Capitolo 43

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B: spiegami almeno cos'ha!

L: aiutami a tirarla su!

La guardo senza muovere un muscolo perché voglio solo delle risposte.

L: muoviti! È senza forze e a peso morto non riesco a tirarla su da sola.

B: lascia la prendo io.

Prima di uscire dal bagno, Lauren mi ferma con una mano.

L: aspetta non voglio che gli altri la vedano così.

Guarda fuori due secondi e mi fa cenno di andare,così usciamo dal locale.

L: ce la fai a tenerla fino in hotel? È qui a due passi alla fine..

B: sì ce la faccio ma magari - guardo Emma mentre ha il viso nascosto nel mio petto - vuoi fare due passi....

Lei non mi risponde:continua a starsene lì a fissare la mia spalla. Ci avviamo verso l'hotel.

L: non parlerà per un po',lasciala stare!

B: ma che ha?

L: nulla che a te importi!

B: Lauren ora dacce un taglio! Perché pensi stia facendo tutto questo?

L: puro senso di colpa!

B: sei proprio una stronza!

L: beh non sei mica il mio ragazzo no?

Non vedeva l'ora di rinfacciarmelo, davanti a lei per di più. Penso che comunque non abbia sentito, perchè è nella stessa posa di prima. Una volta arrivati, la portiamo in camera sua e di Lauren. La appoggio sul letto.

L: grazie ora vattene!

B: stai a scherzá? No perché non fai ridere!

L: devi lasciarla in pace! Abbi almeno rispetto per lei!

Mentre parla,me la indica con la mano. Ha ragione:glielo devo. Vado verso la porta, ma sento la sua voce.

E: Simone!

Io e Lauren ci giriamo sorpresi. Vedo che mi sta fissando, ma delle lacrime le scendono sul viso. Vado verso di lei, ma Lauren si mette davanti a me.

B: mi ha appena chiamato! Spostati!

Emma continua a guardarmi.

E: Simone!

Lauren toglie la mano che aveva messo davanti a me per bloccarmi.

L: è molto fragile ora! Non farla soffrire.

Finalmente si sposta da davanti e mi avvicino al letto. Mi siedo accanto a lei. Lei mi fissa e lentamente porta la sua mano sulla mia guancia. La stringo nella mia. Non so come comportarmi:la vedo così fragile, ho paura di farle male anche solo con uno sguardo.

B: cosa c'è Emma? Parlami.

Le prendo la mano che ha sulla mia guancia e gliela bacio.

E: io....

B: posso?

Le chiedo il permesso di avvicinarmi. Lei non mi risponde,così vado verso di lei e la abbraccio. La stringo al mio petto, recuperando tutti quei minuti passati lontani. Mi sento così male al solo pensiero che lei stia così per colpa mia.

L: aspetta! Dobbiamo cambiarla:è tutta sporca!

Lauren inizia a cercare qualche vestito per Emma.

L: ora c'è la tua parte preferita: inizia a svestirla senza farle male.

B: però piantala di dire stronzate!

Le tolgo le scarpe e il vestito,poi aiuto Lauren a metterle quelli nuovi.

L: Emma ora dovresti dormire, sei sfinita! Biondo vieni via!

Possibile che Lauren mi odi così tanto? Le lancio un'occhiata storta e prima di alzarmi, do un bacio in fronte ad Emma. Faccio per alzarmi,ma mi sento trattenere il braccio.

L: Emma dai lascialo, devi riposare ora.

Io la guardo e vedo che mi sta fissando.

E: resta con me!

Riconosco questo tono:è la mia Emma.

L: le fai solo del male così.

Mi giro di scatto,perchè sono stanco di sentirla.

B: ascolta lo so che l'ho ferita tanto! Non pensi che mi devasti vedere come l'ho ridotta? - nel frattempo Emma si era coricata nel letto mettendosi la mia mano vicino al collo - non c'ero quando aveva più bisogno di me, non la lascio sola un'altra volta!

Non la sento rispondere, anzi prende ed esce dalla stanza.

B: Emma sono qui!

Mi sdraio vicino a lei e immediatamente lei si volta verso di me. Ha gli occhi chiusi, tutti bagnati intorno e si rannicchia verso di me, così la abbraccio. Sto in quella posizione per circa dieci minuti, poi sentendo che i suoi battiti sono meno frequenti e il respiro più regolare, deduco si sia addormentata. Mi metto contro il suo naso,accarezzando con il pollice la sua guancia.

B: Emma non sai quanto mi dispiace! Quel giorno volevo dirti le parole che per me sono le più importanti al mondo invece ti ho detto le più orrende. Sappi però che il mio cuore non le pensava minimamente. Ho paura Emma:paura di quelle parole. Irama mi aveva detto di spiegarti il perchè e a quest'ora sarebbe tutto diverso,ma mi conosci:faccio sempre la scelta sbagliata. L'unica cosa giusta che ho fatto nella mia vita è stata farti entrare nella mia vita. Mi manca la tua voce dolce, i tuoi sorrisi, le tue mani, le tue parole...mi manchi tu Emma e so che tutto questo è sinonimo di una sola parola, ma non riesco ancora a dirla. Non per colpa tua! Scusa se ti ho fatto soffrire tanto piccolè. 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora