29: Sarò come la fata madrina

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"Sto bene solo con pochi."

Passarono alcune settimane da quando erano successe quelle cose. Ero tornata a scuola, avevo incontrato Cody più volte ma non ci eravamo mai parlati. Avevo capito che C mi mancava più del previsto ma lui non si faceva mai sentire. Ero uscita spesso con Chad e Carter: Chad lo aveva detto ai suoi genitori che come sospettavo l'avevano presa più che bene così come il resto dei suoi amici. Anche Carter lo aveva detto a Cody e i due, dopo un po', erano tornati amici per fortuna. Poco tempo dopo avevo anche ceduto alle chiamate di Mary, e mi scusai con lei circa ottanta volte per averla ignorata. Le spiegai tutto ciò che era successo con Cody e lei sembrò capire il perché io non glielo avessi detto subito, e mi rimproverò dicendo qualcosa che mi toccò molto:
"Lily tu sei la mia migliore amica. Siamo sempre state tu ed io e niente al mondo potrebbe farmi andare via."

E così il tempo era passato, e il giorno del mio compleanno era ufficialmente arrivato. Era un venerdì, i miei mi prepararono una colazione buonissima, e ringraziai amorevolmente la mia sorellina quando mi consegnò un disegno che aveva fatto per me. Il disegno ritraeva me, più alta del solito, e sotto c'era una dedica "Sei la mia eroina" , ero sicuramente onorata di quel titolo ma mia sorella avrebbe capito solo anni dopo che non ero un grande esempio da seguire. Io ero solo io, e combinavo tanti disastri ma vivevo secondo le mie regole, mi sceglievo con cura gli amici anche se spesso ero troppo impulsiva, ma almeno amavo sinceramente tutte le persone che mi stavano accanto.

Quella mattina Mary si precipitò fuori casa mia per farmi gli auguri, dandomi in anticipo il suo fantastico regalo: una collana con un pezzo di puzzle che casualmente lei aveva uguale.

"La mia piccola Jones compie 17 anni, non posso crederci."
Urlò Chad fingendo di asciugarsi una lacrima.
Mi stritolò tra le sue braccia e scoppiai a ridere.
A pranzo avvisai mia madre che Chad e Mary sarebbero venuti a casa e ne rimase contentissima perché avrebbe potuto sfoggiare tutte le nuove ricette che aveva imparato grazie a YouTube.

"Tua madre è meravigliosa."
Disse Chad buttandosi sul mio letto.
Mary gli lanciò un'occhiata omicida e lo costrinse ad alzarsi.
"Chad non abbiamo tempo per riposarci, dobbiamo decidere i vestiti di Lily per stasera o lo sai, verrà vestita come un uomo di mezza età disoccupato."

"Hai praticamente descritto mio zio Bob."
Disse Chad confuso, ma poi tornò in se quando mi guardò.

"Ti trasformerò come la fata zucchina ha trasformato Cenerentola."
Disse Chad con gli occhi socchiusi.
Io e Mary scoppiamo a ridere.

"Chad, è la fata madrina, non zucchina."
Lo corressi.

"Oh...beh, comunque sarò proprio come lei."
Sorrise.

"Aspettate un attimo."
Dissi con aria confusa.

"Lo sapete che non ho organizzato nessuna festa, vero?"
I miei amici si guardarono mordendosi il labbro.
Li guardai con sospetto.

"Doveva essere una sorpresa."
Mormorò Mary a denti stretti.

"Che!?"
Dissi tirando un cuscino addosso ad entrambi.
Chad lo afferrò con una mano.

"E cosa avete organizzato o meglio chi avete invitato?"

"Solo i tuoi amici, lo giuro."
Disse lui.
Ma io guardai subito Mary.

"Beh..."
Guardò in aria.

"Mary?" Chiesi in ansia.

"I tuoi amici e qualcuno della scuola... quelli del club di teatro, la squadra di basket, le cheerleader, quelli del notiziario-"

"Mary! Hai invitato tutta la scuola a casa mia?"

Mary alzò le spalle.
"Tua madre era d'accordo!"
Sospirai istericamente.

"Il compleanno si festeggia con gli amici!"
Dissi rimproverando Mary con lo sguardo.

"E circa ottanta sconosciuti."
Disse Chad e gli buttai un altro cuscino addosso.

Mary si morse un labbro.

"Volevo che fosse una festa indimenticabile."

"Beh lo sarà di sicuro."
Disse Chad con un sorriso da ebete.

"Dai dimmi che mi perdoni e che ti divertirai!" Disse Mary unendo le mani.
Alzai gli occhi al cielo e poi sorrisi.

"Cosa mi metto?"

Io odio la lettera CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora