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La mattinata in giardino era trascorsa allegra, Hermione si era divisatra le sue mansioni e l'illustrare ad Harry le varie piante che stavano sperimentando.

Narcissa era stata particolarmente briosa del tutto intenta a far dimenticare,almeno per quel momento, al ragazzo gli infausti avvenimenti del giorno prima. Vedere la nuora felice, mentre condivideva quella loro passione con il vecchio amico, le aveva mostrato chiaramente che il giovane non era una minaccia al rapporto del figlio con la ragazza.Certo c'era un'innegabile confidenza tra i due, ma era una confidenza ben diversa da quella amorosa. Erano ottimi amici, quasi fratelli, avevano condiviso gran parte della loro vita e questo era lampante nei gesti o nelle parole dei due che spesso si completavano le frasi a vicenda.

Dalla sua accurata analisi della situazione Narcissa Black Malfoy aveva concluso che la rinata amicizia di Hermione con Harry Potter non poteva che portare giovamento nella vita della giovane. Era per lei evidente che, nonostante Hermione si trovasse a proprio agio con loro, quella parte della sua vita le era mancata, come le mancavano i genitori. La ragazza aveva subito, al suo ingresso nella vita adulta,non poche batoste e non pochi abbandoni, volontari o meno che fossero e riportare nella sua nuova vita un po' di quegli affetti non le avrebbe fatto altro che bene. Ovviamente farlo capire a quel testardo di suo figlio sarebbe stato tutt'altro che facile, ma facendo leva sugli argomenti giusti, che in quel caso erano limitati al benessere ed alla felicità di Hermione, sarebbe servito ai suoi scopi. Se c'era una cosa che stava a cuore a suo figlio, quella era proprio la serenità della moglie.

Draco aveva speso la sua mattinata tra le scartoffie concernenti la gestione delle proprietà di famiglia e la sperimentazione di una nuova pozione. I suoi sabati mattina erano ormai tutti spesi a quel modo, ma quel particolare mattino la mente andava sempre più spesso al giardino. Dalla finestra dello studio aveva osservato la moglie affaccendarsi tra le sue adorate piante e Potter, quest'ultimo aveva anche provato in qualche modo a rendersi utile, ma con scarsi risultati facendo ridere di gusto le due donne.
Era serena Hermione in quel momento e nulla gli premeva di più. Lo aveva baciato di nuovo, cogliendolo impreparato ma non meno felice di quello slancio improvviso. Negli ultimi tempi lei si era fatta sempre più vicina, sempre meno ritrosa nei loro contatti e lui cominciava veramente a sperare che le cose stessero prendendo la giusta piega.Anche perché lui la desiderava, la desiderava tanto. Se mentre erano colleghi era rimasto affascinato dal lei, dalla sua bellezza genuina e mai ostentata, la convivenza seguita al matrimonio lo aveva acceso di una nuova brama. Dormirle accanto ogni notte, stringerla a se con sempre maggiore calore e frequenza gli aveva reso ben chiaro quanto amasse ogni aspetto della moglie. Anche la sua insensata mania di girare scalza, che però aveva il pregio di autorizzarlo a sollevarla tra le braccia. Quando accadeva Draco si sentiva felice. Prendersi cura di lei in quelle piccole cose lo faceva sentire realizzato,perfino ingoiare il suo smisurato orgoglio, pur di vederla sorridere,aveva ben poca importanza ormai se come premio lei si lasciava progressivamente avvicinare da lui. Se lo premiava con quei piccoli gesti, carichi di affetto che gli erano divenuti quasi indispensabili.
Siccome l'ora del pranzo si avvicinava decise direcarsi nella loro stanza ad accogliere la moglie, certo che lei lo avrebbe stordito di chiacchiere su quanto fosse felice di avere lo Sfregiato lì con loro.

Quando Hermione varcò la soglia della propria stanza da letto il sorriso apparve spontaneo sulle sue labbra, lui era lì ad attenderla, seduto sul bordo del letto con le braccia allungate dietro a reggere il busto, i capelli scompigliati, segno che vi aveva passato più voltele mani nel corso della mattinata esasperato da chissà cosa.
Era bello suo marito, di quella bellezza che stordisce, che anche quando sembra non curata è dannatamente perfetta.
<< Sei qui! >>constatò felice facendolo sorridere e annuire.
<< Ti sono mancato? >> chiese ammiccante lui sollevando una mano nella direzione della moglie.
<< Non ci crederai, ma sì, mi sei mancato! >> disse allegra lei mentre si avvicina e si lasciava andare insieme con lui ad una risata leggera.
<< Hai parlato con Potter? >> chiese Draco appena incrociarono le loro dita,trafiggendola con uno sguardo d'attesa.
Hermione cambiò espressione all'istante, passando dalla più spensierata gaiezza altormento, ma almeno questa volta Draco sapeva perché, non aveva detto nulla all'amico.
<< Hermione >> la richiamò bonariamente visto che lei rifuggiva il suo sguardo e mettendosi asedere dritto afferrò anche l'altra mano della ragazza. <<Hermione mi rendo conto che per te sia dura, ma devi farlo capisci?Non serve a nulla nascondergli la verità, anche se stasera non volesse venire, anche se non avesse intenzione di rincontrare mai più la Piattola, lo deve sapere. Eravamo d'accordo no? Io mi sono comportato bene con lui, ma tu non hai rispettato la tua parte del patto! >> disse attirandola sempre più vicina. La ragazza annuì piano, conscia di essere nel torto.
Quella sera si sarebbetenuto un ricevimento per raccogliere fondi destinati agli orfani di guerra. Il comitato organizzatore era presieduto da una cara amica di Narcissa, per questa ragione tutta la famiglia Malfoy avrebbe partecipato all'evento. Cosa in realtà piuttosto rara, giacché né Hermione né Draco amavano partecipare alla vita mondana della Londra Magica, però Narcissa aveva tanto insistito che per amor suo entrambi avevano acconsentito.
Ora il problema era il nuovo ospite del Mannor. Ovviamente Harry aveva libera scelta sul partecipare o meno all'evento, anche se quella mattina Draco le aveva detto chiaramente che spera nella sua presenza. Non tanto per la "soave compagnia" aveva subito specificato, ma per la probabilissima partecipazione di Ginevra alla serata. Suo marito le aveva infatti fatto notare quanto fosse sbagliato per Potter evitare il confronto con l'ex fidanzata, rilevando furbescamente come incontrarla ad un evento mondano lo avrebbe messo al riparo da scenate poco gradite. Il compito di Hermione, così avevano stabilito quella mattina, era innanzitutto essere sincera con l'amico sulla condotta poco onorevole di Ginevra durante gli eventi cui Harry non partecipava,invitandolo infine a presenziare al ricevimento di quella sera.

Oltre le Apparenze [ Storia di lisa76 ] Where stories live. Discover now