24: Solo se stai zitta

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"Ho Il vizio di perdermi a guardarti."

Io e Carter eravamo in uno sgabuzzino minuscolo e riuscivo a sentire il suo fiato sul collo.

"Sette minuti così? Sarà difficile per te cercare di non saltarmi addosso."
Rise e io lo guardai male.
Ma quello che disse mi fece pensare... Carter non poteva assolutamente essere C. Lui era romantico, poetico, praticamente di un altro mondo. Carter era un ragazzino ricco e viziato. O almeno era quello che sapevo di lui, perché era così che si mostrava alla gente. Scoppiai a ridere senza motivo e Carter corrugò la fronte.

"Ti faccio ridere?"
Sorrise.

"No, non è per te, scusa."

"Allora... ci baciamo?"
Gli diedi una piccola spinta.

"La smetti?"
Fece spallucce.

"Va bene, la smetto. Credevo solo che fosse questo che volevi."
Alzai un sopracciglio.

"Che vuoi dire?"
Chiesi.

"La tua amica è una pessima bugiarda."
Chiusi gli occhi per l'imbarazzo.

"Perché volevi capitare con me se non per... hai capito."
Rise sotto i baffi e cercai le parole giuste per spiegare.
Ma alla fine decisi di essere diretta.
"Credevo che fossi tu C."

"Oh quel tipo... ho capito. No, mi dispiace bellezza, non sono io."

"In effetti l'avevo capito da un po'."
Mi guardò male e io sorrisi.
Il suo telefono si illuminò.

"Chi è?" Chiesi senza una vera ragione.

"È Chad che rompe."

"Non è alla festa?"
Chiesi.

"No, credo sia malato." Rispose.

"Vi scrivete spesso."
Dissi.

"Quindi?"
Alzò le spalle.

"È strano dato che siete i capitani di due squadre rivali."

"Lo so, ma Chad è simpatico, ci divertiamo molto insieme."
Disse con un sorriso e io lo fissai.

"Oh, non nel modo in cui pensi tu."
Risi.
Guardai l'orologio.

"Beh mi sa che possiamo uscire."
Carter serrò le labbra.

"Già ma prima..." disse per poi fermarsi e io lo guardai in modo strano.
"Scusa Lily."
Alzai un sopracciglio prima che Carter si avventasse sulle mie labbra. Proprio quando Mary aprì la porta, davanti a tutta la scuola.
Appena trovai la forza di muovermi spinsi Carter via e mi girai verso le facce sconvolte di tutti.

"Oh mio Dio."
Disse qualcuno.

"Ma non era gay?"
Sentì qualcun altro parlare.

Guardai Mary che come me non capiva cosa fosse successo. Carter cercava solo di mettersi in mostra. E poi vidi gli occhi di Cody.
Erano vuoti, mi sembrava di averli già visti in quel modo. Lo vidi alzarsi lentamente e salire le scale che portavano alla sua stanza.
E io scappai di corsa in bagno.

Mary si affrettò a seguirmi.
Chiudemmo a chiave la porta del bagno e lei iniziò a parlare:
"Che cosa è successo lì dentro? Ma allora è lui C!"
Disse euforica.

"No!" Urlai voltandomi.
"Non è lui, anzi. Stavamo solo parlando e alla fine mi ha baciato, ma l'ha fatto di proposito." Continuai.

"Non ne vedo il motivo."
Disse Mary.

"Beh nemmeno io. So solo che ha fatto un casino."
Sbuffai e mi misi le mani tra i capelli.

Mary sembrò pensarci su.
"Capisco che ti abbia dato fastidio ma... andiamo, era solo un bacio. Lo conosci Carter, voleva mettersi in mostra. Non avete fatto un torto a nessuno, e se sei preoccupata che C vi abbia visti, ti ricordo che tu l'hai subito spinto via."

Annuì e mi calmai.
"Hai ragione... non c'è bisogno di fare tante storie."

"Ben detto! Ora andiamo, torniamo di là."

Sospirai e uscimmo dal bagno.
Nel salotto c'era un casino ma tutti sembravano già aver dimenticato ciò che era successo, vidi anche Carter spassarsela con due ragazze e non me la sentì di sgridarlo in quel momento. Decisi però di andare da Cody. Entrai nella sua stanza e lo trovai seduto sul suo letto, con la luce spenta e le cuffiette nelle orecchie.
Non volevo accendere la luce, così avanzai e mi sedetti accanto a lui. Lui si tolse le cuffie e mi guardò.

"Che ci fai qui?"
Chiese.

"Che ci fai tu qui, c'è una festa al piano di sotto."

"Lo sai, non sono il tipo che ama le feste."
Disse con un lieve sorriso.

"Mh, a dire la verità nemmeno io. Posso restare qui con te?"

"Solo se stai zitta e mi fai ascoltare la musica."

"Okay ma voglio ascoltarla anche io."
Dissi.

Lui sorrise e mi passò una cuffietta.

"Questo è il tipo di festa che mi piace."
Lo sentì dire quando la canzone era appena iniziata.

"Adoro questa canzone."
Dissi e sentì Cody cantare il ritornello.

"Because maybe you're gonna
be the one that saves me,
and after all you're my wonderwall."

Io odio la lettera CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora