Capitolo 2

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La giornata per Louis passò molto lentamente e finite le lezioni si incamminò verso casa. Era perso nei suoi pensieri perciò si dimenticò di girare a destra per andare nel vicolo che lo avrebbe portato a destinazione; Andò dritto e dopo un pò si accorse dello sbaglio ma vide una panchina in un parco sotto gli alberi e lontana da tutte le altre. Decise di sedersi.

LOUIS' POV

Qui i pochi raggi del sole sono caldi e piacevoli e un leggero vento mi sta spostando i capelli. Harry, Harry, Harry, Harry..solo e soltanto Harry nella mia testa, le sue fossette, i suoi occhi verdi, i suoi ricci perfetti: semplicemente lui. Chissá cosa stará facendo ora...

'Mhhh..che ore sono?' il mio io interiore parlava. Prendo l'orologio e guardo l'ora..le 17:30 'Cazzo ho dormito per 3 ore su questa panchina, ora le mie sorelle e mia madre mi uccideranno!' prendo lo zaino e corro verso casa. Suono al campanello e arriva mia sorella Pheobe che mi guarda con fare triste e vedo che due lacrime rigano il suo viso.

-"Cosa succede piccola?"

-"S-sangue e-e m-m-mamma"

-"Cosa!?"

-"V-vieni!"

Arrivai in cucina e mamma era distesa su una chiazza di sangue. Corsi subito da lei e cominciai a piangere a dirotto ma lei non si alzava, non respirava, non si muoveva.

-"CHE CAZZO È SUCCESSO!?!?" urlo alle mie sorelle.

-"Tu non sei venuto a casa e mamma ha dovuto riparare il filo della corrente da sola, n-non si era accorta però che a terra c'era un coltello e-e aveva riparato il filo ma-ma"

-"MA COSA!!"

-"C'era del detersivo sul pavimento e ci scivolò cadendo sul coltello trafiggendosi...t-ti aveva chiamato per far aggiustare a te il filo..ma tu non sei venuto.."

Ora piangevo più di prima..presi il cellulare..18 chiamate senza risposta da 'Mia vita:Mamma'; sbattevo i pugni sul pavimento ma poi mi accorsi che le mie numerose sorelle minori ridevano..

-"COSA AVETE DA RIDERE!"

Diedi un altro pugno sul pavimento nel sangue di mia madre e mi schizzò in viso, proprio sotto il naso. Non aveva l'odore del sangue ma...di salsa al pomodoro che avevo preparato io la sera precendente e si era bruciata..

-"FANCULO! MI AVETE FATTO PRENDERE UN COLPO!"

-"Almeno impari ad avvertire prima di non tornare a casa dopo scuola!" disse mia madre mentre mi abbracciava da dietro.

-"Scusa mamma, mi sono addormentato su una panchina.."

-"Scuse acettate" disse con un sorrisone.

Urlerei alle mie sorelline di non farlo mai più, ma se non si divertono ora quando lo faranno?

HARRY'S POVS

Caro diario,

sono le 14:30 e sono nel bagno di casa, penso a Louis, ai suoi occhi blu; non lo potrò mai avere, non accetterebbe il fatto che sono gay, come mia madre e tutti quelli che conoscevo nella vecchia cittá. Per questo ci siamo trasferiti. E per il fatto di mio padre che tu già sai. Potrá sembrare stupido per un ragazzo avere un diario ma è qui che mi sfogo. Qui e nello scomparto segreto che ho fatto io nel quarto cassetto del mobile del bagno dove nascondo un 'gattino'..quel 'gattino' è quasi il mio migliore amico, quel 'gattino' mi coccola, quel 'gattino' anche se mi graffia lo lascio fare, quel 'gattino', è lui che mi accompagna da anni ormai, da quando ci ha cacciati, quel 'gattino' è l'unico che mi capisce.. Prendo il 'gattino' segreto di cui nessuno sa l'esistenza e anche se mi fará male lo faccio giocare e mi faccio graffiare..so che non importerá a nessuno, nessuno se ne accorgerà neanche domani. Fará caldo ma nessuno dovrá sapere che ho un 'gattino' in casa. Nessuno.

They can't know ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now