capitolo 18

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Jimin era in una stanza totalmente buia e tetra da fargli venire i brividi di paura e di terrore ma lo pareva estremamente familiare

Dove mi trovo si chiese iniziando a girare la testa per aver un punto di riferimento ma nulla così da portarlo nel più totale panico misto di terrore

All'improvviso si sentirono delle grida al piano di sotto squarciarono il silenzio tombale presente nella stanza, erano urla miste di dolore e di cieca rabbia che fecero accaponare la pelle di jimin, lui le conosceva fin troppo bene quelle urla ed incominciò a piangere portandosi le gambe al petto

Ditemi che questo e solo un incubo vi prego continuava ha ripetersi mentalmente da sembrare un mantra tappandosi le orecchie con le sue piccole e tenere mani

-JIMMIE CHIUDITI A CHIAVE- urlò kyung soon

Poi si sentì uno schiaffo rimbombare nell'intera casa che il secondo dopo sprofondo in un silenzio glaciale che regnò sovrano in quelle mura

Jimin si alzò da terra facendo quello che gli era stato urlato, sentì i passi che stavano arrivando da lui minaccioso, appena in tempo di girare le chiavi nella toppa della porta che sentì l'uomo  battere la porta con tanta forza da far tremare la porta da quanta potenza impiegava nel stagliarsi su di essa

Il piccolo ragazzo indietreggiò rapidamente tremando, sbattendo in veri oggetti per poi trovare il letto ed andandosi ha ranichiarsi in fondo, il più lontano possibile della porta da quel mostro che aveva così tanta rabbia repressa, di risentimento ed odio verso il proprio figlio che dovrebbe amare più della sua stessa esistenza 

-JIMIN APRI QUESTA FOTTUTA PORTA O SARANNO GUAI GROSSI IN QUELLI CHE TI TROVI GIÀ...APRI- urlò inbestialito

La piccola figura tremante non fece che tremare sempre di più diventando peggio di una foglia in piena stagione autunnale e piangere disperatamente

Ditimi...vi prego ditemi che e un fottuto incubo di merda urlò internamente non muovendosi manco di un millimetro dal suo posto

Si ruppero i cardini della porta sfondandola e facendola cadere nel pavimento, facendo un terribile boato da far sobbalzare jimin che spalancò gli occhi che divennerono iniettati di terrore ritrovandosi a piangere ancora più rumorosamente appiattendosi tra il muro ed il letto

-no perfavore...VATTENE VIA- disse sussurando le prime parole e le ultime urlandoli contro scalciando quando sentì le orribili e rovinate mani del padre sulle sue spalle alzandolo per poi sbatterlo con tutta la forzache possedeva da stenderlo sul letto e jimin urlò sia di sorpresa che di dolore

-ZITTO- urlò schiaffeggiandoli la guancia bagnata di suo figlio facendoli girare la testa su un lato facendola diventare rosso fuoco

-adesso mi divertirò un po' quella puttana non mi soddisfa più...lo so che muori dalla voglia di avere il mio cazzo all'interno di te- sussurò all'orecchio di jimin per poi morderglielo con così tanta forza da fraglielo sanguinare al contempo stesso strinse con la stessa forza il suo sedere facendoli tirare dei strazianti urle di dolore

-no no non voglio- biascicò con le guance che solcavano da infinite lacrime

-non te lo ripeterò una seconda volta sta buono o sarà peggio per te- lo minacciò con un ghigno sul volto vedendo suo figlio tremare di paura

Intanto il padre cominciò ha togliergli la maglietta e jimin tentava di fermare le sue mani che esplorava il suo minuto, debole e indifeso  corpo senza alcuna forza per opporsi alla forza ferrea di quel mostro lasciando al suo passaggio dei fresci lividi da quanta forza impiegava nel toccarlo

L'uomo cominciò a blandire il collo di jimin che singhiozzava rumorosamente con spasmi ed urlare di un dolore straziante, con tutta la voce che possedeva in corpo  da far squarciare l'aria come un fendete di una sciabola, quando incomiciò a morderlo e succhiando la sua delicata e martoriata pelle urlo anche di più se era possibile poi passo ai suoi capezzoli mordichiandoli e succhiandoli da fagli tirare una smorfia infastidita misto di sofferenza

Jimin riuscì a sgusciare dalla presa ferrea del padre andando più indietro possibile ma lui li prese la caviglia e lo riporto sotto di se prendendoli i polsi e mettendoli sopra alla testa del figlio stringendoli con brutalità facendolo apparire una smofia di dolore ed emettere un guaito sofferente

-l'hai voluto tu- disse in un sibilo assotigliando gli occhi e ghignando e con una sola mossa gli tolse i pantaloni e i boxer neri da lasciarlo nudo alla sua mecie

Jimin provo a chiudere le gambe cercando di liberare i suoi polsi ma il mostro li prese la sua dormiente intimità e la strinse con un po' di forza da farlo urlare e fermarsi all'istante serrando di più le gambe per far togliere la mamo del padre sulla sua intimità

Il padre aprì facilmente le gambe di jimin ed allargandogliele mettendosi tra di esse non prima di  aprire la zip dei suoi pantaloni e prendere la sua eretta e dura intimità con la mano libera per poi entrare con violenza dentro l'ano di jimin che cacciò un urlò disumano tirando la testa indietro mordendoli le labbra da farle sanguinare

Jimin si sentì lacerato al suo interno, sporco, usato, un errore ed una puttana,  come li diceva sempre il padre, stava piangendo lacrime amare piene di risentimento, dolore e urlare a squarciagola pregando che questa tortura finisse il prima possibile

-urla quanto ti pare intanto nessuno ti verrà a salvare un brutto e grasso frocetto come te....ummh quanto sei stretto ah- disse continuando a spingersi al suo interno con più potenza

Jimin divenne un disastro di ansiti, urla e gemiti di puro dolore chiudendo gli occhi che divvennero spenti privi su alcuna luce ma traspariva disgusto, terrore, orrore e dolore continuando a pregare che finisse al più presto questo inferno

Il padre fece altre stoccate e ven...

-Jimin, Amore...svegliati...jimin ti prego e solo un incubo-disse yoongi che al minore apparve così lontana

Dopo un po' aprì gli occhi per poi urlare

-YOONGI- che venne stretto prontamente da due forti braccia che lo stingevano dolcemente e cullandolo sussurandoli parole confortevoli e tenere che fecero chiudere gli occhi

-cucciolo sono qui era solo un incubo- gli sussurò al suo orecchio

Jimin sentendo la voce pacata e profonda di yoongi si calmò e cessò di piangere ma ancora tremava

-Yoon...Yoongi, lui...era....così rea..le- balbettò jimin stringendosi di più e strofinando il volto sul petto del maggiore

-lui non ti toccherà più o gli faccio pentire di essere nato...sei il mio più prezioso tesoro- sussurò baciandoli i capelli e il piccolino si nascose di più con le guancie rosse 

-jiminie anche in questa situazione...sei bellissimo-

-Y..Yoongi dai- si lamentò rosso in viso causando la risata di yoogi

-poi dobbiamo parlare...ma adesso meglio di no che e mezza notte- sussurò yoongi sdraiarsi sul letto trascinandosi con se jimin che li finì sopra e yoongi coprì i loro corpi baciando la guancia si jimin

-ricorda io sono qui a proteggerti ad ogni male dormi tranquillo sei al sicuro- bisbigliò chiudendo gli occhi e jimin annui chiudendo anche lui gli occhi dormendo seneramente tra le braccia della persona che più amava

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Ciau
Spero tanto che vi piaccia questo capitolo
Se ci sono errori di battitura o grammaticali mi scuso e se ditemelo gentilmente io corregerò

my light-yoonmin Where stories live. Discover now