Al sicuro

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Ermal
Siamo ancora stretti nell'abbraccio, quando alle mie orecchie giunge la sua domanda.

Che ci fai qui?!?

Flebile è il modo in cui ha pronunciato quelle parole e non posso non sorridere al pensiero di quello che ho intenzione di proporle.

Sono venuto a prenderti, ho deciso che ti porto via con me!

Alle mie parole il nostro contatto diminuisce dovuto al distacco della sua testa dal mio torace, automaticamente il freddo di questa sera si fa sentire prepotente sul mio petto facendomi desiderare di nuovo che i nostri corpi si fondano.
Fisso i miei occhi nei suoi, che ora mi scrutano con ancora più sorpresa e incredulità, mi rendo conto che vuole una spiegazione, che voglia capire cosa mi frulla nella testa ma farla patire ancora per un po' non mi dispiace anzi con quella espressione è ancora più tenera e voglio godermela il più tempo possibile.
Tenerla sulle spine questo è il mio intento.

Ti dirò cosa ho in serbo per te, soltanto ad una condizione...

E quale sarebbe!

Se per questa notte non mi lasci dormire per strada! Le dico trattenendo una risata e ricevendo da parte sua un lieve buffetto sulla spalla.

Imbecille, muovi queste chiappe così arriviamo subito a casa e mi togli tutta la curiosità che ho addosso!

Mentre dice ciò trattenendosi dal ridere, già mi ha preso la mano per trascinarmi via con lei, diretta verso la sua umile dimora ed io senza opporre resistenza mi faccio trasportare tra le vie di questa città.

Leila
Siamo giunti finalmente a casa, dove il tepore dei termosifoni accesi ci accoglie dolcemente, inducendoci a levare i nostri pesanti giubbotti.
Sono davvero contenta di averlo qui al mio fianco, lo osservo mentre si libera della pesante sciarpa di lana e in seguito della sua giacca che poi con accurata delicatezza appoggia sull'appendiabiti posto vicino all'entrata come anche io in precedenza avevo fatto.
Sono ancora incredula e piena di curiosità, non mi aspettavo minimamente di averlo qui a due giorni  dalla vigilia.
Talmente presa dai miei pensieri non mi sono accorta che lui già si è accomodato come se fosse a casa sua sul mio divano, e mi sta facendo segno di raggiungerlo.
Prima di fare ciò però vado a vedere in che condizioni si trova vento; solitamente lo trovo sempre davanti alla porta d'ingresso ad aspettarmi.
Guardo prima in cucina, poi in bagno, nel ripostiglio ma niente. La camera dei miei è chiusa a chiave e solitamente in quella degli ospiti non vi entra mai; l'ultima stanza in cui devo controllare è la mia camera e infatti eccolo lì acciambellato sopra al pouf che dorme tranquillamente. Mi soffermo un po' a guardarlo appoggiata allo stipite della porta quando sento due braccia, le sue braccia avvolgermi i fianchi.
Un sussulto da parte mia a questo nostro contatto, ma poi mi beo di questo attimo di dolcezza.
Con il mento si appoggia alla mia spalla e anche lui comincia a posare lo sguardo dove è il mio.

Ti conviene iniziare a preparare la valigia sai!

Vi volto quel poco che basta per guardarlo in volto e lo vedo sorridere più che mai...

Che cosa vuoi insinuare caro Meta?!?

Sono venuto a prenderti, non voglio che passi il Natale da sola e così ho deciso che tu verrai con me, quindi prepara la valigia che da domani passerai le vacanze con il sottoscritto.
Ti farò conoscere la gente e il luogo che amo più al mondo.

I miei occhi si illuminano e il mio cuore si scioglie, davvero ha pensato a tutto questo solo per me?!? Come si fa a non voler bene a una persona così, per ringraziarlo mi giro completamente verso di lui e dopo un veloce abbraccio gli lascio con delicatezza un bacio sulla guancia. Non sto più nella pelle, tornare a Bari e ammirarla con i suoi occhi sarà tutt'altra cosa, quando ci sono stata in gita scolastica non mi ha entusiasmato molto, ma sono certa che con lui riuscirò ad apprezzare il meglio della sua bellezza.

Qualche ora dopo...

Siamo stesi sopra il mio letto, la sua mano mi accarezza la schiena mentre la mia fronte è incastrata perfettamente nell'incavo del suo collo.
Prima mentre preparavo la valigia sentivo il suo sguardo perennemente posato sulla mia figura e ciò devo ammettere mi metteva un po' in soggezione, la preparavo borbottando perché non riuscivo a decidere cosa prendere. Oltre i miei brontolii però da parte sua non veniva pronunciata alcuna parola. Una volta finita la valigia abbiamo deciso di ordinare una pizza e invece lì non abbiamo fatto altro che parlare, come nostro solito alla fine, anche se percepivo una sguardo diverso da parte sua nei miei confronti.
In questo momento mi sto beando del suo tocco delicato mentre mi sfiora i capelli come fossero le corde della sua chitarra e non posso chiedere di meglio, siamo sotto le coperte io con il mio pigiama e per lui ho deciso di prestargli qualche cosa di mio padre. Inizialmente ha posto resistenza, ha detto di non essere all'altezza, ma pensare che dopo questa notte su quei vestiti ci sarà impresso il suo profumo non mi dispiace affatto. Alla fine ha ceduto e ora guardandolo un'ultima volta cerco di imprimere la sua immagine prima di cadere in un sonno profondo tra le sue braccia, mentre mi sussurra dolcemente

Spero almeno un po' che mi sognerai, come inevitabilmente farò io! Sogni d'oro 💫

L'altra metà ⚜Ermal Meta ⚜Where stories live. Discover now