Capitolo 15

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Draco pov
Quando arrivo in Sala Grande la trovo seduta allo stesso posto di stamattina. In una mano un grissino, nell'altra un libro. Esattamente come a colazione; solo che quel grissino non sembra farle gola, è solo pigramente appoggiato al labbro inferiore, accanto al cerchietto argentato.
Noto con piacere che i capelli sono,
si morbidi, ma arruffati come prima.
Su qualcun altro risulterebbero sgradevoli, ma in lei creano una perfetta armonia con il resto.
Alza il viso pallido e magro e si accorge di me, che la fisso da lontano come un babbeo.
Mi sorride.
Le sorrido.
Che sensazione strana... proprio alla bocca dello stomaco...
Caspita devo proprio avere fame... sennò non me la spiego.
Mi siedo di fronte a lei e ci osserviamo per un attimo, in silenzio.
"Come è andata a divinazione?" Chiede distrattamente, bevendo poi un sorso d'acqua dal suo calice d'oro.
Sto per risponderle, quando una brunetta prosperosa e alta si avvicina.
"Scusate..." Chiede esitante.
"Qualcuno ha visto Blaise? È in ritardo..." La Brunetta-Tassorosso sembra ansiosa di vedere il mio amico.
"No." Le rispondo secco.
Vattene.
"Oh si..." La Craine appoggia il calice e si asciuga le labbra, parla svogliata, come se non le interessasse "L'ho incontrato in corridoio, penso sia... Come dire... Indisposto... Diciamo che non era nelle condizioni di venire a pranzo." Sorride.
Un sorriso fin troppo compiaciuto.
"Oh..." La ragazza se ne va sconsolata.
Aspetto che non sia più a portata d'orecchio, poi punto i miei occhi sulla ragazzina davanti a me.
"Cosa nascondi? Perché non è 'nelle condizioni di venire a pranzo'?" La guardo pieno di curiosità.
"Beh... penso che dal  corridoio ovest sia difficile arrivare fino a qui per una lucertola..." Sorride cristallina.
Io scoppio a ridere.
"L'hai trasformato in una lucertola?" Chiedo tra le risate.
Non riesco a crederci.
"Mi stava tra i piedi." Conferma facendo spallucce.
"E mi ha sfidata... insomma 'Magari ho voglia di restare dove sono.' " Lo scimmiotta.
"Che idiota." Alza gli occhi al cielo.
Ricomincia a sorseggiare l'acqua fresca.
"Ahia... grosso errore sfidarti." Commento allungandomi a prendere il pane.
Dopo averlo spezzato, ne porgo un pezzo a lei, sorridendo e non riuscendo a smettere di fissarla.
Lei prende il pane e mi guarda con aria stranita, forse da questa ritrovata gentilezza.
Merda mi sto lasciando andare... CONTEGNO!
Poi vedo Tyger in piedi dietro di me, con la sua enorme mole.
"Ehm... Draco..."
Il mio ghigno malvagio torna a troneggiare.
"Che vuoi?" Il tono sprezzante.
Tyger non mi risponde e guarda il vuoto, assorto, lasciandosi sommergere dal brusio generale.
"Scimmione sai parlare o devo insegnarti?" Chiedo spazientito dopo snervanti attimi di silenzio.
"Io.. ehm... Sono finito un po' nei guai ultimamente... volevo chiederti se come prefetto puoi fare qualcosa."
"Se sei un demente senza cervello non è un mio problema. Chiedi a qualcun altro. E ora sparisci." Lo caccio via con parole dure.
Quasi mi dispiace, è fin troppo facile fare lo stronzo con lui.
"Non puoi proprio resistere per due minuti senza fare lo stronzo vero?" La Craine parla altezzosa, con tono di superiorità.
"Tu non impicciarti, non è cosa che ti riguarda mocciosa."
Mi guarda male.
"Ogni cosa qui dentro è affare mio. Devo tenere in riga la plebaglia che va in giro per Hogwarts portando sulle vesti il mio blasone e ostentando il mio cognome come nulla fosse." Spezza il grissino tra le esili dita.
"Come ti permetti di chiamarmi plebaglia?!" Grido.
"Come ti permetti tu di chiamarmi mocciosa!?" Grida di rimando.
Si alza in piedi di scatto, poggiando le mani sul tavolo e sporgendosi in avanti.
I suoi occhi sono fiammeggianti nella loro oscurità.
"Non osare urlarmi addosso Craine."
Parole lente e roche.
Con la stessa lentezza delle mie parole, mi alzo, imitando il suo gesto.
I volti così dannatamente vicini.
Le sue labbra così pericolosamente invitanti.
"Abbassa la cresta Malfoy, se non vuoi ritrovarti a scorrazzare nel giardino con il tuo amichetto." Si avvicina ancora di più, sembra un ringhio basso e animale ciò che è uscito dalla sua bocca sotto forma di parole.
"Che fai mocciosa, minacci?" È una sfida che spero con raccolga.
Si inumidisce le labbra con la lingua.
"Hai detto tu stesso che è un grosso errore sfidarmi. Segui i tuoi consigli idiota."
Ora basta.
"Non osare mai più darmi dell'idiota Craine!" Il mio urlo zittisce la sala, che per la seconda volta oggi, assiste al nostro gioco di potere.
"Non alzare i toni con me Malfoy!  Il tuo futuro nella squadra di Quiddich dipende da me!" Mi urla addosso con foga.
La odio. Stupida piccola altezzosa.
Cosi arrogante e insopportabile. Ma così sexy quando tira fuori gli artigli.
Non la sopporto! Mi confonde...
"Posso fare a meno di un'arpia come te. So badare a me stesso al contrario tuo!" Alludo alle sue nausee, capisce al volo.
Sgrana gli occhi, non vuole si sappia.
Boom
Craine 6- Malfoy 3

