𝟐𝟑. 𝐃𝐨𝐯𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐭𝐮 𝐩𝐢𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨

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La settimana che passò fu piuttosto

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La settimana che passò fu piuttosto...  A dire la verità non sapevo bene come definirla. Niall continuava ad evitarmisenza un apparente motivo, tanto che anche Liam mi chiese se avevamo litigato. Io ovviamente gli risposi di no, che non sapevo cosa avesse . Zayn ci disse che probabilmente era solo stressato per gli esami, noi facemmo finta di credergli, ma in realtà ero molto più preoccupato di quanto dessi a vedere. Non mi parlava proprio più, solo un ciao se era costretto e poi fuggiva via, la gran parte delle volte senza dare alcuna spiegazione. Non gli avevo neanche potuto raccontare la faccenda di Louis e io avevo un fottuto bisogno di dirlo a qualcuno!

Ero così nervoso che quando Liam mi chiese un innocente:

"Allora? Come va con Louis?" io feci un salto di due metri subito seguito da un "Che cosa intendi?"

Ecco cazzo ero fottuto, aveva scoperto tutto! Ma come aveva fatto? Forse aveva poteri magici! O forse c'era una telecamera nello sgabuzzino e ora lo sapeva tutta la scuola! Oh cazzo!

"No niente, mi chiedevo se aveste chiarito... Perchè cos'avrei dovuto intendere?" Mi guardò sospettoso ma io tirai un sollievo, allora non sapeva ancora niente.

"Nulla, non ti preoccupare, ci ho parlato e non lo so, adesso siamo a una specie di fase di stallo" lui semplicemente annuì. Se c'era una cosa che amavo di Liam è che si faceva sempre i fatti suoi, il problema è che spesso capiva più di quello che dava a vedere.

Che poi effettivamente la situazione con Louis era a un punto di stallo.

Era incredibile ma sembrava che effettivamente il piano di Niall stesse dando i suoi frutti, ora non era più lui ad evitare me, ma io ad evitare lui.

O meglio, io facevo finta di ignorarlo e lui mi continuava a fissare. Ovunque! Nei corridoi, nel parco, a mensa... Lo vedevo guardarmi frustrato, spesso si mordicchiava il labbro o si torturava le mani. Io non potevo che gioire nel vederlo così, non sapevo quali fossero i suoi pensieri o i suoi sentimenti, ma di sicuro non gli ero più indifferente, l'avevo confuso e presto o tardi sarebbe venuto a crecare delle risposte. Speravo solo fosse più prima che poi, ma nel frattempo mi godevo il momento di gloria.

Sentii il mio cellulare vibrare e aprendolo ci trovai un messaggio di Josh che mi chiedeva se potevamo incontrarci fra un'ora al campo di tennis, io gli risposi che andava bene prima di chiedermi come mai non sapevo ci fosse un campo di tennis in questo college. Erano passati mesi e io ancora non conoscevo per niente quel posto. Conoscevo a malapena la strada per le aule, per la mensa e il cortile e quel posto era immenso. Chissà magari un giorno mi sarei deciso a visitarlo, per intanto mi limitai a chiedere a un tizio che passava dove fosse il famoso campo da tennis. Mi diressi verso la direzione indicatemi e una volta arrivato vidi Josh aspettarmi sulle gradinate, mi avvicinai ci scambiammo un veloce abbraccio e poi mi sedetti di fianco a lui.

"Allora Josh, volevi solo vedermi o mi volevi parlare di qualcosa?" Gli rivolsi un sorriso sincero, era da un po' che non ci parlavo e mi mancava.

Stanza 258Where stories live. Discover now