Capitolo 38

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Draco pov
Il sole sorge e filtra attraverso le acque del Lago Nero, svegliandomi.
Lei è accoccolata accanto a me. La schiena poggiata al mio petto.
Il suo gatto è accoccolato accanto a lei.
Nel mio cazzo di letto.
Sbuffo.
Le sue spalle si muovono lentamente e si avvicina un po' di più a me.
"Non ti sei ancora alzato e già sbuffi?" Mugugna con voce assonnata, accarezzando quel coso senza peli.
"Un Buongiorno sarebbe gradito." Le passo un braccio attorno alla vita e la porto completamente a contatto con me, sentendo il suo calore.
"Non sopporto le moine di prima mattina Malfoy."
Sbuffo ancora e la volto verso di me.
Gli occhi semi chiusi, il viso sporco di sonno.
"Che vuoi Draco?"
La guardo sbadigliare, corrucciata.
"Oh beh. Se vuoi essere lasciata in pace la mattina, puoi pure andartene dal mio letto." Dico ostentando un tono sprezzante, alzando un sopracciglio.
Si rigira tra le mie braccia, tornando a poggiare la schiena al mio petto.
E il culo al mio cazzo...
"Non ho detto che voglio essere lasciata in pace." Spinge il fondoschiena al mio inguine.
"Ho detto che non sopporto le moine." E detto questo si sistema per stare più comoda.
Resto fermo, con i suoi capelli profumati davanti al naso.
"Con quanti sei stata Craine?"
Domando di getto.
Ci pensa su un attimo.
"Non fare domande di cui non vuoi sapere la risposta Malfoy."
Cosa cazzo ha appena detto?!
Mi irrigidisco.
"Non mi hai risposto." La mia rabbia traspare dalla mia voce.
"Malfoy. Io so di non voler sapere con quante sei stato tu. Quindi fatti un favore ed evitati la mia risposta."
La volto bruscamente, fino a fissarla negli occhi.
"Quanti Craine?"
Si stupisce, forse della mia violenza.
Fa un sorriso malinconico.
Mi fissa dritto negli occhi.
"Tanti Malfoy. Troppi per potermeli ricordare."
Mi irrigidisco ancora di più, e stringo la presa sul suo braccio.
Perché sono così rigido? Perché mi importa?
"E la tua fantomatica memoria fotografica? Dovresti ricordarti di ogni volto no?"
Fa finta di non essersi accorta della mia presa burbera.
Chiude gli occhi, appoggiando il viso al mio petto e avvolgendomi la vita con un braccio.
Una delle sue gambe si insinua tra le mie, intrecciandole.
"Forse non mi interessava abbastanza di nessuno di loro per ricordarmi le loro facce, Draco."
Mi rilasso visibilmente, e torno ad abbracciarla.
Lei si irrigidisce impercettibilmente a quella confessione.
Infilo il naso nei suoi capelli e inspiro.
"Interessante." Sussurro.
Passa qualche attimo di silenzio.
"E tu invece? Con quante ragazzine sei stato Malfoy?" Apre un occhio e mi guarda dal basso.
"Oh beh, c'è stata Talitha, Emily, Julia, Hannah, Astoria, Pancy..."
Mi tira un pugno decisamente non scherzoso sul petto.
"Sta zitto Malfoy."
Il volto infastidito.
Io ridacchio e la stringo a me.
Chiude di nuovo gli occhi, corrucciata.
"Nessuna di cui mi importasse qualcosa, comunque."
Sorride sul mio petto.
"Fammi indovinare, la prima è stata quel carlino di Pancy Parkinson."
Sorrido.
"Sbagliato." Si distacca e mi guarda stranita.
"La prima è stata Astoria. I nostri genitori hanno combinato il nostro matrimonio al secondo anno. Al terzo anno abbiamo iniziato a frequentarci di nascosto. Nelle vacanze estive tra il terzo e il quarto anno la sua famiglia è venuta per un week end al Manor. Le nostre stanze erano vicine e... Beh... Io volevo che fosse lei la prima. Sarebbe stata mia moglie un giorno. Doveva essere lei e solo lei allora."
Sbadiglia di nuovo.
"E come ci siamo arrivato dal 'Doveva essere lei e solo lei' allo scoparti mezza Hogwarts?"
Domanda stringendosi di più a me.
Mi metto più comodo appoggiando la mia testa alla sua.
"Il quarto anno ho scoperto che era molto più interessata agli studenti stranieri che a me. La trovai a letto con un finocchietto impomatato di Beauxbatons. Allora al Ballo del Ceppo mi scopai Pancy per ripicca. E da lì poi è cominciato tutto."
Sorride.
"Fare le cose per ripicca è proprio da te. Principessina come sei me lo aspetterei."
"E la tua Craine? Sicuramente un rampollo viziato di qualche famiglia Purosangue."
Lo dico con un tono scherzoso, solo per prenderla in giro.
Mi diverte irritarla.
Ma lei si immobilizza. Deglutisce a vuoto. Improvvisamente è gelida e pallida.
Sento un muro di apatia e distacco circondarla, fino a escludermi totalmente.
"Laila cosa..."
"No Malfoy. La mia prima volta, sono stata violentata."

Laila pov
Speravo non ponesse quella fottuta domanda.
Prima donna com'è credevo sarebbe rimasto sul discorso delle sue abilità sessuali per ore.
Speravo non volesse sapere.
"No scusa puoi ripetere?"
Apro gli occhi, solo per vedere la sua faccia stupita e preoccupata.
"Un vecchio amico di mio nonno, loro sono cresciuti assieme. Sin da quando ero bambina è sempre stato molto... interessato da me. Doveva sempre 'ma che bella bimba che abbiamo qui', e apprezzamenti del genere. Quando avevo tredici anni, in agosto, eravamo tutti assieme per un pic nick al lago del castello. Lui mi venne a chiamare, con la scusa che mio nonno mi stesse cercando. E invece..."
Mi blocco.
Mi stringe di più a se.
"Mio nonno ci ha trovati e lo ha ucciso. E io ho riso."
Mi scosta un po' da se.
Mi fissa solennemente negli occhi.
"Hai fatto bene. Si è meritato una morte dolorosa."
E mi stringe ancora a se.
Mi divincolo senza dolcezza e mi alzo dal letto.
"Basta con le moine Malfoy. È morto. Non mi importa nulla."
Prendo in braccio Sully e mi dirigo alla porta.
"Ci vediamo a colazione. Muoviti."
E lo lascio interdetto e scioccato nel suo letto.

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