Fragile

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-tu rimani tu rimani
seduto a guardare
ma chi non scrive la sua storia
non può decidere il finale
e poi le paure confondono
se i sogni che fai non si avverano
e tutti i pensieri rimangono dentro dentro
e se le ragioni non cambiano-

Il fruscio del vento, il leggero sottofondo del canto delle cicale che ancora si nascondono tra la natura, le risate spensierate della gente che mi circonda, tutti questi suoni si uniscono agli accordi della mia chitarra mentre la mia voce intona i primi versi di una canzone che porto nel cuore.
Fabrizio Moro ne è l'autore ed io adoro il suo modo di scrivere, raccontare i suoi pensieri... da quando l'ho ascoltato nel 2007 al Festival di Sanremo nella sezione delle Giovani proposte con Pensa me ne sono innamorata ed da quel momento è diventato uno dei miei cantautori preferiti. Seduto a guardare ecco cosa sto suonando... ormai so tutti gli accordi delle sue canzoni e sapere che parteciperà a Sanremo 2010 mi riempie di gioia, non vedo l'ora anche se ancora mancano diversi mesi.
Sto strimpellando la mia inseparabile chitarra con accoccolato accanto il mio scricciolo, ma oltre alla chitarra a casa ho anche un bellissimo pianoforte, le uniche cose che mi rimangono di quella felicità che la vita mi ha strappato via.

Il pianoforte, è grazie a mio padre che è nata questa passione, era lui l'appassionato di musica, quello che la ascoltava, suonava e ne parlava dalla mattina alla sera anche se al contrario di quello che potete pensare non centrava nulla a che fare con il suo lavoro; lui era un intenditore di vini, un sommelier, e diciamo che anche questa passione me l'ha trasmessa, amo il vino specialmente quello bianco.
Nonostante il suo lavoro trovava sempre un po' di tempo per il suo pianoforte...

Invece la chitarra, beh... quella sono stata io a cercarla, o forse è meglio dire che è lei che ha trovato me. L'ho vista esposta ad una vetrina mentre andavo a fare dei giri con mia madre, avrò avuto circa 10 anni e appena i miei occhi si sono poggiati su di lei anche la mia faccia praticamente si spiaccicò contro il vetro del negozio guardandola con una luce immensa negli occhi, ma per quel momento rimase lì e la luce si spense per poi riaccendersi ancora più luminosa di quel nostro primo incontro quando me la ritrovai tra le braccia la mattina del mio compleanno, era nel letto con me e non mi sembrava vero; il regalo più bello che mia madre mi avesse mai fatto!
Da quella mattina è diventata la mia migliore amica, una seconda pelle che ormai porto ovunque, durante tutti questi anni mi ha aiutato a superare tanti momenti sia belli ma anche brutti.

Ecco a ricordare questi momenti sento gli occhi pizzicare, questa malinconia fa a cazzotti con tutta la felicità e spensieratezza che questo parco racchiude...

Basta... non devo più pensarci e devo cercare di riprendermi, ma non è facile quando le uniche cose a te vicine sono la musica e il mio piccolo Vento.

Già sono tremendamente sola senza ormai più amici o per lo meno ce li ho quando a loro conviene. Questo non vuol dire però essere felice, questa estate l'ho passata nella solitudine, solo qualche volta mi sono rivista con quelli che pensavo mi stessero vicino dopo quello che è successo e invece mi sbagliavo... del resto il tempo e anche il giorno del mio diciottesimo compleanno l'ho passato tra musica, disegni, corsette per tenermi in forma e giri per Roma intenta nell'ammirare l'arte che essa contiene.

Tutto questo rigorosamente da sola!
Forse meglio così NO! Meglio soli che mal accompagnati.

Ci si abitua a tutto. A essere forti. A essere soli. A essere forti da soli.

E così anche un altro giorno passa tra i ricordi e le note che le corde della chitarra fanno disperdere nell'aria guidate dalle mie dita che sapientemente le sfiorano con estrema delicatezza.

L'altra metà ⚜Ermal Meta ⚜Where stories live. Discover now