23: Spero tu stia bene

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"Le sensazioni sono già mezze verità."

"Dopo aver amato qualcuno crediamo di non essere più in grado di amare nessun altro. Ma amare una seconda volta è possibile, ed è un po' come ricominciare tutto da capo; le stesse emozioni con un'altra persona. Un primo amore che finisce male non deve scoraggiarci, ma ricordarci che amare è stato bello una volta e può esserlo anche una seconda."
-C

Il post di C quella mattina mi fece iniziare la giornata con il piede giusto, così decisi di inviargli un messaggio.

"Caro C, quando penso al tuo volto mi viene in mente l'immagine di quattro ragazzi che conosco.
Anche i loro nomi iniziano per C, ma non so se tu sia uno di loro. Vedi, non mi importa chi tu sia, spero solo che ovunque ti trovi, tu stia bene."

"Anche io spero che tu stia bene Lily, è quello che mi auguro tutti i giorni."

Quella mattina a scuola riuscivo solo a pensare a Carter, anche se sapevo che non lo avrei incontrato tanto presto, quindi dovevo riuscire a trovare una scusa per vederlo il prima possibile. Dovevo sapere la verità. Così chiesi a Mary di organizzare una festa a casa sua, quella sera. Lei avrebbe invitato qualcuno della scuola e, ovviamente, Carter. In seguito avremmo costretto tutti a giocare a "7 minuti in paradiso", e Mary si sarebbe assicurata di farmi finire in coppia con Carter almeno una volta. Quei sette minuti sarebbero stati i più preziosi della mia vita. Era un piano perfetto anche se un po' psicopatico.
Durante l'ora di storia mi arrivò un messaggio da Mary che mi diceva che ci era riuscita, e così quel pomeriggio mi catapultai a casa Clinton molto presto.

"Ehi"
disse Cody quando mi aprì, che chiaramente non si aspettava di vedermi così presto.

"Che ci fai qui?"
Chiese mentre entravo in casa.

"Dobbiamo studiare un po' prima della festa."
Urlò Mary scendendo le scale.
Vidi Cody ridere sotto i baffi.

"Quando voi due state insieme fate tutto tranne che studiare."
Alzai gli occhi al cielo mentre Mary gli fece il dito medio.

"Sarà uno spasso quando papà leggerà la tua pagella." Disse Cody per poi sparire in camera sua. Lui odiava le feste ma stranamente per quella sera l'avevamo convinto.
Io e Mary organizzammo la serata al meglio, non solo avevo un piano perfetto ma anche la festa sarebbe stata grandiosa. Arrivò un sacco di gente quella sera, tra cui tutti i nostri amici e, Carter.

"Ciao" disse lui guardandomi.
Sorrisi senza rispondere e lo lasciai entrare.

"Buonasera gente, divertitevi ma non rompete niente." Sorrise Mary facendo entrare gli invitati, e osservai la faccia di Cody infastidita.

A metà della serata Mary annunciò l'inizio del gioco. Stranamente vollero partecipare tutti e iniziò subito l'estrazione dei nomi.

"Lucas con Lara"
"Chris con Tina"

Mentre Mary parlava osservai Cody in disparte, seduto su una poltrona a bere qualcosa. Mi avvicinai a lui e sembrò irrigidirsi.

"Non giochi?"
Chiesi.

Cody scosse il capo.
"Lo sai non sono il tipo di persona che fa questi giochi, o il tipo che partecipa alle feste... o che parla con le persone." Disse facendo ridere entrambi. Su questo eravamo molto simili.

"Una volta lo eri."
Dissi un po' malinconica.
Cody sembrò rifletterci su.

"Una volta ero una persona che non assomigliava affatto al vero me."

"E perché ti comportavi così?"
Mi guardò negli occhi per un secondo.

"Cercavo di distrarmi da quello che veramente mi affliggeva in quel periodo."

"E cos'era?"

"Una stupidaggine, ma a quel tempo mi sembrava un macigno enorme."
Guardava difronte a se.

"Qualsiasi cosa fosse, ti ha fatto chiudere in te stesso. Una volta parlavi sempre con me, ricordi? Ci confidavamo su tutto." Lui mi guardò.
"Quindi non credo fosse una stupidaggine Cody."
Abbassò lo sguardo.

"Il vecchio Cody era stupido e debole, mi dispiace se ti ho deluso, ma ora sono così."
Concluse e io mi sentì improvvisamente stanca.

"e Lily!"

Sentì urlare il mio nome e mi voltai verso Mary che mi guardava con aria complice. Mi ero dimenticata di quella faccenda per un attimo e non avevo più voglia di affrontare Carter, o meglio non avevo voglia di affrontare anche lui.
Ma decisi di andare lo stesso, sotto lo sguardo attento di Cody. Quella, era forse la mia unica chance di stare da sola con Carter e capire qualcosa di più su quella storia che ormai faceva parte di me.

Io odio la lettera CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora