Only mistakes.

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Mentre io e Smith stiamo andando a scuola usando la sua moto, penso a molte cose...

Per esempio al fatto che rivedrò Taylor, che non mi vede da tantissimo e che sta sera dovrò affrontare i miei genitori e inventarmi una bella scusa per non essere tornata a casa in questi giorni.

Anche se, l'unica persona di cui mi importa ora è Shawn e rivederlo non so che effetto farà sia a me che a Smith...

Arriviamo a scuola, io scendo dalla moto e lui va a cercare un posteggio.

Nel mentre, qualcuno mi tocca la spalla, e poi davanti a me spunta Cole.

"Oh ciao Cole, come va?" Gli chiedo abbracciandolo.

"Ciao Kelsey, a dir la verità non tanto bene... Shawn è in ospedale." Mi dice abbassando lo sguardo.

"Niente di grave spero."

"Invece si, ieri notte era in moto ed è stato investito, ma a quanto pare è stata colpa sua." Mi spiega.

"Ma come può essere stata colpa sua scusa?" Chiedo mentre i miei battiti accelerano.

"Aveva bevuto." Risponde abbassando il tono.

"Cosa? Ma è scemo? Perché lo ha fatto?!" Sto impazzendo.

"Ti stava cercando Kelsey, mi aveva chiesto se lo aiutavo a cercarti e gli avevo detto di no..." Cole abbassa la testa e si asciuga gli occhi.

"Possiamo andare da lui?" Gli chiedo mettendogli una mano sulla spalla.

Lui annuisce e mi porta dalla sua macchina.

In lontananza vedo Smith, ma decido di fregarmene e salire in macchina con Cole comunque.

Appena arriviamo all'ospedale, Cole va a parlare con dei dottori e io ricevo venti messaggi al minuto da Smith.

Non rispondo a nessuno ovviamente.

Cole mi chiama e mi fa cenno di seguirlo.

Arriviamo davanti a una stanza, dove si vede Shawn a letto con varie fasciature sul corpo.

Il dottore inizia a parlare, ma non lo ascolto, ora sto solamente male con me stessa perché è solo colpa mia.

Entriamo nella stanza e mi dirigo verso Shawn, gli stringo la mano, anche se lui non lo fa a sua volta.

Il dottore dice che è in uno stato di coma ma ci sono molte probabilità che si risvegli presto.

Noto che è pieno di ferite, in faccia, sulle braccia e ha due fasciature, una intorno al petto e l'altra intorno al polpaccio destro.

"Kelsey io tra mezz'ora devo tornare a lavoro." Mi dice Cole.

"Tranquillo, rimango io con lui." Lo rassicuro, così ci salutiamo e poi se ne va.

Resto in quella stanza per tutto il pomeriggio, ad un certo punto mi addormento e al mio risveglio la mia mano è sempre stretta a quella di Shawn.

Gli accarezzo i capelli e gli do un bacio sulla guancia.

"Mi dispiace tanto..." Sussurro.

Prendo la mia roba e mi avvicino all'uscita, quando sento qualcuno chiamarmi. Mi giro di scatto e torno da Shawn.

"Shawn mi hai chiamata tu vero?" Gli chiedo.
Lui apre piano gli occhi e mi sorride.

"Che bello vederti." Dice a bassa voce.

"Vado a chiamare qualcuno, arrivo." Corro fuori dalla stanza e cerco il dottore di prima, appena lo trovo, torniamo da Shawn.

Aspetto fuori dalla stanza mentre gli fanno delle visite e cose varie.

All'improvviso mi arriva un messaggio da Smith, diverso da quelli soliti minatori.

-Kelsey, ti prego dimmi dove sei, ti ho cercata persino a casa tua ma non ti ho trovata. Ho bisogno di sapere almeno se stai bene. Quando vuoi torna pure da me per prendere la tua roba. XO. - Smith.

Decido di rispondergli, dicendogli che più tardi sarei passata e che sto bene.

Aspetto che arrivi Cole, gli dico di salutarmi Shawn e che dopo sarei tornata.

Esco dall'ospedale e chiamo un taxi, mi faccio portare fino a casa di Smith e scendo dalla macchina.

Suono al campanello e le porte del cancello si aprono, arrivo alla porta di casa e ad aprirmi mi ritrovo Smith con i capelli fradici e solo un asciugamano in vita a coprirlo.

"Mi vesto, tu prendi le tue cose, le ho messe sul divano in sala." Mi ordina con un tono freddo e distante.

Soffoco un piccolo okay ed entro in casa.

Lui sale le scale e sbatte la porta della sua camera.

Io raccumulo le mie poche cose e le metto dentro la borsa.

"Allora Smith io vado." Dico, aspettando una sua risposta.

Lo vedo scendere dalle scale a piedi nudi, con dei jeans scuri e una camicia nera sbottonata.
Che è sexy non lo posso negare...

Arriva in sala e si infila delle scarpe da ginnastica basse.

"Ci vediamo." Lo saluto ed esco da casa sua, esco dal cancello e raggiungo il taxi che mi stava aspettando.

Appena prima che io possa aprire la portiera, Smith la richiude. Da dei soldi al taxista e lo fa andare via.

"Grazie ora ne devo chiamare un altro." Sbotto e tiro fuori il cellulare. Lui va via e torna con la sua moto e un casco in mano.

"Dove devi andare? " Mi chiede, porgendomi il casco.

"All'ospedale." Rispondo secca.

Lui fa una faccia confusa ma non gli do spiegazioni, salgo sulla sua moto e parte.

Arriviamo, scendo dalla moto e gli ridò il casco.

Lo ringrazio e mi allontano, però lui mi prende dal polso e con forza mi avvicina a lui.

"Ma cosa cazzo è successo, pensavo che stesse andando bene..." Inizia a dire mettendomi una mano dietro alla nuca.

"Tu forse stavi bene, io non sono mai stata bene con te, non vedevo l'ora di andarmene e lo sapevi già questo."

"Neanche quella sera? Non ti sei divertita?" Mi chiede riferendosi alla sera al fiume... come se tutto dipendesse dalla mia risposta.

"Ho finto Smith, e ora lasciami andare." Mento, ero stata bene quella sera, ma questa bugia farà bene a entrambi.

Mi volto e cammino verso l'ospedale, sento Smith andarsene e mi viene voglia di piangere.

Torno da Shawn e da Cole, mi dicono che domani potrà tornare a casa, ma finirà in tribunale e avrà dei seri problemi.

Mi siedo vicino a lui e gli dico che andrà tutto bene.

È mezzanotte passata, Cole si è addormentato nella sedia vicino alla mia, mentre io e Shawn continuiamo a parlare, di Smith e di tutto quello che è successo.

"Kelsey mi stai facendo fare delle cose così stupide..." Dice posizionandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Io poso la mia mano sulla sua.

"Mi sei mancato Shawn." Ammetto.

"Anche tu, ma ora devi tornare a casa." Mi dice dopo aver guardato l'orologio.

"Tranquillo ho parlato con i miei, ho già detto che tornerò domani." Lo rassicuro con un sorriso.

"Beh io ho sonno, mi fai compagnia?" Mi chiede picchiettando la mano sul materasso vicino a lui.

Io mi alzo dalla sedia e mi sdraio vicino a lui, posando la mia testa sul suo petto, mentre lui mi avvolge con il braccio.

Parliamo ancora per poco e alla fine ci addormentiamo.

My sexy prof of mathWhere stories live. Discover now