Capitolo 19

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Laila pov
Un fresco profumo mi invade le narici. Il SUO fresco profumo.
Sento il suo corpo caldo accanto al mio, rassicurante, protettivo.
Il suo profumo fresco e il suo corpo caldo. Due sensazioni contrastanti che mi fanno sentire al sicuro.
Sento il suo respiro sul viso, il suo ciuffo biondo cenere sfiorarmi la fronte.
Le mie mani ancora strette attorno alla tazza calda, gli occhi ancora chiusi.
Assaporo questo momento.
La sua mano scivola fredda sul mio collo.
Poggio la tazza a terra e gli circondo il viso con le mani, sporgendomi vesto di lui. Sporgendomi tra le braccia, e assaporando le labbra di Draco Malfoy.
Draco Malfoy... sto baciando Draco Malfoy!
La consapevolezza mi fa sgranare gli occhi fino ad ora chiusi. Mi distacco bruscamente.
La tazza piena di liquido caldo si rovescia e i suoi occhi grigi sono su di me.
Apro la bocca per dire qualcosa, ma blocca il mio vano tentativo.
"Non ti azzardare Craine." Sogghigna.
"Non ti azzardare..." Un sorriso languido.
Mi circonda la vita con le mani, tirando il mio corpo a se. Mi trovo seduta a cavalcioni su di lui.
Guardo nei suoi occhi. E questa volta sono io a baciarlo.
Un bacio lento, caldo. Le mie mani tremanti tra i suoi capelli, le sue decise sulla mia schiena.
E per degli attimi infiniti restiamo nel silenzio, con i corpi così vicini. Con le labbra calde che si sfiorano in baci delicati.
Ci distacchiamo.
Lo guardo, gli occhi luminosi, un sorriso sghembo sulle labbra.
Mi sento avvampare.
Colta dal bisogno di vicinanza mi lascio andare, appoggiandomi al suo busto e abbandonando la testa sulla sua spalla.
Lui chiude gli occhi e mi massaggia la schiena.
Come diceva quel latino? "Ma io non sono pazzo e anzi non sono mai stato così ragionevole. Semplicemente, mi sono sentito all'improvviso una voglia di impossibile"
Restiamo così. Non so per quanto, in silenzio, il cuore che mi batte forte nel petto, e un senso di sicurezza che non provavo da anni.
"E adesso?"
Apro gli occhi al suono della sua voce un po' roca.
Mi sta guardando, una luce strana negli occhi socchiusi, un'espressione indecifrabile sul viso. Le sue mani non smettono di fare su e giù per la mia schiena.
"E adesso cosa?" Anche la mia voce è più roca del solito, lo fisso con le guance arroventate.
"E adesso che facciamo? Te la senti di rischiare Craine?" Lo dice quasi in un tono di sfida, un tono che nasconde altro; desiderio, piacere, supplica.
Non ho idea di cosa rispondergli.
Non una parola esce dalle mie labbra.
Quindi faccio l'unica cosa che desidero.
Chiudo gli occhi, e lo bacio.
Draco Malfoy... mi sono presa una cotta per Draco Malfoy.

Draco pov
Le sue labbra, le sue labbra dal sapore di liquirizia sono di nuovo sulle mie. Il suo respiro fresco sulla pelle, le sue mani tiepide sulle guance.
Guardò i suoi capelli raccolti e disordinati. Il maglione dal collo largo che le lascia scoperta una spalla.
E la stringo. La stringo a me, con il timore che se la lascio scapperà di nuovo.
Si stacca titubante e mi osserva con quegli occhi neri. Le labbra tinte di verde sono gonfie ed invitanti.
La guardo, immaginandola con lo stesso viso adorante, nuda nel mio letto.
Sorrido malizioso.
Alza gli occhi al cielo.
D'un tratto si alza in piedi, pulendosi la polvere dai pantaloni.
"Dove scappi?" Le chiedo confuso, ma con voce di scherno.
Per un attimo mi ignora.
"Evanesca."
La bacchetta puntata sul tea rovesciato a terra, che evapora. Appoggia la tazza su una mensola e si volta a guardarmi.
La sua espressione altezzosa torna al suo posto, ma gli occhi restano dolci.
"Dove mi pare..." Allunga la mano sottile verso di me "Vieni?"
Prendo la mano che mi porge, mi afferra anche il polso e tira per alzarmi.
Mi ritrovo in piedi davanti a lei, più bassa di 20 centimetri. La guardo stranito.
"Sono una a cui piace farle per bene le cose. Se devo rischiare, almeno lo faccio fino in fondo." Mi sorride e fa spallucce.
Si volta prima di lasciarmi la mano.
Sorrido alle sue spalle prima che le sue dita scivolino via dalle mie.
La seguo giù per le scale a pioli e poi a chiocciola, attraverso i vasti corridoi.
"Mi sembrava volessimo rischiare fino in fondo." Le sussurro all'orecchio prima di appoggiare il braccio sinistro sulle sue spalle con un ghigno vittorioso.
Mi sorride maligna e mette il braccio destro attorno alla mia vita.
"A tuo rischio e pericolo." Sussurra a sua volta alzando un sopracciglio.
Una marea di studenti si volta a guardarci mentre passiamo.
"Guarda, ammirano i sovrani." Le dico beffardo.
"Abbassa la cresta. Io sono la regina. Tu non sei nulla principino." Sorride con una punta di astio nella voce.
La plebe ci guarda passare. Guardano il Principe e la Regina delle Serpi fare la loro gloriosa sfilata.
Sorrido beffardo e a testa alta contino a camminare verso il cortile con la Regina al mio fianco.
Che cazzo... mi sono preso una cotta per Laila Craine.

