3) Il primo bacio (parte uno)

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*FLASHBACK*- Tre anni prima (11 Novembre)

Mi sveglio di soprassalto sentendo quel rumore tartassante che odio da morire, e non mi riferisco al suono della sveglia che al confronto sarebbe un dolce canto di uccellini, ma al fortissimo baccano che fanno i miei genitori già di prima mattina.

Li posso sentire chiaramente fin dalla cucina che litigano e fanno volare insulti a più non posso.

E, a giudicare dai tonfi che sento, probabilmente si stanno anche tirando qualche pentola a vicenda.

Sbuffo e provo a soffocarmi con un cuscino in faccia, ma niente da fare.

Per sfuggire a quell'insopportabile atmosfera decido di farmi una doccia e prepararmi per uscire, o meglio scappare, il prima possibile di casa.

Dopo una ventina di minuti, scendo le scale per andare in cucina a prendere qualcosa per colazione, assistendo così alla visione dei miei mamma e papà che cercano ancora di uccidersi.

-Se non me ne sono ancora andata è solo perché Alyssa è ancora troppo piccola per vivere da sola!- sbraita mia mamma con tutta la faccia rossa. -Ma vedrai appena crescerà.. non mi rivedrete più!-

-Fammi un enorme piacere e vattene adesso! Ci penserò io a nostra figlia- replica con lo stesso tono mio padre.

- Nostra figlia hai detto?!- Urla mia madre su tutte le furie. -Vuoi dire che finalmente dopo quattordici anni ti occuperai di lei come un vero genitore invece di uscire ogni notte a ubriacarti?!-

-Ciao mamma, ciao papà.- saluto i miei genitori normalmente, prendendo una mela da mangiare per strada.

Loro mi ignorano come sempre, e continuano a gridarsi di tutto come se non mi avessero neanche sentita.

-Forse perché non voglio tornare in questa casa dovendo sopportare una pazza come te!-

-Se io sono diventata pazza è solo a causa tua, Peter! Vorrei non averti mai conosciuto!-

-Neanche io! E adesso speriamo solo che Alyssa non diventi fuori di testa come sua madre!-

E con quest'ultima frase di mio papà, esco di casa come se niente fosse, dirigendomi come sempre dalla mia migliore amica Faith e dalla sua famiglia gentile.

Certo, a eccezione di suo fratello.

Per qualche motivo, da un po' di tempo a sta parte, Keagan sta cercando di rendere impossibile la mia vita al liceo.

Cosa molto facile siccome ho appena iniziato il primo anno mentre lui ora è all'ultimo.

Mi ha già detto di prepararmi perché farà in modo di rovinarmi l'appuntamento con Rick, il mio accompagnatore per il ballo d'autunno di stasera.

Speriamo che se ne sia dimenticato visto che mancano solamente dodici ore e non è ancora successo niente.

Quando arrivo davanti a casa Cooper, suono il campanello almeno un miliardo di volte finché qualcuno non mi apre la porta.

-Hey dolcezza- mi saluta con voce mielosa Chase, il migliore amico di Keagan, appoggiandosi con l'avambraccio allo stipite.

Fa il cascamorto con me fin da quando ne ho memoria e, pur essendo un bellissimo ragazzo, io non sono mai ceduta alle sue avance.

-Fammi passare, Chase- roteo gli occhi e lo scanso, entrando dentro.

-Uhh, mi piaci quando mi respingi, tesoro- dopo questa frase, Chase imita quello che dovrebbe essere il ruggito di qualche animale primitivo e poi ritorna in soggiorno.

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Where stories live. Discover now