11)Chi sei tu?

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-Stai lontana da lui?- chiede Faith, concentrandosi sulle parole della lettera che ora sta tenendo in mano.

-Non hai idea di chi possa avertela mandata?- Mason sbarra gli occhi verdi.

Alzo le spalle in segno di negazione e i miei amici mi guardano pensierosi.

-È anonima.- Faith gira la lettera davanti e dietro in cerca di qualche segno. 

-Magari è solo quella pazza di Dakota che ti ha minacciata perché è gelosa della tua amicizia con Mason- interviene Heter senza darci troppo peso.

Mason le lancia uno sguardo interrogativo. -Uh?-

-Ma sì, Mason, quella lì è ossessionata da te. Non mi sorprenderebbe che sia stata lei.- replica Heter, per poi prendere uno specchietto dalla sua borsa e ritoccare il lucida labbra.

-Non penso sia fuori di testa fino a questo punto.-

Heter chiude di scatto lo specchietto e gli rivolge un sorriso divertito. -La stai difendendo? Non mi dirai che ti sei preso una cotta per lei.-

-Ma che dici!- risponde Mason imbarazzato. -Non potrei mai innamorarmi di una ragazzina vanitosa e superficiale come lei.-

-Mason ti devo ricordare che è stata lei a farmi richiudere in cella? Direi che ha tutte le carte in regole per aver scritto questa lettera minatoria.-

Fa per ribattere ma Faith lo interrompe.

-E se si riferisse a Luke?- mi domanda concentrata, come se durante il nostro battibecco non avesse fatto altro che rifletterci. -Pensaci. Appena è spuntato lui, ecco che spunta la lettera.-

Mi incupisco. In effetti il suo ragionamento non fa una piega ma, se è per questo, anche un'altra persona è spuntata dal nulla molto recentemente...

E Mason sembra leggermi nel pensiero visto che esordisce dicendo. -Magari si riferisce a Keagan!-

Lo fulmino immediatamente con lo sguardo. Nessuno deve pensare che ci sia qualcosa tra me e lui (visto che oltretutto non è così) che valga la pena di mandarmi una lettera del genere.

-Che c'entra mio fratello?- gli chiede Faith, insospettita.

-No, intendevo dire che, cioè...- balbetta Mason cercando di rimediare al suo errore.

Ovviamente devo farlo io per lui, intervenendo per riportare il discorso su terra sicura. -Ragazzi dai, probabilmente ha ragione Heter, è solo stata Dakota che mi vuole metter paura. Non ci pensiamo più.-

Anche se non credo molto alle mie stesse parole, decido di lasciar perdere per oggi, dato che ho sprecato tutte le mie forze solo grazie a stamattina.

Vado nell'aula di economia, che per fortuna ha la porta rotta e il mio banco ha la visuale proprio su di essa, così durante quella lezione noiosa mi distraggo continuamente guardando fuori, più che altro le persone che passano.

Ad un certo punto, mentre mi sto addormentando con la testa sul banco e non ho idea di che cosa stia blaterando la professoressa Sanders, sento delle vocine squillanti e delle risatine provenire da dietro di me.

Sembrano pettegolezzi riferiti ad un ragazzo che, da quello che sento, è un "figo da paura".

Cerco di ignorarle anche se è molto difficile. Ti entrano in testa e ti perforano il timpano.

Ad un certo punto, però, una particolare parola, o meglio, un nome, cattura la mia attenzione.

Mi volto incuriosita e noto che c'è un gruppo di ragazze intente a confabulare da un banco all'altro mentre indicano in direzione della porta mancante.

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Where stories live. Discover now