Laila pov
Come osa ricattarmi??
Come osa darmi dell'arpia?!
E io che credevo sarebbe stato un momento carino da passare assieme...
Fanculo...
"Malfoy devo pietrificarti un'altra volta per farti chiudere quella fogna che hai sulla faccia?" Lo minaccio.
Avrei chiuso il discorso in fretta, non avevo voglia di discutere.
Ma lui deve sempre esagerare. Sempre essere al centro dell'attenzione. Sempre avere i riflettori contro con tutti che lo temono e detestano.
Ed ora io mi ritrovo a dover salvare questa facciata di superiorità, di cattiveria e regalità che devo montare su ogni volta che esco dalla mia stanza.
Quanto lo odio. Stronzo, maligno e... sexy... DANNATAMENTE sexy...
Mi duole ammetterlo.
Ma è sexy nelle vesti del Principe delle Serpi.
"...Non osare puntare quella fottuta bacchetta contro di me Craine!"
Mi sono persa che stava dicendo...
"Piantala di frignare! Vedi bacchette nelle mie mani Malfoy?!" Gli sventolo le mani vuote davanti al viso.
"Non toccarmi con quelle mani, puttana!"
E in quel momento, la mia mano parte sparata verso la sua faccia.
Uno schiaffo rumoroso sulla guancia.
"Non permetterti mai più di parlarmi in questo modo."
La mia voce è bassa e cavernosa, priva di ogni emozione.
È un ordine.
Imparerai Laila, che un sussurro privo di emozioni, spaventa più di un grido pieno di rabbia.
Le parole di mio nonno mi tornano in mente.
Dannatamente vere.
Malfoy di fatti non si muove. Sgrana gli occhi pieni di consapevolezza e deglutisce.
Prendo la borsa e il libro e me ne vado come una furia dalla sala, per dirigermi nei sotterranei segreti di Hogwarts, in quel luogo proibito dove il mio antenato nascose il Basilisco.
Voglio stare sola, finché quella parola non smetterà di bruciare.
Ma chi volevo prendere in giro. Io e Malfoy?
Io troppo orgogliosa, lui troppo altezzoso.
Laila Craine e Draco Malfoy potranno solo essere nemici.

Un cuore purosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora