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Quella sera però i due ragazzi non rientrarono a cena, la squadra speciale era stata richiamata per una missione di massima importanza, tutti tranne il capo che aveva avvertito il Ministero di essere indisposto.

Il corpo avvolto nella nera divisa da Auror e celato dal mantello anch'esso nero, i capelli raccolti in una coda alta e nascosti dal cappuccio calato sul viso che lasciava intravedere appena i tratti del viso, Hermione avanzava lentamente nel vicolo dietro il ministero celata quasi completamente dall'imponente figura del marito che la precedeva, abbigliato allo stesso modo.
<< Ci siamo tutti?>> chiese Anthony guardandoli annuire.
<< Harry non viene? Non lo hanno richiamato? >> chiese poi a disagio.
<<No >> fu la laconica risposta che gli diede Malfoy.
<<Ok allora procediamo, ci avvicineremo con automobili babbane,sicuramente non si aspetta che arriviamo in questo modo. Cerchiamo di prenderlo e tenercelo stretto una volta per tutte. >> dichiarò Jimmy Peakes che si era occupato di pianificare l'attacco.

Quel pomeriggio era arrivata una soffiata, abbastanza sicura, su dove si trovasse Antonin Dolohov, "l'ultimo Mangiamorte" come l'aveva impropriamente definito la Gazzetta del Profeta. Non era l'ultimo, ma era sicuramente il più pericoloso ancora in circolazione. Dalla seconda guerra magica Dolohov aveva vissuto in clandestinità,braccato dalla legge, ma ugualmente imprendibile. Aveva acquisito in quegli anni un propensione davvero particolare per la fuga. Ogni volta che pensavano di averlo preso, quello spariva nel nulla.
Così la sua cattura era stata affidata alla squadra speciale.
Hermione era convinta che non fosse solo, non si spiegava altrimenti come riuscisse a fuggire ad ogni agguato, aveva dei complici e qualcuno che lo finanziava giacché il suo patrimonio era stato requisito dal ministero anni prima.

La squadra era praticamente al completo mancavano Hannah, perché era inutile metterla in pericolo, ed Harry che aveva preferito inviare due nerboruti Auror a sostituirlo facendo non poco bestemmiare Malfoy, il quale era anche parecchio irritato con la moglie che non ne aveva voluto sapere di rimanere a casa. Lei era un Auror esattamente come lui e come tale andava in missione, questo era stato il suo lapidario commento. A quel punto Draco aveva abbassato la testa ed incassato il colpo, ma non aveva più proferito parola se non per rispondere a domande dirette con semplici monosillabi.

<<Le macchine sono due: io, Roger e i ragazzi su una, voi tre sull'altra. Hermione? Mettila all'orecchio, se ci perdiamo comunichiamo con quella >> disse Jimmy lanciando una ricetrasmittente alla ragazza che l'afferrò al volo e la mise all'orecchio.
Lei, Jimmy ed Harry erano gli unici a saper guidare;in assenza di Harry il compito passava a lei. Non che le dispiacesse,aveva sempre amato guidare, ma Draco odiava le auto e diventava parecchio nervoso, soprattutto se erano in missione.
Afferrò le chiavi che le porgeva Anthony senza dire una parola e fece scattare la serratura. I tre appoggiarono i borsoni nel bagagliaio. Portavano sempre dietro il necessario per la notte o per curarsi, in caso di appostamento avere viveri e coperte era una manna. Essendo le loro missioni fuori dall'ordinario avevano imparato ad essere sempre pronti a tutto. Draco portava pozioni in provette da lancio e rimedi per ogni tipo di ferita, Jimmy armi improbabili, Hermione i suoi libri. Insomma ognuno si ingegnava per non farsi trovare impreparato dagli eventi.
Silenziosamente salirono sulla berlina nera. Draco al suo fianco come sempre, odiava viaggiare dietro, anche se non sapeva guidare pretendeva di avere il controllo della situazione.

Anthony sbuffo appena l'auto si mise in moto, attirando lo sguardo della ragazza nello specchietto retrovisore.
<< Hermione perché Harry non risponde alle mie chiamate?> > chiese piano fissandola nel piccolo riflesso; nel silenzio dell'abitacolo quella frase parve urlata alla ragazza.
<< E' indisposto >>rispose laconica, come aveva fatto durante l'intera giornata a chiunque le avesse posto quella domanda.
<< E' da Venerdì sera che tento di parlare con lui, ma non mi ha mai risposto. Non ripetermi che è indisposto perché so per certo che sta bene, sabato sera era al ricevimento con voi e ieri ha parlato, anzi litigato con Ginny >> disse lui sempre più tristemente.
<< Ecco bravo, pensaci un attimo e forse la risposta la trovi. >>mormorò sarcastico Draco, ricevendo un occhiata di ammonimento dalla ragazza.
<< Quindi lo sa >> disse l'altro tetramente.

Oltre le Apparenze [ Storia di lisa76 ] Donde viven las historias. Descúbrelo ahora