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<<Adesso dimmi perché lo hai perdonato così in fretta. >> Disse Draco appoggiando delicatamente la moglie nel loro letto. Prima di togliersi le ciabatte e la vestaglia e raggiungerla nel centro di esso.

<<Draco, te l'ho detto tante volte, lui è un fratello per me. >>disse lei dolcemente accarezzandogli il viso, nella speranza che rilassasse un po' la mascella e come sempre al suo semplice tocco ciò avvenne.

Non capiva come o perché ma con il tempo e la familiarità Hermione aveva capito che quel gesto calmava le reazioni, fin troppo istintive, di suo marito e la cosa la rendeva euforica. Perché era lei a calmarlo, la sua mano, il suo tocco erano in grado di fermare quella tempesta in piena che era Draco quando difendeva ciò in cui credeva o le cose che gli appartenevano, lei inclusa.

Era tempestoso suo marito, impetuoso nelle reazioni, sempre pronto più ad attaccare che a difendersi.

Eppure bastava un suo gesto a fermare quell'onda impetuosa.

Gli sorrise dolcemente, felice ancora una volta, dell'importanza che lui dava ai suoi gesti e forse innamorandosi ancora di più.

Lui la guardò intensamente facendole segno di proseguire.

<<Promettimi che ogni cosa che ti dirò non uscirà da questa stanza e che soprattutto non la userai per infastidirlo! >> disse seriamente Hermione cercando gli occhi grigi e meravigliosi di suo marito.

Sapeva essere imprevedibile la sua serpe, ma non le aveva mai mentito e sapeva che teneva in gran riguardo i desideri di sua moglie.Chiedendogli di promettere in sostanza lo obbligava al silenzio, ne erano ben consci entrambi. Hermione però non voleva che nulla e nessuno turbasse Harry in quel difficile momento. Lei ci era passata,lei sapeva quanto fa male aprire gli occhi e scoprirsi soli.

Hermione era stata fortunata, nel suo cammino aveva rincontrato Draco. Un Draco diverso da quello conosciuto ad Hogwarts. Era stato lui la sua forza, colui che l'aveva spinta a non arrendersi, che le aveva dimostrato che non era sola.

Lui sbuffò sonoramente, facendola leggermente innervosire, <<Draco! >> lo richiamò perentoria.

Sembrava un bambino a cui hanno appena negato il gioco preferito.

<<E va bene, ma così mi togli tutto il divertimento, che gusto c'è ad avere in casa lo sfregiato se non posso nemmeno prenderlo per il culo? >> chiese lamentoso lui, confermando con questa frase il pensiero appena formulato da sua moglie.

<<Finiscila con questi stupidi nomignoli, non abbiamo più quindicianni e lo sai benissimo. Ti sarei grata se ti comportassi da persona matura quale sei. >> disse lei con tono da maestrina, quello che sempre usava nei suoi anni a scuola mentre rivestiva il ruolo di prefetto e caposcuola.

Lui sorrise al ricordo di quanto l'aveva tormentata per quel tono, poi sporgendosi appena le baciò la tempia facendola arrossire. Merlino,quanto era bella quando faceva così.

Hermione era diventata pian piano tutto il suo mondo, tutto ciò che desiderava. Quando quella stupida legge gli aveva versato su di un piatto d'argento l'occasione per renderla sua per sempre non aveva esitato un attimo.

Siera innamorato, probabilmente per la prima volta, di quella ragazza forte e tenace, che nonostante tutti i loro trascorsi passati, che non erano per nulla belli da ricordare, aveva acconsentito a lavorare al suo fianco. Dandogli spontaneamente quella fiducia che mai nessuno gli aveva dato.

Man mano che si conoscevano davvero per la prima volta, visto che gli anni della scuola li avevano passati ad insultarsi nei corridoi, più per colpa di Draco che per altro, lui aveva perso interesse verso le numerose compagnie femminili di cui si era sempre circondato. Fino ache non era rimasta solo lei, perfetta e inarrivabile, così il giovane vedeva sua moglie.

Oltre le Apparenze [ Storia di lisa76 ] Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