48)Luke

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Diventerò madre.

È tutto ciò a cui riesco a pensare.

Da quando ieri sera ho parlato con Mason al telefono del nostro futuro... ho realizzato che non riuscivo a immaginarmelo senza mia figlia con me. 

(O figlio, nel caso in cui il mio sogno premonitore si fosse sbagliato)

All'improvviso questa idea mi ha attanagliato la mente. E ho capito che non poterle dare la vita mi ucciderebbe.

Voglio vederla nascere. Voglio stare con lei.

Sarò una brava mamma.

Ne ho parlato con Keagan per ore e ore, tutta la notte, fino all'alba. Abbiamo discusso dei pro e dei contro, e di come affrontare la situazione.

Gli ho detto che capirei perfettamente se mi volesse lasciare. D'altronde il figlio non è neanche suo. 

Ma lui mi ha assicurato che starà sempre al mio fianco, proprio come mi aveva promesso.

Adesso devo solo accettare il modo in cui la mia vita cambierà. Ma dentro di me so che ho fatto la scelta giusta.

-Terra chiama Alyssa- La mano di Faith mi svolazza davanti agli occhi, facendomi riprendere dai miei pensieri. -Va tutto bene?-

Annuisco.

-Guarda che se vuoi possiamo... -

-No. Voglio farlo.- la interrompo, decisa.

-Bene- mette in moto l'auto e parte a tutta velocità.

Appena arriviamo a destinazione non sono più tanto convinta di quello che avevo in mente.

Esco dalla portiera e Faith mi raggiunge, posandomi una mano sulla spalla per darmi sicurezza.

Sono venuta qui per un motivo preciso.

Voglio sapere il perché...

Voglio delle spiegazioni. Me le merito.

E per ottenerle, devo per forza chiederle al diretto interessato.

Così mi faccio forza e busso alla porta di casa di Luke.

Io e la mia famiglia siamo ovviamente dell'idea di denunciarlo, ma solo dopo che sarà nata la bambina.

April pensa che un processo nelle mie condizioni mi causerebbe troppo stress... Come se non fosse già così.

Alla porta con mio stupore non mi accoglie lui, ma sua sorella Erin.

-E tu che ci fai qui?- mi guarda basita dalla testa ai piedi.

Sbuffo. -Sono qui per Luke- la spintono per farmi entrare in casa.

-Già. Quel malato di mente di tuo fratello.- ringhia Faith, seguendomi a ruota.

-Non è in casa al momento. E tu non dovresti essere qui.-

Incrocio le braccia al petto. -Allora lo aspetterò.-

-Senti, so che è accaduto un casino con l'incidente in macchina eccetera, ma... -

-Oh, ti assicuro che l'incidente in macchina è il mio ultimo problema-

Erin mi guarda confusa. -Perché che cosa è successo?-

-Il tuo caro fratellino- prende la parola Faith. -L'ha stuprata, cazzo.-

-Che cosa?!- Erin si porta una mano alla bocca, visibilmente sconvolta.

-Forse qui in casa fa finta di essere un angioletto, ma ti assicuro che quello è un demonio fatto a persona, mia cara-

-Sono qui solo per chiedergli delle spiegazioni...-

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Where stories live. Discover now