17: Siamo convinti che sia gay

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"Bisogna saper scegliere con chi complicarsi la vita."

"Ti sei divertita stamattina da quanto ho potuto vedere."
Mary camminava al mio fianco tra i corridoi, con un sorrisetto sulla faccia.

"Mi dispiace non averti avvisata, ma me lo sono trovata sotto casa all'improvviso. Assurdo."
Dissi stringendo il libro di spagnolo .

"Non è assurdo è... dolce."
Disse la mia migliore amica guardandomi negli occhi.
Dolce?
Chris era tanti aggettivi, ma non era dolce.

"Comunque è da stamattina che a scuola non fanno altro che parlare di te e di lui."
Disse Mary, ovviamente.

"Me l'aspettavo ed era proprio ciò che volevo evitare. Odio le chiacchiere, ma perché non si fanno gli affari loro?"
Alzai gli occhi al cielo.

Mary rise.
"Il fatto è che si tratta di Christian Murphy: ragazzo nuovo e super figo.
Davvero ti aspetti che si facciano gli affari loro?"

In effetti non aveva tutti i torti.

"Vado in classe ci vediamo dopo."
Salutai Mary per recarmi a lezione di spagnolo.
La professoressa non era ancora arrivata e ne approfittai per parlare con Chris, che era seduto e ascoltava musica.
Mi posizionai davanti e lui e agitai la mano per salutarlo. Mi sorrise e si tolse le cuffie.

"Ehi." Disse.

"Emh lo sai che tutta la scuola parla di noi da stamattina?"
Chiesi mentre mi guardavo le mani.
Avevo sempre odiato guardare le persone negli occhi.

"E allora?"
Fece spallucce e lo guardai.

"Io non ci sono abituata, voglio dire, fino a poco tempo fa la gente a malapena sapeva che io frequentassi questa scuola."

"Perché non ti sei mai fatta notare."
Rispose.

"Non mi piace stare al centro dell'attenzione..."
Dissi timidamente.

"L'ho notato."
Sorrise.
"E comunque a me non me ne frega niente di quello che pensano gli altri, figurati se mi preoccupo poi degli idioti che frequentano questa scuola." Disse e io lo guardai incantata.

"Comunque se ti da fastidio, ti prometto che nessuno parlerà più di noi, va bene?"

"Va bene."
Dissi, ripensando al fatto che aveva usato la parola "noi".

La professoressa entrò e mi sedetti davanti a Chris, che passò tutta la lezione a distrarmi e a farmi dispetti.
Ma era un tipo di distrazione che mi piaceva. Ero spensierata e mi faceva stare bene sul serio.

Dopo scuola andai a casa di Mary, il giorno dopo avevamo il compito di storia ed eravamo nello stesso corso.
Perciò decidemmo di studiare insieme dato che a lei piaceva di più così.

Gli raccontai ancora di Chris.
Era strano ed emozionante che per la prima volta non ero più solo l'amica sfigata di Mary, in quel momento avevo anche io un ragazzo di cui parlare. Avevo anche io dei dubbi, le farfalle nello stomaco, la paura di non essere abbastanza e la gioia di poter stare con lui. Mi sentivo finalmente al suo stesso livello ed ero davvero felice di vedere che anche Mary era super contenta per me. Il mondo mi stava finalmente dando una opportunità e non me la sarei fatta scappare.

"Mi ha mandato un messaggio."
Sorrisi vedendo lo schermo del telefono illuminarsi.

Mary gridò e saltò sul letto per poter vedere da vicino.

"Ti passo a prendere alle otto.
Non vedo l'ora di vederti."

"Basta ho bisogno di popcorn e di fazzoletti per poter piangere."
Disse Mary ed urlò di nuovo.

Ero davvero felice.

"Mi spieghi perché stai urlando?"
Cody si precipitò nella stanza di sua sorella con una espressione preoccupata e allo stesso tempo infastidita. Non appena si accorse di me però, si irrigidì.

"Ciao Lily."
Disse facendo un colpo di tosse.
Ricambiai il saluto e distolsi lo sguardo dai suoi occhi azzurri.

"Allora? Che succede? Perché urlavi?"
Il solito terzo grado di Cody.
Io e Mary ci guardammo e scoppiamo a ridere.

"Lily ha un appuntamento stasera, non sono riuscita a contenermi perdonami."
Disse Mary e la guardai male, non volevo che Cody o altri sapessero di quella uscita.
Mary mi mimò delle scuse mentre Cody annuì abbassando lo sguardo.

"Spero tu abbia una bella serata Lily."
Disse per poi uscire dalla stanza.

"Secondo te ci è rimasto male?"
Chiesi a Mary che fece una faccia confusa.

"Mio fratello? Pensi abbia una cotta per te?"
Domandò ridendo e io feci spallucce.

"Non lo so...in famiglia siamo tutti convinti che sia gay."

Io odio la lettera CDonde viven las historias. Descúbrelo ahora