CHAPTER 33: X-Mansion

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‍‍‍‍‍‍‍‍Era ancora notte fonda quando Wade si alzò dal letto, sedendosi sul bordo.
Si passò le mani sul volto e guardò la giovane che dormiva nella parte di letto accanto a lui.
La strada che li separava dalla X-Mansion era ormai poca e lui, assalito da dubbi e domande, non riusciva a dormire.
Aveva stabilito di fare un'ultima sosta in un hotel vicino solo per avere più tempo per pensare e stare con lei.
Sospirò.
Non sapeva se questa fosse davvero una buona idea, non sapeva se stare con lei fosse la cosa giusta e neppure cosa sarebbe successo una volta arrivati, ma una cosa la sapeva.
E ne era certo.
Lui amava Kate.
Il suo sguardo cadde sull'agenda su cui la ragazza aveva scritto prima di andare a dormire.
Era appoggiata sul comodino, accanto al suo nuovo telefono.

Quando Kate si svegliò il sole era già alto nel cielo e Deadpool era sparito.
Pensò che fosse già sceso.
Si alzò e andò in bagno, poi tornò e si sedette su una sedia girevole davanti al comodino.
Fece per prendere la sua agenda e vide che non si trovava nella posizione in cui l'aveva messa la sera precedente.
Aggrottò le sopracciglia e l'aprì.
Dentro, fra la copertina e la prima pagina, c'era una bustina.
La prese estraendone il biglietto che si trovava al suo interno.
Era un breve testo scritto a mano con una calligrafia disordinata ma comunque comprensibile: "Tu sei un angelo caduto dal cielo ed io un demone risorto dalla terra. Dicono che due pazzi non ne fanno uno sano, ma almeno ci proviamo? Ti va di essere la persona a cui romperò il cazzo per tutta la vita?"
Accanto al biglietto c'era un braccialetto di corda rosso che le fece ricordare la leggenda della signora Cooper.
- Vedo che hai trovato, il...il biglietto. - disse la voce di Wade alla sue spalle.
La giovane corse da lui gettandogli le braccia al collo.
- Ma che domande mi fai? - chiese lei ridendo.
- Certo che mi va. Io non vivrei senza di te. - disse con gli occhi lucidi stringendolo forte e lui sorrise ricambiando l'abbraccio, si alzò la maschera per darle un bacio ma a rovinare quel momento fu il rumore della sua suoneria.
L'uomo si scusò e prese il telefono.
La giovane sbuffò ma poi sorrise nel notare che al polso aveva lo stesso braccialetto di corda che aveva regalato a lei.

I due ripresero il viaggio quel pomeriggio e dopo mezz'ora il mercenario le disse che a minuti sarebbero giunti a destinazione.
E così fu.
L'uomo parcheggiò fuori da un enorme cancello in ferro e Kate iniziò a sentirsi agitata.
Aveva un sacco di interrogativi per la testa, ma si limitò a prendere un respiro profondo e guardò il suo bracciale rosso.
Finchè c'era Wade non si sarebbe dovuta preoccupare di nulla.
Scesero dall'auto ed entrarono nel grande giardino della scuola fino ad arrivare al portone in legno dell'edificio.
Deadpool prese la mano della ragazza nella sua, per rassicurarla e fece per bussare, ma al leggero tocco dell'uomo la porta si aprì da sola.
Il mercenario rimase stupito, ma decise comunque di entrare.
- Hey, *X-People! Sono io, Deadpool! Sto entrando! - disse ad alta voce camminando per il grosso corridoio insieme a Kate, ma non ottenne risposta.
- Giocate a nascondino?? Wolvie?? -
Ancora nulla.
- Charles...? - chiamò ma a vuoto.
Improvvisamente iniziò a vedere del fumo provenire da un corridoio.
Svoltò e si mise a correre in quella direzione, seguito dalla rossa.
Il corridoio si interrompeva a metà.
Il resto era esploso e ora dava sul giardino, nel quale Wade intravide qualcuno combattere.
"Ecco dov'erano finiti tutti", pensò egli uscendo nel cortile.
C'erano Wolverine, Tempesta, Nightcrawler e Colosso che combattevano contro degli uomini vestiti in nero.
In un angolo vide Charles.
Deadpool sfoderò le sue spade.
- So che non servirà a nulla ma io te lo dico comunque. Non ti muovere. - disse a Kate e si buttò nella mischia prima che lei potesse fermarlo.
Fece un salto e divise a metà un uomo che stava combattendo contro Wolverine.
- Chi si rivede! - disse Wade con un sorriso guadagnandosi un grugnito dall'altro che provò a tagliargli la testa con un colpo.
Il mercenario si abbassò prontamente.
- Hey, hey, tieni a freno gli artigli amico. Sempre burbero e scontroso, eh? -
La lama dell'antieroe sfiorò il mutante andando ad infilzarsi nel petto di un uomo alle sue spalle.
- Cosa succede qui? - domandò Deadpool tagliando la gola di un nemico che li stava raggiungendo.
- Qualcuno ci ha attaccati questa mattina. Ha assalito la scuola dicendo di volere una ragazza ma non abbiamo capito a chi si riferisse. Comunque, come puoi vedere abbiamo altro da fare che stare ad ascoltarti blaterare all'infinito. - replicò Logan infilando i suoi artigli nello stomaco di un energumeno, lasciandolo poi cadere a terra con un tonfo.
[È sicuramente lui! Hector!]
{Quel pezzo di merda ci ha preceduti!}
- Cazzo. - si lasciò sfuggire Wade colpendo un uomo al collo con il calcio della pistola.
- Credo di sapere di chi si tratta. - disse guadagnandosi l'attenzione di Wolverine.
Ma si distrasse vedendo che alcuni dei tipi vestiti in nero avevano preso Kate, le avevano tappato la bocca e la stavano strattonando, trascinandola via con forza.
Iniziò a correre nella sua direzionze ma qualcuno lo colpì alla testa tramortendolo.
Sentì una scarica elettrica attraversargli il corpo e capì che l'avevano colpito con un taser.
Il suo sguardo cominciò ad appannarsi, vide gli altri mutanti nelle sue stesse condizioni e l'ultima cosa che sentì fu il suo nome gridato da Kate.

~

Note:

Come avevo promesso, ho scombussolato un po' le cose ahahah *risata malvagia*.
Se volete sapere che succede dovrete leggere il prossimo capitolo e se ci sarete ci vediamo lì. :)
L'uso della parola *X-People anzichè X-Men è una citazione di Deadpool 2, nel caso non lo sapeste. :P
E...okay. Sarò schietta con voi.
Manca poco alla fine, forse lo potete intuire.
Non vi posso dire esattamente quanti capitoli mancano ma sicuramente, se continuo a questo ritmo con le pubblicazioni, finirà presto.
Awww, mi sembrava solo ieri che scrivevo il primo capitolo....😩
Alla prossima! (*^0^*)丿

❀ 𝑺𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ❀《𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora