-Guarda, Alyssa, una sedia girevole! Vuoi cavalcarmi anche qui?-
Keagan e la sua ennesima battutina che mi ricorda quanto ieri mi sia resa ridicola davanti a tutta la classe di educazione fisica mi stanno davvero dando ai nervi.
E pensare che poco prima avevamo fatto un accordo: lui non avrebbe più ritirato fuori la faccenda se io lo avessi accompagnato a guardare degli appartamenti per lui da affittare.
Ebbene eccomi qui, come avevo detto, a visitare la quinta casa della mattinata, mentre lui continua imperterrito a prendermi in giro violando la sua parte del patto.
-Sei fortunato che il preside ti abbia dato solo un ammonimento invece che licenziarti... ma ricorda che posso fargli cambiare idea da un momento all'altro- lo minaccio guardandolo dall'alto verso il basso.
Keagan fa forza sui palmi e si tira su dalla sedia. -Non mi faresti mai perdere il lavoro, ti piaccio troppo-
Ah! Che sbruffone!
-Cosa? Ti sbagli ragazzo, sei TU che piaci a me- dico convinta di me stessa, puntandogli un dito contro... finché non riascolto meglio la frase nella mia testa, e mi accorgo di averla formulata in maniera completamente sbagliata.
Ho praticamente sottolineato ciò che ha appena detto Keagan, e dal suo sguardo divertito e dal modo in cui cerca di trattenere una risata capisco che ci gode da morire.
-Cioè, intendevo, emm... che io piaccio a, cioè- balbetto imbarazzata. -Insomma... tu non mi piaci!-
-Non è quello che il tuo inconscio dice- alza un angolo della bocca.
Lo schiaffeggio sul braccio. -Smettila di rompere-
-Smettila di rompere- ripete a pappagallo imitando con un tono acuto quella che dovrebbe essere la mia voce, beccandosi così un mio sguardo assassino.
È proprio un bambino quando ci si mette.
Nella stanza studio in cui ci troviamo ora fa ritorno l'agente immobiliare che ci aveva lasciato cinque minuti in privato per poterci consultare e tirare le somme tra di noi.
-Come procede la visita? Avete domande o considerazioni riguardo l'appartamento?-
-Sì- prendo subito la parola. -Il signor Cooper qui presente ha capito di non essere abbastanza maturo per vivere da solo.-
L'uomo sembra leggermente imbarazzato. -Mi scusi?-
-Oh, non la ascolti. Alla mia ragazza piace scherzare- Keagan mi circonda le spalle col suo braccio in modo da tenermi stretta e farmi capire di stare zitta. -Ma ci piacerebbe vedere un altro lotto se possibile.-
-Sicuro- risponde prontamente l'agente, prendendo in mano il catalogo che aveva appoggiato poco prima sulla scrivania accanto a lui. -Dunque, per lo stesso prezzo abbiamo altre due differenti opzioni. Una di queste è l'appartamento nel palazzo affianco, mentre l'altro si trova a circa quattro isolati dal centro ma ha due vani in più.-
-D'accordo, ci porti al primo- asserisce Keagan per poi ricominciare la caccia alla casa dei sogni.
A parte il fatto che il primo dei due appartamenti si trova all'ultimo piano e che quindi Keagan abbia approfittato del lungo viaggio in ascensore per toccarmi il sedere, devo dire che da quassù la vista è spettacolare.
Le grandi finestre di vetro fanno entrare molta luce naturale, che è una cosa che adoro, e le stanze sono spaziose e appena riverniciate.
-Keagan devi assolutamente comprarla! È perfetta!- gli tiro un braccio, saltellando entusiasta come una bambina. -Guarda la cucina, hai persino un'isola!-
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Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019
Teen FictionCOMPLETA GENERE: ROMANTICO, DRAMMATICO NO CAST *TRATTO DALLA STORIA* -Keagan, porca miseria, smettila di lasciare tutti i tuoi vestiti sparsi sul pavimento!- grido facendomi sentire anche dal Polo Nord, tenendo un paio dei suoi boxer tra il pollice...