Semplicemente STANCA

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Leila
E anche Sanremo è passato, è stato vinto da Valerio Scanu... sinceramente credevo in Fabrizio Moro e invece è stato eliminato alla quarta serata insieme ad Enrico Ruggeri.
Mi dispiace ma nonostante tutto sono contenta del successo che sta riscuotendo.

Dentro di me in realtà non sono così contenta, per un certo verso si... la tournée con la compagnia teatrale è andata alla grande, ma dall'altra parte quello che è successo con Ermal mi ha turbato e non poco. Anche per lui non è arrivato il successo a Sanremo anche lui è stato eliminato la sera prima della finale. Ce l'ho a morte con quello che credevo essere un amico, ma quando ho saputo della sua eliminazione mi è dispiaciuto.

Quella sera, quando tutto è venuto a galla, ero ancora sveglia nel momento in cui il display del mio cellulare si era illuminato.

Ed eccolo lì, un suo messaggio... come ho letto il suo nome mi sono girata dalla parte opposta e non mi sono degnata di leggerlo.

Quel messaggio ad oggi non l'ho ancora letto, in questi giorni ho ignorato le sue continue telefonate e anche quelle di Rinald e Sabina. Mi sono concentrata principalmente sui miei impegni con il teatro e ho cercato di sbollire la rabbia facendo quello che mi piaceva. Ancora la rabbia non è svanita del tutto, forse perché in realtà le uniche cose che mi piacciono veramente sono suonare e disegnare... ecco perché ho deciso che oggi mi dedicherò solo a questo.

Tanto è domenica e per fortuna domani ci sta assemblea a scuola così posso fare un po' quello che mi pare.
Mi ritrovo così, come sempre nel solito parco, seduta sull'erba, con Vento che scorrazza di qua e di la e quel sole tiepido che ti avvolge come un caldo abbraccio mi accompagna nella mia musica portandomi in un altro mondo.

Una serie di accordi accompagnano il fruscio del vento e niente di più, per ora non ho voglia di cantare, ho bisogno solo del suono della chitarra per ritrovare la pace e la serenità.

Ring ring...
...ed ecco che lo squillo del telefono si unisce alle note della chitarra.
Senza smettere di suonare do un'occhiata alla schermata del telefono che ho lasciato al mio fianco.

Indovinate un po' chi può essere?!?

È già quel bugiardo di Ermal.
Per l'ennesima volta gli attacco e mi concentro su me stessa.

Passa un po' di tempo e decido che è il momento di fare uno spuntino, è quasi l'ora di pranzo e dato che avevo programmato di stare qui tutto il giorno, prendo il panino dalla mia borsa e un po' di croccantini per Vento.
In un batter d'occhio' occhio il mio cucciolo è vicino a me a farmi compagnia e così mangiamo in tutta tranquillità dato che anche oggi non c'è nessuno.

Per essere Febbraio è una bellissima giornata, così mi stendo e mi metto a osservare il cielo godendomi un po' di pace.

🕒🕓🕔

Sento qualcosa accarezzarmi i capelli, ma non stavo osservando il cielo io?!?
Devo essermi addormentata, non credo che sia Vento l'artefice di queste carezze così delicate, allora chi è?!?

In realtà sto così bene, ho dormito così profondamente che non voglio tornare alla realtà, voglio restare così per sempre. Sento di aver recuperato tutte le forze ma nonostante tutto questa posizione non mi dispiace.
Le carezze continuano, mi stanno cullando e io non ho avuto ancora la forza di aprire gli occhi, ma prima o poi dovrò farlo.
Sto per aprirli ma sento qualcuno avvicinarsi al mio viso, chiunque sia che intenzioni ha???

Oh piccola Leila, non immagini quanto  io stesso ce l'abbia con me, quanto io sia incazzato per il comportamento che ho avuto nei tuoi confronti... però io non voglio perderti... sei così importante che non so cosa mi succederebbe se non ricevessi il tuo perdono!

È Ermal, ma come ha fatto a trovarmi...
Sta per darmi l'ennesima carezza ma, al contrario delle volte precedenti mi scanso come fossi un animale selvatico, indifeso e impaurito.
Il mio movimento brusco lo ha lasciato di sasso, è qui di fronte a me immobile e nei suoi occhi scuri si celano le stesse mie paure.

