𝟏𝟐. 𝐀𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐨𝐤

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Il giorno seguente la colazione fu terribile

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Il giorno seguente la colazione fu terribile.

Zayn se n'era andato poco prima che arrivassi io piantando in asso Liam e Niall, ma anche in quel caso non era stato devastante come il pranzo. Non rivolse la parola a nessuno, né a me né agli altri e ogni tentativo di Liam di introdurre una conversazione risultò del tutto inutile e morì dopo pochi secondi.

Il pomeriggio, nonostante fosse novembre e facesse abbastanza freddo, lo trascorsi nel giardino con Niall. Probabilmente Liam era andato a parlare con Zayn.

Mentre sapevo cosa pensavano gli altri due riguardo alla mia uscita con Louis, l'opinione di Niall mi era totalmente ignota e questo mi spaventava a morte. Avevo già litigato con Zayn, non volevo litigare anche con lui; sapevo che anche lui non provava molta simpatia nei confronti di Louis, ma non aveva mai mostrato tanto astio quanto Zayn, ciò nonostante non mi aveva ancora detto niente e questo non faceva altro che aumentare la mia ansia.

"Niall..." azzardai "Tu cosa ne pensi?"

"Di cosa, del nuovo aspirapolvere che hanno le inservienti per pulire le scale?"

"Cosa? No no, intendo della faccenda di me e Louis." Oddio così la stavo facendo sembrare più brutta di quello che era! Anche se al solo pronunciare le parole 'me e Louis' un brivido mi percorse per tutto il corpo.

Lo sentii sospirare.

"Penso che dovresti stargli lontano, ma che comunque non posso impedirtelo, in fondo la vita è tua e se mi allontanassi da te come ha fatto Zayn non potrei proteggerti in alcun modo." Fui leggermente rassicurato da quella risposta.

"Grazie Niall, ma comunque devi stare tranquillo: non mi può succedere niente."

"Non è vero Harry, tu non sai la..." alzai gli occhi al cielo e lo interruppi subito.

"Certo che lo so cos'è successo e so anche che non è stata colpa di Louis." Davvero credevano che ancora non sapessi niente?

"C-cosa, tu lo sai? Ma come?"

"Certo che lo so, me l'ha raccontato lui stesso!"

"Allora chissà cosa ti avrà detto!"

A quell'affermazione mi incazzai. Non solo continuavano ad accusare Louis di una cosa di cui non aveva colpa, ma adesso gli davano anche del bugiardo!

"Che cosa dovrebbe avermi detto? Mi ha detto esattamente quello che ha detto a voi, ossia la verità."

"Louis è un ottimo attore Harry, ha avuto per tre anni il ruolo di protagonista nello spettacolo della scuola."

"Perché, in questa scuola c'è un corso di recitazione? Vabbè, in ogni caso tu non l'hai visto Niall... Se l'avessi fatto non avresti mai dubitato delle sue parole."

"Ma Harry..."

"Stava piangendo Niall, cazzo!"

Non so se furono le mie parole o il fatto che le avessi urlate, fatto sta che si ammutolì all'improvviso, non sicuro su cosa dire.

"L-lui st-stava p-p-piangendo?"

Sospirai. "Sì" dissi quasi in un sussurro.

Il silenzio fra di noi si protrasse a lungo, nessuno dei due sapeva bene come rispondere, la situazione era ancora abbastanza tesa.

"Allora?" sbottai, non sopportando più la situazione.

"Tu non puoi proprio fare a meno di lui?"

Scossi la testa deciso.

"Allora ok."

"Ok in che senso?" domandai non capendo.

"Ok, se ci tieni tanto proverò a... Beh non dico che adesso gli credo, ma proverò a considerarlo da un punto di vista neutrale. Chissà, magari proverò a parlargli anche..."

Gli saltai praticamente addosso.

"Grazie mille Niall, davvero grazie di cuore!" Lo sentii ridacchiare.

"Io, Liam e Zayn proprio ti facevamo schifo come amici eh?" mi rispose ridendo.

"Magari fosse così semplice Niall." Quella frase mi scappò dalla bocca. Non avrei dovuto dirla e, purtroppo per me, da come mi guardava stranito Niall capii che mi aveva sentito e la mia faccia colpevole sembrò aggravare la situazione.

"Che intendi, Harry?"

Mi mordicchiai il labbro inferiore. Come ne avrei rimediato adesso?

"Harry sai che di me puoi fidarti, vero?" Allora me ne uscii con la cosa più improbabile di tutte. La verità.

"Io... Niall io penso di essermi innamorato."

"E di chi? Di Louis? Ahahahah" Iniziò a ridere forte, ma si fermò piano piano quando notò che avevo le mani dietro la schiena, continuavo a mordicchiarmi il labbro e il mio sguardo era fisso sul pavimento, intento a guardare le punte delle mie scarpe scontrarsi fra di loro. D'un tratto sbiancò.

"Stai scherzando, vero?" Scossi la testa timidamente.

"Ma Harry, non puoi essere innamorato di Louis Tomlinson!" iniziò ad urlare. Gli misi una mano sulla bocca.

"E abbassa la voce, coglione! E poi non ne sono neanche sicuro!"

"Ho appena accettato il fatto che siete amici, non mi puoi dire una cosa del genere!"

"Sì lo so, è sbagliato, io sono sbagliato! Non dovrebbe piacermi un ragazzo e, Niall, io sono molto confuso perché non mi era successo niente del genere prima. Lo so, adesso ti faccio schifo."

Niall mi strinse in un abbraccio stritolante, ma senza farmi male.

"Harry, sai cosa me ne frega se ti piacciono i ragazzi o no, non è quello il problema. Il problema è proprio il ragazzo che ti piace."

"Fa male sapere che non ricambierà mai..." Era la prima volta che ammettevo quelle cose con me stesso. Non mi sentii meglio, ma almeno ero più consapevole.

"Vorrei solo poterlo baciare ancora..."

"Wait wait wait a second! Come 'ancora'?"

"Devi promettermi che non dirai niente a nessuno, Niall."

"Certo, come vuoi... ma adesso dimmi tutto per bene."

E lo feci. Gli raccontai per filo e per segno tutto quello che era successo con Louis, soprattutto in città, soprattutto di quel bacio che mi aveva cambiato la vita. Sì, perché la mia vita non sarebbe mai più tornata quella di una volta.

Stanza 258Where stories live. Discover now