Laila pov
Il peso del suo braccio sulle spalle è rassicurante e assieme fastidioso.
Camminiamo in silenzio e a testa alta, senza badare alle teste che si girano a fissarci. Proprio come ci è stato insegnato.
"Allora, dove andiamo?" Mi bisbiglia all'orecchio.
"Alle serre. Ho bisogno di prendere delle cose per le pozioni. Ci sono dei fiori che crescono solo in questo periodo. E devo portare del pus di bubotubero in infermeria."
Non è vero. Ho solo voglia di immergermi nei profumi delle serre.
"Mi vuoi lontano da occhi indiscreti dolcezza? Hai già così bisogno di mettermi le mani addosso?" Alza un sopracciglio e mi guarda malizioso.
"Ma piantala." Gli do una spinta e me lo stacco di dosso.
Di nuovo la sensazione è contrastante. Di mancanza ma anche di sollievo.
"Non si può nemmeno scherzare?" Lo dice acido e sorpreso.
"Sei così pieno di te che non ti rendi conto di quando esageri." Incrocio le braccia e faccio dietro front verso i sotterranei.
"Ti sai chiudendo a riccio." Mi rimprovera con voce dura, senza ammettere repliche.
"Non sto facendo proprio niente. Sono stanca.Me ne torno in sala comune." Continuo a camminare senza guardarlo, dandogli le spalle.
Non faccio tempo a scendere la prima rampa di scale per le segrete che mi trovo schiena al muro, con le mani sopra la testa e i polsi bloccati nella sua mano fredda. Il suo corpo premuto contro il mio, scolpito e duro quanto la pietra alle mie spalle.
"Vaffanculo Craine."
E mi bacia, con violenza, spingendo la sua lingua tra le mie labbra e con un ginocchio mi allarga le gambe.
Mi ustiona la pelle quando infila la mano libera e gelida sotto al maglione.
Libero i polsi e gli circondo il collo, passo le mani tra i suoi capelli.
Sorride sulle mie labbra e il bacio si fa ancora più violento, più selvaggio. Mi morde il collo tanto forte da farmi gemere, un verso di dolore e piacere. Stringo il suo collo più forte e mi lascio trasportare. Quando riapro gli occhi si distacca, poggiandosi con la schiena al muro di fronte a me. Sorride beffardo e si lecca le labbra, un gesto che mi fa scattare verso di lui per baciarlo di nuovo.
Un dolore acuto al collo mi coglie di sorpresa, bloccando il mio scatto verso il biondo.
Goccioline minuscole di sangue escono dal punto dove mi ha morso, un tocco leggero con le dita mi fa intuire la presenza di diversi lividi.
Lo guardo accigliata passarsi a sua volta una mano sul collo, dove le mie unghie gli hanno lasciato solchi profondi a mezzaluna.
Si guarda la mano insanguinata col mio stesso cipiglio aggressivo.
Quando alza lo sguardo sorride eccitato, perverso.
In un secondo è di nuovo qui, a spingermi contro il muro e baciarmi.
E questo dolore, questo piacere... è la cosa più bella che abbia mai provato.

Un cuore purosangueWhere stories live. Discover now