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Stiles si svegliò più dolorante del solito, poggiando i piedi sul pavimento freddo con un sibilo e imprecando mentalmente contro quella specie di letto che gli avevano rifilato. Il materasso era troppo sottile e i ferri al di sotto non mancavano mai di graffiare le sue mani quando gli accadeva di muoversi troppo durante la notte e spostare leggermente il materasso.

-Cosa hai fatto alle nocche?-si sentì chiedere da Derek, la voce allarmata e stupita che lo fece sobbalzare, ancora mezzo intontito dal sonno.

Alzò gli occhi assonnati sulla figura del più grande, rivolgendogli uno sguardo interrogativo, e poi gettò un'occhiata alle nocche delle sue mani, trovandole sanguinanti. Sbattè le ciglia un paio di volte, fissandole allucinato. Sapeva di aver avuto un sonno particolarmente agitato quella notte, ma era incredibile che non si fosse accorto di una cosa del genere.
Prima ancora che potesse pensare di alzarsi, Derek lo aveva raggiunto in poche falcate e si era chinato davanti a lui, prendendogli le mani tra le sue e scrutandole con attenzione.

-Come hai fatto?-chiese, alzando lo sguardo su di lui e cercando di reprimere il sorriso che gli sorse spontaneo al vedere il suo viso assonnato e lievemente imbronciato.

-È questo letto.-borbottò Stiles, facendo inarcare un sopracciglio a Derek. Il più piccolo scrollò le spalle, mettendosi sulla difensiva e scostandosi leggermente per poter mostrare come il materasse scivolasse facilmente di lato, scoprendo i ferri del letto.
Il più grande sgranò gli occhi, comprendendo immediatamente la fonte del problema.

-Ne parlerò con l'amministrazione e chiederò di farti portare un altro letto.-disse, quasi a sè stesso.

-Non importa, è solo una soluzione temporanea.-

Derek gli scoccò uno sguardo infuocato, sollevandogli le mani fino all'altezza degli occhi come a mostrargli il danno che si era procurato.-Importa.-disse, serissimo e Stiles, suo malgrado, si ritrovò ad arrossire, improvvisamente più sveglio e consapevole delle sua mani strette da quelle forti e calde di Derek.

-Vieni con me. Ho del disinfettante da qualche parte.-disse il più grande, tirandolo su senza nemmeno dargli il tempo di rispondere e trascinandolo verso il bagno. A quel punto lasciò andare le sue mani, e Stiles si sedette sul bordo della vasca da bagno, osservando l'altro aprire vari mobiletti e tirarne fuori garze e cotone, nonchè una bottiglietta di disinfettante.

-Sei piuttosto preparato.-commentò Stiles, mentre Derek si chinava di nuova di fronte a lui e bagnava il cotone. Il più piccolo avrebbe potuto senz'altro farlo da solo, ma per una volta era bello avere qualcuno che si prendesse cura di lui quindi lo lasciò fare.

-Graffi e sbucciature sono all'ordine del giorno nel lacrosse.-rispose l'altro, laconico come al solito.
Stiles trattenne un sibilo quando passò il cotone imbevuto di disinfettante sulle sue nocche, cercando di non fare qualche smorfia strana che lo avrebbe solo reso ridicolo.

-Immagino.-si limitò a replicare, anche se il lacrosse lo aveva sempre e solo visto dalle tribune dello stadio. E, se proprio doveva essere sincero, lo odiava. Beh, non lo sport in sè, ma quello che aveva iniziato a rappresentare per lui. Era nato tutto da una stupida selezione per la squadra di lacrosse. E Derek aveva fatto tutto ciò che aveva fatto per vincere un campionato di lacrosse. Insomma, aveva finito per associare la nascita di tutte le sue insicurezze al lacrosse. Al lacrosse e a Derek. Non che prima di tutta la storia con Derek non fosse insicuro. Al contrario, si era sempre sentito solo una comparsa, solo il Robin della situazione. La faccenda di Derek non aveva fatto altro che aggravare la situazione. Ogni tanto avrebbe solo voluto qualcuno che scegliesse lui. E chissà, forse Matt lo avrebbe fatto. E allora cosa importava se non lo convinceva del tutto? Cosa importava se ogni tanto pensava ancora di essere preso da Derek? Qualcuno voleva lui ed era abbastanza.

-Mi stai ascoltando?-domandò Derek, risvegliandolo dai suoi pensieri tutto d'un colpo. Non si era nemmeno accorto che gli avesse rivolto la parola.

-No.-rispose sinceramente.-Scusa.-

Derek lo guardò negli occhi, quasi a voler cogliere qualche indizio sul suo stato d'animo, poi si limitò a fissare la fasciatura sulle sue mani e a ripetere ciò che aveva detto.

-Andrò a parlare con l'amministrazione prima che inizino le lezioni, tra tre giorni. Devi essere riposato per quando cominceranno.-gli disse. Stiles si limitò ad annuire, benchè non stesse prestando del tutto attenzione.

-Ah e una cosa.-aggiunse Derek, richiamandolo ancora una volta.-Finchè non arriva il letto tu dormi con me.-

Lacrosse team 2 ~ SterekWhere stories live. Discover now