"Partenze e blu" pt.2

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Non avevo chiuso occhio tutta la notte dopo quel ricordo. Ero frastornata e non capivo tante cose, alcuni pezzi del mio puzzle non tornavano e alcuni non si univano più.
Ero al punto di partenza.
Il sole sorgeva ed io scivolai dalle lenzuola in silenzio, per non svegliare Bucky, e mi infilai la tuta regalata da Tony.
Mi stava molto bene e accentuava il mio fisico. Mi soffermai sullo specchio e osservai con disgusto il pallore del mio viso e le occhiaie violacee che lo decoravano. Ero distrutta e si vedeva.
Volevo sfogarmi e così andai in palestra, sempre seguita da Klaus, per picchiare il sacco e per testare la tuta.

Non mi preoccupai nemmeno del sangue che scorreva dalle mie nocche doloranti, non avendo messo i guanti. Ero molto arrabbiata e frustrata. Stavo perdendo il controllo e per mia volontà. La memoria ora mi sembrava sempre più lontana e questo significava solo una cosa. Perdere il passato faceva allontanare da me il futuro.
Con le mani sporche mi aggrappai al sacco tirando un urlo di pura rabbia. Mi sentivo schiava della mia stessa amnesia ed ero stanca di questo.
"Nora" mi girai per guardare un Tony abbastanza confuso "Non dovresti mangiare prima?" mi chiese prima di portarsi la sua tazza preferita di Iron Man alle labbra "Non ho tempo" risposi tornando a colpire il sacco. Quel sacco che mesi fa non potevo sfiorare perché era troppo pesante, ora per me era leggero come una piuma. "Ti ha dato problemi la tuta?" domandò a pochi metri da me, mentre osservava le mie movenze contro lo strumento, "Ha aumentato la mia forza, come puoi vedere" risposi col fiatone senza fermare le braccia.
"Barnes lo sa che ti stai allenando da sola?" domandò e con l'ultimo pugno feci staccare il sacco dal soffitto, facendolo volare contro il muro coperto dalla rete per l'arrampicata.
Guardai il mio compagno e mi accorsi che stavo sbagliando di nuovo. Respingere le persone che amavo non era giusto. Lo stavo trattando con sufficienza.
"Ti va di allenarti con me?" chiesi così di punto in bianco e lui sembrò felice della mia richiesta, che ordinò a Jarvis di preparare la sua armatura all'istante. "Se perdi dovrai mangiare i miei pancakes" mi disse prima di uscire dalla palestra. Non era bravo a cucinare, per niente.

Due minuti dopo avevo di fronte Iron Man, pronto ad allenarmi.
"Unisci la tua energia a quella dell'armatura Nora. Dovete diventare una cosa unica" mi disse con la sua voce elettronica. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul mio corpo, fino al punto di sentire i battiti del mio cuore.
"Ora espandila" mi ordinò e con i soliti movimenti delle braccia feci uscire l'energia bluastra nelle mie mani, pronta a preparare lo scudo.
Lui puntò la sua mano contro di me pronto a spararmi e iniziò il conto alla rovescia.
Mi creai lo scudo protettivo intorno e con l'energia che mi restava nelle mani, la scagliai contro il mio amico spostandolo di qualche metro da me.
Guardai sopra di me cercando qualcosa per intrappolarlo e mi ricordai della rete alla mia destra, così utilizzai la telecinesi per buttarla sopra il corpo dell'uomo di metallo e intrappolarlo.
"Sei molto più brava di quello che pensavo" mi disse facendomi ridere.
"Che ne dici di un combattimento corpo a corpo?" chiese alzandosi, togliendo la rete che lo bloccava, "Bucky non mi ha ancora addestrata al corpo a corpo" risposi io.
"Quindi questo è tutto quello che sai fare?" mi provocò Tony, camminando lentamente verso di me ed io allo stesso tempo indietreggiavo.

"Quindi questo è tutto quello che sai fare?" mi provocò Tony, camminando lentamente verso di me ed io allo stesso tempo indietreggiavo

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