extra 1

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Avvertimento: in questo capitolo ci saranno scene smut (tipo, in realtà non sono capace di scriverle decentemente). Chi non volesse leggerle si limiti a saltare direttamente al prossimo extra.













Sono innamorato di te.

Quella frase rimbombava ancora nelle menti di entrambi, la sentivano sotto la pelle, tra le loro labbra che si incontravano.

Derek poggiò le mani sul viso di Stiles, incorniciandolo e allo stesso tempo avvicinandolo a sè. Il bacio che si scambiarono fu lento, dolce. Fu diverso da tutti gli altri baci che si erano scambiati in precedenza. Forse era per la consapevolezza che avevano entrambi dei loro sentimenti, forse perchè finalmente erano riusciti a esprimerseli senza "se" e senza "ma".  Forse era perchè Stiles sembrava più sicuro, quasi liberato da un peso che gli gravava sulle spalle da troppo tempo. O forse per tutte queste ragioni messe insieme.
Derek si rese a malapena conto che il più piccolo si stava spostando e se ne accorse solo quando lo avvertì sopra di sè, a gravare sul suo bacino. Mugugnò in apprezzamente nel bacio, portando le mani a stringere i capelli alla base della nuca di Stiles per avvicinarlo ulteriormente. Il più piccolo sembrò apprezzare quella stretta perchè le sue mani, che erano rimaste inerti al fianco di Derek, andarono a stringere la maglia del suo pigiama.
Il bacio, da lento e dolce, iniziò a trasformarsi in qualcosa di più passionale, di più caldo. Presto entrambi sentirono il respiro che cominciava a mancare e i loro petti che si alzavano e abbassavano sempre più velocemente mentre le mani iniziavano a vagare sotto il tessuto dei rispettivi pigiami, esplorando la pelle. I primi tocchi furono lievi, appena degli sfioramenti insicuri, poi divennero sempre più arditi. Iniziarono a stringersi, a cercare di imprimere il segno del loro passaggio. Fu questione di secondi prima che Derek ribaltasse la situazione e portasse Stiles a distendersi sotto di lui, lasciando le allacciasse le gambe al suo bacino e staccandosi dal bacio solo per andare a marchiare la pelle sensibile del collo dell'altro, che in risposta lo inarcò per fornirgli un accesso migliore.
Derek sentiva che non si sarebbe fermato. Non voleva fermarsi. Stiles era lì, sotto il suo corpo, con il respiro affannato e gli occhi socchiusi, il collo totalemente esposto alle sue labbra e una mano ad artigliare i suoi capelli per impedirgli di allontanarsi.

-Stiles.-si costrinse a dire Derek contro la pelle del più piccolo, staccandosi appena e contemplando distrattamente il segno rosso che vi aveva lasciato. La risposta dell'altro fu un mugugno inarticolato.
-Se vuoi che mi fermi adesso...-provò Derek, sforzandosi di tornare a guardare il più piccolo negli occhi per osservare la sua reazione.
Stiles si irrigidì leggermente, ma questo non gli impedì di scuotere con forza la testa.

-Voglio che tu continui.-disse, cercando di fissare lo sguardo in quello di Derek e di trasmettergli la sua sicurezza. Voleva che andasse avanti. Lo voleva davvero.

-Tu sai che puoi fermarmi in qualsiasi momento, vero?-ribadì Derek, nonostante fosse tentato di tuffarsi immediatamente sulle labbra piene del più piccolo.

-Lo so. Non voglio che ti fermi.-ribadì Stiles, afferrando la nuca di Derek e premendo nuovamente le labbra sulle sue. L'iniziativa dissipò tutti i dubbi del più grande, che approfondì immediatamente quel bacio e portò le mani sotto la t-shirt di Stiles, accarezzando la pelle calda dei suoi fianchi e sentendolo tremare leggermente sotto di sè. Si spostò a baciargli la mascella, le guance e poi di nuovo il collo, interrompendo quella scia di baci solo per sfilargli la maglietta. A quel punto fu semplice passare a vezzeggiare con le labbra il suo addome, i suoi fianchi, le spalle costellate di tanti piccoli nei.

-Anche io.-mugugnò Stiles, dimenandosi leggermente sotto il più grande e afferrando l'orlo della sua maglietta tra le mani sottili. Derek capì immediatamente cosa volesse e lo lasciò fare, permettendogli di sfilargli la parte superiore del piagiama e rilasciando un sospiro di apprezzamento quando il più piccolo portò le mani sul suo petto, tornando a baciarlo mentre contornava con le dita i suoi muscoli, quasi volesse stamparsi in testa ogni singolo lembo pelle.
Derek rabbrividì leggermente quando le mani di Stiles passarono ad accarezzare la sua schiena e fu quasi automatico spingersi contro il suo bacino, guadagnandosi un gemito sorpreso dal più piccolo e una scossa di piacere che lo pervase da capo a piedi. Si fermò un attimo, scrutando il viso di Stiles per cercare un segno di tensione o di rifiuto, ma non ne trovò alcuno. Al contrario, fu il più piccolo a spingersi leggermente contro di lui questa volta, mugolando contro la sua bocca quando la frizione tra i loro membri si fece più soddisfacente.
Derek rilasciò un sospiro di apprezzamento, fiondandosi nuovamente sul collo di Stiles e marchiandolo in più punti.
Quando quella leggera frizione sembrò essere diventata frustrante per entrambi, Derek lasciò un bacio veloce sulla bocca dell'altro e si chinò per sfilargli i pantaloni, sempre attento a qualsiasi segno di disagio dell'altro. Quando ebbe rimosso i pantaloni e l'intimo del suo ragazzo -sì, poteva ufficialmente definirlo tale- si prese un attimo per fare lo stesso con i suoi indumenti, scrutando l'espressione di Stiles, che sembrava allo stesso tempo eccitato, imbarazzato e forse anche un tantino nervoso.
Derek si chinò a baciarlo dolcemente, strofinando una mano sulla sua guancia morbida in una carezza rassicurante.

