You are here now.

33.5K 602 389
                                    

Sono in camera mia a cambiarmi con vestiti un po' più comodi, e con questo intendo una maglia enorme con dei pantaloncini, mentre i miei intrattengono il mio prof di matematica al piano inferiore prima di cenare.

"Tesoro la cena è pronta!" Grida mio padre.

Sbuffo e penso al fatto che una situazione del genere dove vivevo prima, a Coney Island, non sarebbe mai successa.

"Arrivo!" Esclamo.

Scendo le scale con nonchalance e mi siedo a tavola, di fianco al signor Mendes.

"I miei genitori?" Gli chiedo.

"In cucina." Risponde in modo abbastanza freddo. "Bella la maglia." Commenta cambiando tono.

"Grazie..." Rispondo un po' a disagio.

"Tua madre ci sta provando con me." Dice tutto d'un fiato.

"Cosa!?" Grido.

"Tesoro che c'è?" Mi chiede mia madre preoccupata.

"Niente mamma." Rispondo, sottolineando la parola mamma.

Shawn se la ride sotto i baffi.

Arriva il primo, poi il secondo e dopodiché mi tocca guardare gli altri che continuino a mangiare dato che il mio stomaco non ce la fa già più.

Senza farlo apposta, con la mano faccio cadere la forchetta.

Shawn si abbassa a prendermela e prima di salire, mi prende delicatamente la gamba e me la bacia.

Io gli do un leggero calcio e lui mi da un pizzicotto.

"Ahia!" Esclamo.

"Che c'è Kelsey?" Mi chiede mio padre ignaro di quello che sta succedendo sotto questo tavolo.

Shawn si alza e si scusa per avermi scontrata. I miei stupidi genitori ci credono pure.

"Beh già che è qui, ci potrebbe dire come va nostra figlia di matematica?" Chiede mia madre per passare il tempo e pormi come sempre al centro dell'attenzione.

"Veramente ha alcune carenze, io le ho offerto di frequentare il corso di matematica ma Kelsey ha rifiutato." Risponde lo stronzo.

"Kelsey ma sei matta! Devi applicarti e già che il professore ti ha dato questa possibilità, tu la devi cogliere!"

Continua con un discorso interminabile per sgridarmi per poi ordinarmi di frequentarlo.

"Va bene mamma." Rispondo io, mentre calpesto la scarpa del prof.

Lui sorride e per evitare di farsi scoprire mangia un altro boccone di crostata.

La cena finisce e i miei sistemano tavola, intanto, mi sfruttano facendo fare il giro della casa a Shawn.

"Questa invece è la mia camera." Gli dico annoiata.

Lui mi sposta i capelli da un lato e si avvicina al mio orecchio. Una scossa di brividi parte dal lobo per poi spargersi ovunque.

"Il posto dove pensi costantemente a me?" Sussurra.

Faccio un respiro profondo. Mi giro verso di lui e i nostri visi sono più vicini che mai.

"E anche se fosse? Non puoi farci niente essendo il mio professore. Prof Mendes." Rispondo a bassa voce.

"Dici?" Chiede con aria di sfida.

Annuisco.

All'improvviso si distacca e va a sedersi sul mio letto. Mi siedo accanto a lui.

"Cole mi ha detto quello che è successo. Avrei voluto esserci."

Ammette con la faccia bassa. "Almeno Smith non ti potrà più far del male."

"Però ora sei qui." Dico accarezzandogli il bicipite.

Lui mi guarda e si sofferma intensamente sulle mie labbra.

Io salgo a cavalcioni su di lui e gli prendo il viso tra le mani.

"E ti voglio da morire." Sussurro.

Lui non ci pensa due volte e si fionda sulle mie labbra.

Finalmente mi bacia e lo fa come se non ci fosse un domani, sento un miscuglio di cose, come un piacere che si espande dentro di me.

Le sue mani esplorano il mio corpo, scendono sul mio fondo schiena, mentre i suoi baci finiscono sul mio collo.

Dio che bello.

"Kelsey dove siete?" La voce di mia madre! Cazzo!

Faccio uno scatto e mi sistemo il meglio che posso.

Lui rimane seduto sul mio letto allora lo prendo per il braccio e lo faccio alzare, giusto in tempo prima che mia madre entri in camera.

"Oh gli stavi mostrando la tua camera, allora dopo ti mostro la mia." Dice mia madre per poi andarsene. Ma che...?

Shawn inizia a ridere.

"Eh si è proprio innamorata persa di me." Dice con un sorrisetto stampato sulla faccia.

"Divertente." Dico facendo un finto sorriso.

"Dai Kelsey sto scherzando." Dice cingendomi la vita da dietro e mettendo il mento sulla mia nuca.

"È meglio che tu ora te ne vada Prof."
Gli dico staccandomi dalla sua presa.

"Capisco, ci vediamo domani." Mi dice avvicinandosi alla porta.

"Domani non ho lezione di matematica." Lo informo.

"No ma hai il corso di recupero. Dalle 4 alle 5 e mezza. Notte tesoro." Mi saluta dandomi un lungo bacio e poi se ne va.

La vecchia me sarebbe stata inorridita da una scena del genere, insomma una studentessa e un professore non si frequentano, ma ora penso solo al fatto che non vedo l'ora di rincontrarlo e baciarlo ancora, ancora e ancora.

My sexy prof of mathWhere stories live. Discover now