capitolo 1

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Lì in un angolino del letto c'era un ragazzo minuto, con una spettinata e folta chioma bionda ad incorniciarli il volto, aveva le gambe vicino al proprio petto, le stringeva con forza, come se fossero il suo unico appiglio.
Egli piangeva, il suo corpo era tempestato da lividi viola e quelli vecchi erano di color verde. Le sue piccole braccia erano esili, non erano in grado di reggere nessun peso, egli si tappò le orecchie per attutire le urla disumane del padre e della sua fidanzata, erano urli atroci che non facevano altro che spezzare il cuore del giovane ragazzo contro, temette il peggio per la donna di soli appena ventisei anni,  che subila l'ira incontrollata dell'uomo.

La madre di Jimin morì dandolo alla luce e il padre gli ricordava con disprezzo che era unicamente colpa sua se era morta, ovviamente Jimin si sentiva effettivamente in colpa, i suoi pensieri erano " è tutta colpa mia...non dovevo nascere....sono solo un errore....sono una persona che non dovrebbe esistere", continuando così ad incolpare se stesso della sua esistenza per aver posto fine alla vita di sua madre, ma ogni bambino saprebbe che ogni madre amorevole vuole solo il bene ai suoi figli, da preferire anche  sacrificare se stessa pur di saperlo vivo e soprattutto felice.

All'improvviso la porta si spalancò, sbatto contro il muro, con una forza inaudita che spaventò il povero ragazzo, che prese a tremare come una foglia nei giorni autunnali, pian piano alzò lo sguardo assai terrorizzato, nei suoi occhi si leggeva solo un puro e genuino terrore.
Un imponente figura maschile avanzava minacciosa verso la figura minuta, accovacciata nella estremità del proprio letto. Lo prese in malo modo dal polso, lo tirò fuori dal letto e li diede un pugno nello stomaco.

-Piccolo frocio di merda, adesso mi diverto, sono parecchio incazzato, non provare minimamente ad urlare o vedrai dove andrai a finire piccolo essere inutile...Mi hai capito!- disse il padre iracondo, aveva gli occhi iniettati di sadismo, come se provasse piacere vedere qualcuno contorcersi di dolore per mano sua.

Jimin si accasciò al suolo con le mani congiunte sul suo stomaco e si rannicchiò su se stesso, cercando di attutire le altre percosse che vennero dopo quel pugno, era automatico per il ragazzo mettersi in quella posizione. Egli mosse le mani per coprirsi il viso, cosi da proteggersi dai ripetuti colpi del padre che lo colpiva nei punti meno visibili, come lo stomaco, le costole e altri parti del corpo non visibili all'occhio di chi l'ho guardasse. Il ragazzo smise di contare la quantità di pugni calci e sputi che riceva da quell'uomo, che doveva essere suo padre. 

-Adesso mi sento meglio, alzati e vai a scuola e attento non fare tardi quando torni a casa o sarà peggio per te, mi sono spiegato bene!- l'ho minacciò il padre, puntandoli un dito contro con uno sguardo disgustato ed un ghigno che gli incorniciava il volto deturpato ancora dall'ira.

Un padre dovrebbe voler bene ai propri figli, sostenerli su tutto, aiutarli, non ammazzarli di botte, insultarli, sminuirli e distruggerli sia fisicamente che mentalmente, ma Jimin non aveva mai provato sulla sua pelle cosa volesse dire l'amore di un padre e invece aveva avuto un trattamento assai atroce e disumano da una persona che aveva il suo stesso sangue.
A Jimin non gli importava più il dolore fisico, si era abituato dopo tutto il tempo che aveva passando con il padre, fin da giovane età, ma le parole piene di veleno erano quelle  a distruggerlo come non mai, rendendolo estremamente fragile, gli laceravano l'anima creando profonde ferite, aperte che nessuno poteva curarle e non credeva minimamente che il tempo l'ho avrebbe fatto, però era lì che si sbagliava il piccolo Jimin, aveva un modo per curarle, c'era, ma doveva ancora cercare e trovarla.

Jimin cercava di alzarsi, ma con scarsi risultati, tossi molte volte, sputando un po' di sangue.  Suo padre sbuffò spazientito alzò le mani e Jimin vedendolo si ritrasse come se fosse stato scottato dal tocco e a quella reazione il padre si spazientì molto.

my light-yoonmin Where stories live. Discover now