giorni, non dovremmo preoccuparci più di nulla" disse ostentando una finta sicurezza.
Arya lo guardò in tralice ancora confusa.
"E' sicura questa cosa? Ce ne andiamo sul serio?"
"Vedi altre alternative?" ribattè Loki quasi irritato.
La dama si avvicinò al dio e gli prese il volto tra le mani, appoggiò le labbra sulle sue e si lasciò andare ad un lungo ed intenso bacio.
Loki si irrigidì. Dentro di lui sapeva che qualcosa sarebbe andato storto, che era troppo facile scappare così senza che Hela decidesse di inseguirli.
E lo stesso pensò Arya, nascondendo le mille domande dietro a quel bacio insicuro, chiedendosi che fine avrebbe fatto se fosse fuggita dalla Regina Oscura e dal patto stretto con ella.
Non era facile accettare una semplice fuga come l'unico piano possibile, e seppure entrambi covavano dubbi in merito, nessuno dei due ebbe il coraggio di ammetterlo.
Si staccarono brevemente, scossi da un presentimento per nulla positivo.
I loro occhi si scontrarono, rivelando sentimenti  che nessuno dei due poteva dichiarare all'altro.

Arya aveva scelto di vivere per Loki e Loki aveva scelto di morire per lei.

E con queste tacite promesse, un essere oscuro riuscì ad entrare silenziosamente a palazzo, per riprendersi ciò che la morte gli aveva sottratto.

E con queste tacite promesse, un essere oscuro riuscì ad entrare silenziosamente a palazzo, per riprendersi ciò che la morte gli aveva sottratto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Spazio autrice: perdonate il ritardo! Come anticipato sono vicina alla laurea e ho proprio pochissimo tempo per aggiornare, ma sappiate che non abbandonerò la storia, anzi!
Ci stiamo avvicinando a degli attimi cruciali, i prossimi capitoli saranno veramente impegnativi per cui cercherò di ritagliarmi il maggior tempo possibile per scriverli bene!
Il capitolo come avrete notato è piuttosto corto, questo perchè i prossimi probabilmente saranno il doppio e sto cercando di dare un certo "equilibrio"a tutto.

Mi avevate lasciato dicendo che non tutti siete andati a vedere Avengers Infinity War, ora come siete messi? Non vedo l'ora che esca il prossimo ç^ç

Say my name - LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora