43)I segreti hanno una data di scadenza

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Non posso crederci. È tutto vero.

E anche se la mia mente continua a trovare scuse di ogni tipo, questo non cambia la realtà. E la prova lo sono i miliardi di test che ho ripetuto per accertarmene nei passati giorni, da quando siamo tornati ad Eastville.

Mi guardo allo specchio e sollevo leggermente la felpa per osservare la pancia da ogni angolatura.

Non è possibile, abbiamo usato il preservativo. So che funziona solo il novantanove per cento delle volte, ma non credevo di essere talmente sfigata da rientrare nel restante uno per cento, la prima e unica volta in cui ho fatto sesso in vita mia.

Se solo penso che la vita di un bambino si inizierà a formare dentro il mio grembo mi vengono i brividi. Non posso averlo, mi rovinerebbe la vita, i miei progetti, il mio futuro. Sono troppo giovane per avere un figlio, so a malapena badare a me stessa!

Mi accarezzo la pancia. Sono già gonfia o è solo una mia impressione?

Che importa, tanto da qui a tre mesi, anche volessi nasconderlo, tutti scoprirebbero la verità notando che sarò diventata della forma di un cocomero.

Come posso dirlo a Keagan? E a sua madre? Sono sicura che mi cacceranno di casa. Farò la fine di quelle adolescenti incinte che sono costrette a vivere per strada.

Sono nella merda.

Ecco che quando penso che le cose nella mia vita vadano per il verso giusto, tutto mi si ritorce contro.

-Vaffanculo!- urlo, sferrando un pugno contro lo specchio che ho davanti, venandolo.

I vetri rotti mi feriscono la mano e il rumore attira l'attenzione di Faith che si precipita nella mia camera.

-Che succede? Stai bene? Mio dio che hai fatto alla mano?-

-Faith...- la voce mi si spezza, provocandomi un pianto che sale dalla gola e che non riesco a fermare.

La abbraccio e lei mi stringe a sé con aria confusa mentre le lacrime mi rigano il volto e i singhiozzi mi scuotono il petto.

-Shh, è tutto ok- mi accarezza i capelli. -Sono qui-

So che probabilmente penserà che sia uno dei miei soliti crolli emotivi per il fatto che mi manca la mia famiglia. E a me va bene che lo pensi, purché non sappia il vero motivo.

Nel pomeriggio decido di fare un giro per strada da sola per staccare un po' la spina.

Per fortuna Keagan si è già trasferito nel suo nuovo appartamento, oppure mi avrebbe vista uscire di casa come uno zombie, dato che non mi sono presa neanche la briga di truccarmi o pettinarmi.

Vagabondo per non so quante ore senza una meta precisa.

Sbaglio o oggi la strada pullula di donne incinte?

Ok, devo darci un taglio, devo pensare ad altro.

Provo a comporre sul telefono il numero di Luke, provando a fare l'ennesimo tentativo di ricontattarlo ma, anche in questo caso, la linea va dritta alla segreteria telefonica. È come se fosse scomparso dal mondo.

Inconsciamente digito il numero di Mason e, quando risponde, riattacco immediatamente.

Cosa avevo intenzione di fare? Confessargli che aspetto un figlio forse? Se c'è una persona che merita di saperlo prima di ogni altra, questa è senza dubbio Keagan.

E il desiderio di togliermi questo macigno dallo stomaco è così insopportabile che mi arrendo, e gli mando un messaggio.

ALYSSA

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora