capitolo 6

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Nella camera da letto di Yoongi si espanse la suoneria del suo cellulare e si maledisse di non aver messo la vibrazione, lo prese velocemente e accettò la chiamata senza vedere chi fosse girandosi nella direzione di Jimin per accertarsi che stesse ancora dormendo  e per sua fortuna era quello che stava facendo tirando un sospiro di sollievo, dirigendosi nel balcone della sua camera abbassò lo sguardo vide un ragazzo biondo e uno rosso quasi magenta sotto al suo palazzo

-Jiminie ci siamo persi- disse Taehyung 

-non sono Jimin,
ma sono sicuro che siete qui scemi
davanti al mio palazzo- disse freddo

-immagino tu sia Min Yoongi....
cosa vuoi dire che siamo
davanti al tuo palazzo?- chiese

-alzate la teste- disse sbuffando

Il biondino fece segno al magenta di alzare lo sguardo e videro un ragazzo dai capelli paragonbili il catrame con sguardo freddo, privo di emozioni, guardarli con i suoi occhi felini ed estremamente taglienti come falci  facendo con un segno della mano a mo di saluto

-aaaah ci apri per favore- disse ridendo

-ci devo pensare- disse Yoongi
con un ghigno

-daiiiiiiii- si lagnò

-va bene basta che la smetti
mi stai urtando il sistema nervoso- disse sbuffando

-yeee grazie Hyung-

-suonate il numero 11
così vi apro e salite fino al secondo
piano, troverete la porta aperta- disse chiudendo la chiamata senza lasciare tempo che rispondesse

I due suonarono e Yoongi li andò ad aprire  sia con il citofono che la porta di casa e li aspettò vicino ad essa sentendo quei due parlarsi tra di loro ad alta voce ma quanto sono rumorosi questi due  si disse tra se e se Yoongi

Intanto Jimin si veglio di scatto ma non urlo aveva imparato ha non farlo così da non far arrabbiare il padre a causa di un incubo, rivisse in una volta sola tutto quello che li successe in tutti i suoi anni di vita schiaffi, pugni, tagli causati da suo padre e molto dolore quando lo prendeva con forza penetrandolo violentemente causandoli sia dolore fisico che mentale

Si alzò faticosamente e andò al bagno, aveva la porta aperta, si chiuse all'interno e incominciò a piangere interrottamente, tappandosi la bocca per attutire i singhiozzi e i gridolini andando verso al lavandino, da così permettersi di guardarsi allo specchio aveva i capelli biondi scompigliati occhi arrossati dal pianto che si allagavano ogni secondo che passava, guance bagnate imporporate di rosso e dei evidenti lividi sul collo

Jimin distolse lo sguardo trovandosi orribile, un abominio e dandosi del mostro, un mostro che non doveva manco nascere e con questi pensieri incominciò a frugare in giro per trovare qualcosa di affilato ne aveva bisogno voleva che quel dolore svanisse una volta per tutte e li trovò, una lametta, ma perché e qui si domandò Jimin essendo che non ci trovava nessuna utilità che lo Hyung ne avesse una ma lasciò perdere si sedette a terra ed incominciò a segnare tagli di vari lunghezze e profondità nel suo braccio non una, non due, non tre, non quattro continuò finché non ne perse conto ma non li bastava passo al ventre continuo cosi ma smise subito quando sentì Yoongi urlare il suo nome e si sentiva dal suo tono che era esattamente preoccupato ma Jimin non ce la faceva più,  la vista stava iniziando a diventare sfocata ma si alzò ugualmente, traballando essendo che non riusciva a stare in piedi era come fosse un ubriaco

Andò verso alla porta del bagno diventando troppo angusto per lui e la aprì ma cadde al suolo svenuto però  prima che chiudesse gli occhi sussurrò uno Hyung

Yoongi non trovandolo nella sua stanza gridò il suo nome spaventato ha morte e i due ne rimasero sorpresi da lui che non esternava mai le sue emozioni ma non era il momento ed anche loro incominciarono a cercare il loro migliore amico preoccupati anche loro dicendosi dove si fosse cacciato quella piccola tenero cicciolo biondo fatto di concentrato di tenerezza

Sentirono un tonfo e il primo a reagire fu Yoongi che corse dove vi fu quel rumore e quando raggiunse la destinazione ossia il bagno, trovando Jimin a terra insanguinato, li prese un colpo andò da lui e lo prese in braccio a mo di sposa

Jungkook e Taehyung rimasero paralizzati e scoccati dalla scena che li si presentò davanti

-non state li impalati come degli stoccafissi e aiutatemi....prendete la cassetta del pronto soccorso una bacinella piena d'acqua e degli asciugamani e raggiungetemi in camera....sbrigatevi- disse Yoongi

I due si ripresero e fecero quello che li aveva ordinato il maggiore con più fretta possibile incappandosi nei loro stessi passi

Raggiunsero il maggiore che stava accarezzando dolcemente i capelli di Jimin sussurrandoli parole dolci per confortarlo anche se il minore non lo potesse sentire

-eccoci qua...tieni sbrigati Hyung- dissero Taehyung e Jungkook in lacrime che si abbracciavano per trovare un po'di conforto

Yoongi andò verso di loro prese la bacinella piena di acqua e gli asciugami che gli posò sul comodino e tirò su le maniche e l'orlo della maglia insanguinata di Jimin, imbevendo gli asciugamani  di acqua pulendo delicatamente tutto il liquido bruno rossastro

-passatemi la cassetta sbrigatevi- disse brusco ma i due non dissero nulla per la situazione che si trovavano

Cosi Jungkook gliela passò così il maggiore incominciò a disinfettare i tagli che erano sulla pelle delicata di Jimin con estrema cura e delicatezza come se avesse a che fare con una bambola di porcellana, quando finì lo fasciò  l'addome e i polsi quando fini coprì il minore e li si sedette accanto prendendoli la mano

In così poco tempo sei diventato estremamente importate ed essenziale per me pensò Yoongi e li si formò un piccolo sorriso

-cosa è successo...per favore di..diccelo Hyung- balbettò Jungkook

-quando ho lasciato Jimin vicino a casa sua restai li nelle vicinanze perché avevo un bruttissimo presentimento e tr...trovai suo padre sovrastare...Jimin con il suo corpo e...beh lo tolsi da sopra e lo colpi con un vaso e trovando... credo fosse sua madre morta a terra, presi Jimin in braccio ovviamente prima calmandolo, presi i suoi vestiti portandolo immediatamente a casa mia e resterà con me, ovviamente ho chiamato la polizia che adesso sarà probabilmente a casa di Jimin-disse Yoongi non smettendo di guardare la piccola figura addormentata appetendoli come un tenero bambino con i lineamenti di un angelo

-oddio...povero Jimin gli ho detto mille volte di venire a casa mia ma non voleva mai e li è morta anche l'unica persona in quella casa che li volesse realmente bene- disse Taehyung piangendo e accasciandosi al suolo accanto a Jimin

I ragazzi rimasero a vegliare Jimin nel suo sonno apparentemente calmo con Yoongi che non la smetteva di accarezzarli dolcemente le sue ciocche bionde

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Spero tanto che vi piaccia

my light-yoonmin Where stories live. Discover now