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-Stiles! Stiles aspetta!-gridò Derek, sbattendosi la porta di camera alle spalle e percorrendo a grandi falcate il corridoio. Ringraziò il cielo di avere le gambe più lunghe di quelle dell'altro e riuscì ad afferrarlo per un polso appena prima che questo si fiondasse a bussare alla porta di Isaac.

-Aspetta.-ribadì, tirandolo verso di sè e sentendolo sussultare quando i loro corpi entrarono in contatto.

-Derek.-disse solo Stiles, e sembrava tanto un avvertimento.-Lasciami subito.-
Il più grande, per nulla intimorito dalle sue recriminazioni, si limitò a sospirare e a stringerselo contro con più decisione.

-Mi dispiace.-gli sussurrò all'orecchio, sentendolo distintamente rabbrividire.-Non lo intendevo in quel senso.-

-Certo. Scommetto che ora mi dirai anche che hai un sacco di amici gay e blablabla.-borbottò Stiles, scalciando leggermente per liberarsi dalla stretta del più grande.

-Stiles, dico davvero.-sospirò Derek, iniziando a trascinarlo indietro. Quando vide che continuava a fare resistenza, si limitò a sollevarlo di peso e a dirigersi spedito verso la propria camera. Non voleva certo che qualcuno venisse attirato da tutto il baccano che stava facendo Stiles (era sicuro di avergli sentito urlare qualcosa come "mio padre è uno sceriffo e questo è sequestro di persona") e si affacciasse a vedere cosa stava combinando. Spiegare la situazione sarebbe stato piuttosto complicato. E seccante.

-Cazzo Stiles!-gridò all'improvviso, mentre abbassava la maniglia della porta di camera sua.-Mi hai morso un braccio!-lo accusò, quasi lanciandolo dentro e chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo, per poi esaminare critico il segno dei denti di Stiles in bella vista sul suo braccio.

Alzò lo sguardo verso il più piccolo, che in risposta si leccò le labbra e scrollò le spalle. E Derek dovette usufruire di tutto il suo autocontrollo per non fiondarsi su quelle labbra gonfie e umide e...no, okay stava divagando. Forse avrebbe dovuto stilare una lista delle cose che Stiles non doveva assolutamente fare in sua presenza. E leccarsi le labbra in quel modo indecente sarebbe sicuramente stato al primo posto.

-Non guardarmi così.-sbottò Stiles, aggrottando la fronte, e Derek per un attimo pensò di essere stato beccato in pieno a fissargli le labbra.-Sei stato tu a rapirmi come una specie di gorilla, io mi sono solo difeso.-disse, gettando un'occhiata veloce al morso che spiccava sul braccio di Derek, che da parte sua non potè far altro che tirare un sospiro di sollievo, perchè a quanto pare Stiles non si era minimamente accorto dei pensieri poco casti sulle sue labbra.

-Beh, ma mordermi mi sembra un tantino eccessivo.-sbuffò Derek.

Stiles scrollò nuovamente le spalle.-Spero ti faccia male. Ci ho messo molta forza.-specificò, osservando soddisfatto il suo lavoro, anche se dentro di sè si stava trattenendo dallo scusarsi con Derek e dal chiedergli se gli avesse fatto tanto male. La sua Lydia interiore però si sarebbe rivoltata nella sua mente se avesse davvero fatto una cosa del genere.

Derek sospirò e si sedette sul letto accanto a Stiles, posando una mano sulla sua spalla ma ritirandola subito appena vide lo sguardo di fuoco che gli lanciò il minore.

-Non sono un omofobo Stiles.-disse, scandendo bene tutte le parole.-E prima ho reagito così perchè...sono un idiota. Ma non un omofobo.-

-Certo. Ok.-ribattè Stiles, la cui voce trasudava sarcasmo da tutti i pori.

-Mi piacciono gli uomini.-disse a quel punto Derek.-O meglio, anche gli uomini.-specificò, quando Stiles sgranò gli occhi e lo guardò come se fosse improvvisamente impazzito.

-Come scusa?-riuscì ad articolare il più piccolo, fissandolo perso e aspettandosi di sentirlo scoppiare a ridere da un momento all'altro e dirgli che era tutto uno scherzo.

-Non sono omofobo.-

-Ok.-

-Sono...bisessuale.-

-Ok.-ripetè Stiles, annuendo meccanicamente senza riuscire a smettere di fissarlo come se avesse davanti un alieno. Chi era questo e cosa ne avevano fatto del capitano della squadra di lacrosse che aveva tutte le ragazze della scuola ai suoi piedi? Che era stato con Paige e poi con Kate e Breaden e...sì, forse si era informato un pochino quando aveva una cotta per lui, ma chi poteva biasimarlo?

-Sono cambiate tante cose. Non sono più la stessa persona che ero un anno e mezzo fa.-disse Derek, come se gli avesse letto nella mente.-E per quello che è successo durante il mio ultimo anno...mi dispiace molto. Davvero.-disse, e trasudava così tanta sincerità che Stiles si sentì mancare il respiro per un lungo attimo.
Rimase a fissarlo per un istante che durò un'eternità, impressionato, e ci mise un po' a ritrovare la voce. Dovette schiarirsi la gola prima di mormorare un "ok" che sembrava più un pigolio e annuire con la testa, non sapendo bene che altro fare.
Derek sembrava pentito, e questo era fantastico, davvero, ma lui avrebbe solo voluto stargli il più lontano possibile. Il fatto che gli piacessero anche gli uomini, poi, paradossalmente non faceva altro che peggiorare la situazione.
Rischiava seriamente di tornare a provare qualcosa per lui, rischiava seriamente di rendersi conto di non averlo dimenticato. Rischiava di illudersi nuovamente pensando che potesse esserci qualcosa di più.

Rischiava di compromettere ancora una volta il suo cuore.

Perchè quante possibilità c'erano che Derek lo ricambiasse, nonostante si fosse scoperto attratto anche dai ragazzi?

Nessuna, si ribadì Stiles con forza. Non doveva nemmeno pensarci, doveva reprimere ogni cosa.
Solo così avrebbe potuto evitare di farsi male di nuovo.

Lacrosse team 2 ~ SterekWhere stories live. Discover now