-Sai che possiamo fermarci vero?-mormorò, la voce impossibilmente roca.

Stiles scosse la testa.-Io...voglio...-balbettò, chiudendo gli occhi quando Derek lasciò dei baci dolci su tutto il suo viso, soffermandosi sulle sue palpebre chiuse.-Voglio farlo.-riuscì ad articolare alla fine, stringendosi di più al più grande e lasciandolo andare solo quando quest'ultimo si allungò per aprire il cassetto, da cui tirò fuori il lubrificante e dei preservativi.
La vista di quei due oggetti fece sì che si irrigidisse leggermente, agitandosi sotto il più grande, che si affrettò a cospargergli il viso di baci.

-Sei bellissimo.-mormorò sulle sue labbra, sentendolo rilassare sotto di sè e non resistendo alla tentazione di passare le mani su tutto il suo corpo. Stiles si inarcò sotto di lui, chiudendo gli occhi e respirando affannosamente nell'incavo del suo collo quando le mani del più grande andarono a posarsi sul suo membro e da lì scesero verso la sua apertura.

-Farà male?-non potè trattenersi dal chiedere Stiles, quando Derek si versò del lubrificante sulle dita.

-Cercherò di essere il più delicato possibile e ti preparerò bene.-lo rassicurò il più grande, lasciandogli un bacio sulla tempia mentre portava il primo dito contro la sua apertura. Stiles rabbrividì per il contatto del gel freddo con la sua pelle, ma poi lasciò che Derek lo distraesse con baci e carezze, prima dolci e poi sempre più passionali mano a mano che si spingeva con le dita nel suo corpo, cercando di prepararlo il più possibile a ciò che sarebbe venuto dopo.
Stiles si strinse a lui per tutto il tempo, ansimando contro la sua pelle e ricambiando ogni bacio. La sensazione estranea delle dita di Derek all'inizio lo infastidì, ma più andavano avanti più si ritrovò ad assecondare i movimenti del suo ragazzo, trattenendo dei gemiti e rilasciando sospiri estasiati quando Derek colpiva un particolare punto dentro di lui.

-Sei pronto?-domandò ad un certo punto il più grande, risvegliando Stiles da quella bolla di piacere che lo aveva avvolto e che aveva reso ogni suono ovattato.

-Sì.-si ritrovò a mugugnare contro la pelle di Derek, alzando la testa per cercare un altro bacio quando il più grande sfilò le dita dal suo corpo, facendolo sibilare per il fastidio.

-Sei bellissimo.-gli disse ancora una volta il più grande, aggiustandosi contro di lui fino ad allineare il suo membro con la sua apertura.
Stiles sentiva il cuore rimbombargli nelle orecchie e per un attimo pensò che avrebbe potuto sfondargli la cassa toracica, ma non era mai stato più felice di così.

-Tu lo sei.-riuscì a dire, stringendo i denti per il fastidio iniziale quando Derek cominciò a spingersi dentro di lui. Fu lento, non smise un attimo di baciarlo e di rassicurarlo, di mormorargli all'orecchio quanto fosse bello e quanto tutto ciò lo rendesse felice. Stiles non era sicuro di star rispondendo con frasi di senso compiuto, si sentiva talmente sopraffatto da tutte quelle sensazioni da pensare di poter star sognando tutto. Ma il leggero dolore era reale, la gioia che lo portava a versare qualche lacrima, prontamente asciugata da Derek con un bacio, era reale. Era reale la sensazione di sentirsi finalmente completo, finalmente parte di qualcosa -di qualcuno-, di percepire quell'unione così profonda e impossibile da tradurre in parole.

-Stiles.-mormorò Derek contro la sua pelle, la voce roca e il respiro affannato, segno che stava per raggiungere il limite. Il più piccolo lo baciò con trasporto, sentendosi a sua volta vicino all'orgasmo. Bastò ancora qualche spinta da parte del più grande e qualche carezza al membro di Stiles da parte di Derek perchè si ritrovassero entrambi al limite.
Ci fu un momento di stasi totale, in cui anche i loro respiri sembravano essersi fermati, poi Derek si sfilò lentamente dal corpo del più piccolo, senza smettere di baciare il suo viso accaldato e stravolto.
Stiles sentiva la testa incredibilmente leggera, le lacrime seccate sulle sue guance tiravano leggermente la pelle e un velo di sudore ricopriva entrambi ma quello era probabilmente il momento più bello delle sua vita.

-Ehi.-sussurrò Derek, chinandosi a baciarlo dolcemente.-Ti ho fatto male? Cosa c'è che non va?-gli chiese, vedendo altre lacrime scendere dai suoi occhi.
Stiles scosse la testa, allungando le braccia e trasciando su di sè il corpo nudo dell'altro.

-Sono felice.-si limitò a dire, lasciando baci dolci sul viso di Derek, che invece lo sollevò leggermente per stringerlo meglio e portarlo a stendersi al suo fianco, così da non pesargli addosso.

-Sono felice anche io.-mormorò contro le sue labbra.
Avrebbero pensato dopo ai corsi, a lavarsi e a cambiare le lenzuola. Avrebbero pensato ad Isaac e a Lydia e a Scott e a Laura, che avevano lasciato dei messaggi sui loro telefoni abbandonati sui rispettivi comodini. Avrebbero pensato al mondo che, fuori, continuava a scorrere. Ma adesso, per qualche ora, esistevano solo loro e andava bene così.

Lacrosse team 2 ~ SterekWhere stories live. Discover now