Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l'amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire...
Domani è Natale, ma non ho pensato minimamente ad un regalo per Ermal e la sua famiglia, talmente colta di sprovvista. Ieri sono stata praticamente tutto il giorno impegnata ad aiutare Mira e Sabina per preparare la cena per questa sera e gran parte del menù del pranzo e della cena di domani. Quando avevo pensato di aver finito e poter finalmente riposarmi un po' quel matto di Ermal ha deciso di rapirmi per tutta la serata per farmi vedere la sua amata Bari avvolta nella notturna atmosfera natalizia. Mi ha portato a Piazza del Ferrarese dove artisti di trada, spettacoli vari e concerti la rendevano più viva che mai, la mia guida mi ha spiegato che è usanza qui da lui che per tutto il mese di dicembre Bari è piena di eventi per festeggiare al meglio il Natale e il nuovo anno.
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Abbiamo proseguito la nostra uscita districandoci tra le bancarelle di legno simili a delle baite di montagna, dei bellissimi mercatini, nelle quali trovano ulteriore spazio le creazioni artigianali dei maestri locali. Davvero bellissimi... Ad ora di cena invece mi ritrovo in un accogliente ristorante, che solo dopo che il cameriere ci ha accompagnato al nostro tavolo, sono venuta a conoscenza che era il posto dove fino a poco fa ci lavorava il mio amico. Nella mia mente immaginavo come un giovane Ermal si destreggiava tra i tavoli del locale sempre pronto a soddisfare le richieste dei suoi clienti. Cominciai a ridere da sola scaturendo la curiosità del riccio che si unì alle mie risate dopo che gli raccontai ciò che mi passava per la testa. La cena era squisita, parlammo di tutto quello ci capitava e ogni tanto si univa a noi la proprietaria raccontandomi molti aneddoti sul suo vecchio dipendente, di come mano a mano ha dovuto insegnargli non solo l'italiano ma anche il pugliese per evitare di finire in bancarotta. Era da tempo che non ridevo così, ma la cosa più bella forse era vedere il sorriso di Ermal che automaticamente contagiava anche me. Con la speranza di tornare a casa, uscii contenta dal ristorante con la promessa di ritornarci prima della mia partenza; ma i piani del mio amico non erano gli stessi che avevo io. Mi ritrovai, come quando da bambina osservavo con spensieratezza e curiosità fuori dal finestrino dell'auto, ad osservare con meraviglia il "villaggio di Babbo Natale"...
Fino a tarda notte ci ritrovammo immersi nel Natale di questa bellissima città.
Adesso sono di nuovo al centro di Bari in compagnia di Sabina e di Vento alla ricerca di qualche regalo, anche se la stanchezza dovuta a ieri si fa ancora sentire, nonostante ancora una volta tra le braccia di Ermal abbia dormito serenamente.
Non so minimamente quali regali fare, forse quello per Rinald mi risulta più facile, ama disegna proprio come me, quindi ho già in mente qualcosa. Per il resto avrò bisogno dell'aiuto di Sabina. Siamo state tutto il giorno in giro, alla fine sono riuscita nel mio intento, ho trovato tutto e sono davvero soddisfatta. Sono le 17.00 e per fortuna Ermal e Rinald sono usciti così posso nascondere tranquilla mente il regalo del musicista. Gli altri pacchetti li metto già sotto all'albero, nell'attesa di essere scartati a mezzanotte...