Leila, io...

Ermal ti prego vattene via, dopo quello che hai fatto non ho intenzione di ascoltare nessuna tua spiegazione! Il tuo comportamento forse è stato dovuto alla poca fiducia che hai nei miei confronti, forse non valgo abbastanza, non sono degna di essere quell'amica con cui condividere tutto, sfogarsi dopo che è successo qualcosa di brutto o anche la cosa più bella del mondo. Forse per te non potrò mai essere quella spalla su cui contare sempre, il porto sicuro pronto ad accoglierti in qualsiasi momento!
Ecco perché è meglio smettere di frequentarci, mettere dei limiti, perché voglio smettere di essere illusa da tutti, non voglio più continuare ad essere solo sfruttata, non ne posso più!
Speravo che con te le cose fossero cambiate e invece sei come tutti quelli che in precedenza mi hanno fatto soffrire, hai dimostrato di essere come loro! E io che avevo visto in te qualcosa di diverso e invece, io stupida che ci sono cascata per l'ennesima volta.

Gli sputo in faccia tutta la mia rabbia, mia frustrazione, tutto quello che penso lo riverso su di lui come acqua bollente, che scotta, brucia e ferisce.
Le mie parole sono consapevole che lo abbiano in qualche modo smosso e ferito, i suoi occhi parlano.

Abbassa lo sguardo, teme che anche io come lui sia in grado di leggergli dentro solo cascando dentro i suoi occhi.
È una cosa che ci accomuna, riusciamo entrambi a comprenderci solamente perdendoci in quegli sguardi che raccontano tanto, tutto e troppo.

Mi dispiace...
È un sussurro il suo, ma lo percepisco ugualmente e quelle sue parole sono capaci di infiammare ancora di più la rabbia che ho dentro. All'udire le sue scuse, non ci vedo più e mi scaravento su di lui

Mi dispiace, sai solo dire questo? Ermal ormai il danno è fatto non si può più tornare indietro, ti rendi conto che ormai hai perso la mia fiducia per sempre?!? Tu lo sapevi tutto il male che ho passato, tutte le ingiustizie che la mia pelle a sopportato, tu lo sapevi e lo sai che sto cercando di andare avanti, di sorvolare sul mio passato e cercare una certa stabilità, cercare di non soffrire più. Me lo avevi promesso anche tu, mi avresti aiutato, mi saresti stato affianco, ma soprattutto mi avevi giurato che non ti saresti mai comportato come tutti gli altri, che eri diverso e invece no! Chissà quante altre cose mi tieni nascoste, quante cose ancora non so di te e non posso neanche immaginare cosa c'è dietro quel bel faccino che ti ritrovi! Pensavo che ogni volta che i tuoi occhi parlavano mi dicessero la verità, invece forse una sola piccola parte sono riuscita a decifrare! Davvero non me lo aspettavo da te!

I pugni sul suo petto, le mie grida, tutto quello che tenevo dentro è uscito fuori, tranne le lacrime, quelle sono le uniche che devono rimanere dove sono, non voglio farmi vedere debole, continuo ad osservarlo aspettando una sua reazione.
Non tarda ad arrivare, mi stringe le spalle e la sua fronte si appoggia alla mia, e le sue labbra a si schiudono per lasciar uscire i suoi pensieri.

Leila fammi parlare, ora non c'è da gridare...
Quanta rabbia hai... eh! Immagino quello che tu stai provando, ho spezzato quel filo che ci legava ma non era mia intenzione non so neanche perché non ti ho detto nulla. Non c'era nessun motivo per nasconderti una cosa de genere però involontariamente siamo arrivati a questo punto e ora bisogna vedere quello che il tempo ci lascerà e quello che di noi vorrà...

Ci guardiamo negli occhi, forse per l'ultima volta... ha allentato la presa e io non riuscendo a sostenere più questa situazione mi divincolo da lui e recuperando Vento e le mie cose me ne vado lasciandolo lì.

L'altra metà ⚜Ermal Meta ⚜Where stories live. Discover now