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Stiles si staccò di botto da Isaac, fissandolo con gli occhi sgranati. Ci fu un attimo di silenzio, poi si sentì il rumore di un pugno che si scagliava contro la porta e la voce alterata di Derek.

-La stanza è l'ultima di questo piano. Vedi di muoverti a raggiungermi.-

Stiles ed Isaac si guardarono per un attimo negli occhi, poi entrambi scoppiarono a ridere, piegandosi quasi in due.

-Tu sei pazzo.-commentò Stiles tra le risate. Isaac scrollò le spalle, abbozzando un sorriso.

-Era il minimo che si meritava.-rispose, facendo solo scuotere la testa a Stiles.-Cosa voleva dire poi? Ti hanno trovato una camera?-

Il più basso perse immediatamente la voglia di ridere, buttandosi a peso morto sul letto dell'amico e sbuffando.-È una storia lunga.-

-Ti ascolto.-

-Non avevano più camere perchè stanno ristrutturando un'ala del dormitorio, quindi fino a che i lavori non saranno finiti dovrò dividere la camera con Derek.-

-Mi è sembrata piuttosto breve come storia.-si limitò a commentare Isaac, ricevendo il cuscino del proprio letto dritto in faccia. Abbozzò un sorriso al comportamento infantile dell'altro, che lo fissava con un broncio stampato sul viso, e lo raggiunse sul letto, dandogli una spallata per farsi fare spazio.

-Come siamo passati da "non hanno più camere" a "dovrò dividere la stanza con Derek?-domandò a quel punto.

Stiles si riprese il cuscino che l'amico aveva raccolto da terra e se lo spiaccicò in faccia. Magari ci si sarebbe soffocato e a quel punto si sarebbe svegliato in camera sua, reduce da un altro incubo sulla sua vita al college. Per sicurezza fece sbucare gli occhi dal cuscino e si contò le dita una ad una, sospirando affranto quando si rese conto che c'erano tutte e dieci.
Isaac intanto lo aveva fissato con la fronte aggrottata, e aveva borbottato qualcosa di molto simile a "sapevo che eri un pazzo".

-A quanto pare la camera dei responsabili di dormitorio è omologata per tre persone.-spiegò Stiles, decidendosi a scoprire del tutto la faccia dal cuscino.

-E la mia non va bene?-domandò Isaac, corrucciando le sopracciglia.

Stiles scosse la testa.-A quanto pare no. Sai, è una questione di sicurezza.-borbottò, scimmiottando Derek.

-Bella merda.-sbuffò Isaac.-Quanto dureranno questi lavori?-

-Non lo so. Ero così arrabbiato che ho dimenticato di chiederlo.-

Isaac scosse la testa.-Sei il solito idiota.-disse, e, prima che Stiles avesse tempo di ribattere, si girò verso di lui, fissandolo con uno dei suoi sguardi seri che ti facevano immediatamente chiudere la bocca ed ascoltare.
-Se dovessi avere qualsiasi tipo di problema puoi contare su di me, lo sai vero?-

Stiles esitò un attimo, poi annuì.

-Adesso vado, prima che venga a buttare giù la tua porta.-disse, alzandosi. Isaac annuì a sua volta, prendendolo poi per un braccio e costringendolo a piegarsi leggermente per avvolgerlo in un mezzo abbraccio.

-Tutto questo affetto non è da te, quasi mi spaventi.-mormorò Stiles contro la sua spalla.

Isaac sorrise e lo lasciò andare.-Non ti ci abituare Stilinski.-disse, seguendolo con lo sguardo mentre gli faceva la linguaccia e si chiudeva la porta alle spalle.

                               *****

Quando Derek aprì la porta, il suo umore non era dei migliori. Il fatto poi che i capelli di Stiles fossero ancora più disordinati di prima, come se avesse appena finito di rotolarsi su un letto con un certo biondino che gli stava improvvisamentre sulle palle, non fece altro che alimentare il suo malumore. E in effetti era esattamente cioè che Stiles aveva fatto, se si escludevano le effusioni che la mente di Derek stava immaginando in modo piuttosto dettagliato. Dettagliato ed irritante.

-Entra.-borbottò, allungandosi verso di lui per prendere la sua valigia ma venendo prontamente fermato da un'occhiataccia di Stiles.

-Ce la faccio da solo.-chiarì il più piccolo, spostando lo sguardo dagli occhi di Derek alla stanza. Era effettivamente molto grande, con una scrivania su cui potevano benissimo studiare due persone, delle ampie finestre e...un letto matrimoniale.

Derek seguì lo sguardo confuso di Stiles e si affrettò a spiegare.-Hanno detto che ci faranno avere anche un letto singolo per te. Lo porteranno stasera dopo cena.-

Stiles annuì, sollevato, ed entrò finalmente nella stanza.

-Poggia pure la tua valigia dove vuoi.-gli disse Derek.-Ci faranno avere anche una copia della chiave per te, ma anche per quella ci vorrà un po'. Per ora scambiamoci i numeri di cellulare, così potremo evitare chetu resti chiuso fuori.-propose. Il fatto che volesse il numero di Stiles non c'entrava nulla, il suo era puro spirito pratico.

Il più piccolo esitò un attimo prima i porgergli il proprio cellulare, leggermente riluttante. Ci aveva messo tutto il suo impegno per dimenticare Derek e ora un assurdo errore burocratico rischiava di vanificare completamente i suoi sforzi.

-Allora.-esordì Derek, dopo avergli restituito il cellulare.-Tu ed Isaac...?-domandò, non riuscendo più a trattenersi. Aveva voluto domandarglielo dal primo momento in cui l'aveva visto, e più precisamente quando avevano notato la mano di Isaac intrecciarsi alla sua subito dopo il suo arrivo.

Stiles inarcò un sopracciglio, vagamente confuso.

-Mmh...state insieme?-articolò infine Derek, a disagio e anche piuttosto seccato. Tutto aveva previsto, meno che un rivale.

Stiles arrossì di botto, aumentando esponenzialmente l'irritazione del più grande.

-Dubito siano affari che ti riguardano.-rispose piccato, arricciando le labbra.

-Mi riguardano se intendi portarlo in questa stanza a...a fare "cose"-sbottò Derek disgustato, acciecato dalla rabbia che provava in quel momento al pensiero che Stiles potesse stare già con qualcun altro. Si rese immediatamente conto del suo errore quando vide le labbra del più piccolo contrarsi in una smorfia irritata e delusa.

-Se fosse stata una ragazza immagino non ti saresti fatto tutti questi problemi. E sicuramente non avresti addosso quell'espressione disgustata. Potevi dirlo subito che...no, lasciamo stare. Tanto sono abituato a quelli come te. Fanculo le norme di sicurezza, vado a dormire da Isaac.-sbottò, sbattendosi la porta alle spalle.

Derek si passò una mano tra i capelli, maledicendo la sua stupidità. Cosa avrebbe dovuto fare adesso?

Lacrosse team 2 ~ SterekWhere stories live. Discover now