The sun will shine again.

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Mi sento scuotere e appena apro gli occhi, mi ritrovo nella mia camera, nell'hotel.

Sono sdraiata sul letto, alla mia sinistra si trova Taylor, che dorme, e alla mia destra c'è Smith in piedi.

"Ti sta sanguinando la testa." Mi dice, porgendomi un fazzoletto.

Per un attimo mi ero dimenticata cosa è accaduto poco fa con Neels.

Mi alzo di fretta dal letto e raggiungo il bagno.

Mi appoggio al bordo del lavandino e guardo il mio riflesso allo specchio.

Dio, sono viola in fronte e sulla guancia.

Per non parlare del sangue che mi esce da una ferita sulla tempia.

Abbasso lo sguardo, mi tolgo la maglia e controllo il mio corpo.

Le cosce non posso neanche toccarle, ci sono dei graffi e dei lividi.

Anche sulle braccia.

Mi sciacquo il viso e mi do una rinfrescata al corpo.

Smith bussa alla porta.

Ma io non rispondo.

Cautamente la apre, io mi giro verso di lui.

"Mi aiuti a mettermelo?" Gli chiedo, mostrandogli un cerotto.

Lui non dice niente, prende il cerotto e con delicatezza me lo appoggia sulla tempia.

Gli tocco il labbro.

"Hai un graffio qui." Dico a bassa voce.

Poi alzo lo sguardo e noto che il suo è puntato sulle mia labbra.

Mi giro e metto apposto la scatola di cerotti.

"Forse è meglio se torniamo a dormire." Gli dico.

"Forse è meglio se ti metti qualcosa addosso." Risponde abbassando la voce.

Mi guardo allo specchio ed ho indosso solo l'intimo.

"Hai ragione." Mi giro verso di lui e raccolgo la maglietta da terra.

"Grazie Smith." Gli appoggio una mano sul petto e lui si fionda sulle mie labbra.

Ma non mi bacia.

"Scusa, io non ti voglio più obbligare a fare qualcosa che non vuoi."

Si allontana, ma io lo prendo dal colletto e senza pensarci, lo bacio.

Lui mi cinge la vita, io lascio cadere la mia maglia a terra e gli porto le mani al collo.

Dopo pochi secondi mi stacco.

"Consideralo come un grazie." Gli dico.

Raggiungo la porta, ma lui afferra il gancio del mio reggiseno e mi riporta davanti a lui.

"No aspetta, ora mi spieghi perché mi hai baciato." Mi ordina con un piccolo sorrisetto soddisfatto.

Faccio spallucce.

"Te lo dico io perché... Sei gelosa perché la tua amica Taylor mi può baciare, quando e dove vuole." Risponde al posto mio.

Che stupido.

"Pensa quello che vuoi, io ora vado a letto, tu però puoi dormire sulla poltroncina vicino a Taylor."

Faccio una piccola risata ed esco dal bagno.

Smith mi precede e con uno scatto si butta sul letto.

Taylor neanche se n'è accorta.

"Smith spostati è il mio posto quello!"

My sexy prof of mathWhere stories live. Discover now