Più che semplici amici

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Quello fu l'anno più triste per Thomas, perchè non lo passò con Newt, che si ostinava ad evitarlo, anche se non gli servì a molto dato che spesso gli altri ragazzi gli ridevano dietro indicandolo.
Thomas voleva dare un bel pugno sul naso a tutti, ma Teresa e Minho riuscivano sempre a dissuaderlo convincendolo che era meglio non generare liti.
Thomas aveva provato più e più volte ad avvicinarlo per discuterne, ma Newt non ne voleva sapere niente.

Tutto questo lo distraeva dai suoi test, dalle lezioni, perfino quando parlava con Chuck, di fronte al quale doveva stare sempre attento a quello che il ragazzino diceva perchè parlava velocemente e spesso perdersi qualche passaggio risultava fatale.

La sera si coricava presto e stava tutto il tempo a fissare le assi del letto di sopra, fino a quando non scoppiava a piangere; lamenti che però doveva sopprimere nel cuscino per non essere sentito.

Teresa e Minho notarono che il loro amico non stava bene, ma Thomas non ne voleva parlare.
Ormai si era chiuso in sè stesso, perchè l'unica persona con cui voleva passare le giornate non lo calcolava più di striscio.

Una sera però Thomas decise di parlargli ad ogni costo.
Non appena lo incrociò nel corridoio lo tirò per la maglietta, e lo trascinò fino allo sgabuzzino chiudendo la porta, accompagnato dai lamenti di protesta del biondino.
«Ma che problemi hai amico? » gli chiese Newt infuriato.
«Che problemi ho io? Che problemi hai tu? »
Newt sbuffò e si avvicinò alla porta per uscire, ma Thomas lo bloccò appoggiandogli pesantemente una mano sul petto.
«Sei un egoista, non hai visto come ho passato quest'anno? Tutti i santi giorni che ti vedo soffro perchè non posso nemmeno parlarti, tutte le sante sere quasi mi soffoco con il cuscino per non far sentire che piango. Tutta questa sofferenza solo per farsi accettare dagli altri; a me non interessa un bel niente di quello che pensa la gente Newt, e dovresti imparare a farlo anche tu » Thomas buttò fuori tutto quello che aveva da dirgli e non appena lo fece si sentì meglio.
«Perchè Tommy? Perchè tutto questo interesse per me? Sono solo un ragazzo come tutti gli altri cento ragazzi che si trovano qui »
«No, non lo sei affatto,o almeno per me non lo sei » fece una pausa, perchè non era sicuro di dire quello che aveva in testa, ma ormai non aveva nulla da perdere.
«I-io credo d-di provare qualcosa per te Newt » ammise in fine.
Tolse la mano dal suo petto, come se lo stesse informando che adesso era libero di andare, ma il più grande non si mosse, era veramente sbalordito da quello che il moro gli aveva appena confessato e si rese conto che Thomas gli aveva detto quello che lui non aveva avuto il coraggio di dirgli molti mesi prima.

Thomas era in ansia
Perchè Newt continuava a fissarlo senza dire niente?
Perchè, ora che poteva, non se ne stava andando?
Il biondino semplicemente sorrise e poi disse a basa voce: «Credo di provare la stessa cosa e ti prego di credermi se ti dico che ho fatto tutto questo per proteggerti »
Dopodichè uscì e Thomas rimase nello sgabuzzino a fissare il vuoto, ancora non consapevole di quello che si erano appena detti; ancora non convinto del tutto che fosse successo davvero.

Le settimane successive furono migliori delle precendenti, perchè Thomas e Newt stavano sempre insieme, e se ne fregavano di quello che gli altri ragazzi dicevano alle loro spalle.
A lezione si sedevano sempre vicini e ogni tanto, mentre l'insegnante non li guardava, si scambiavano delle occhiatine fugaci.
Per i vari test ovviamente non gli era permesso stare insieme e quindi cercavano entrambi di fare il più velocemente possibile per potersi rivedere.
Durante i pasti venivano isolati da tutti tranne che da Minho,Teresa,Alby e Chuck, ai quali non interessava nulla di quello che veniva detto sui due.
Thomas veramente non capiva:  che male c'era se due ragazzi si volevano bene? Chi aveva deciso che il mondo dovesse andare avanti solo con la concezione maschio-femmina?
Erano tutti stereotipi che odiava, ma alla fine se la gente era ottusa lui non poteva farci niente.

Newtmas || Ricordi svaniti nel nulla ||Where stories live. Discover now