"Il posto vuoto."

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Nera. Ero incazzata nera.
Nessuno aveva il coraggio di mettersi in mezzo fra me e Stark ed era meglio per tutti.
"Non contraddirmi, Lea. Ormai è deciso..." disse lui battendo la mano sulla scrivania ed alzandosi in piedi, fermandosi dietro i riquadri che monitoravano le gemme.
"Neanche per sogno! Ci sono dentro tanto quanto te e smettila di fare il fratello protettore. So cavarmela da sola o forse dovrei ricordarti gli ultimi 10 anni passati?" lo provocai io, sapendo di aver toccato il tasto giusto.
"Ragazzi.." cercò di intromettersi Steve ma ancora prima che parlasse lo fermai con la mano, "No, Steve. Io sono stata scelta per questa missione e ho il dovere di portarla al termine... quindi caro fratellino, io verrò con voi e non si discute." dissi io guardando infuriata Tony, che non mi rispose e lasciò cadere lì la discussione. Pochi minuti di imbarazzo e fortunatamente Bruce, insieme al vecchio playboy, iniziò a discutere sulla suddivisione dei luoghi.

Una volta ordinato del cibo d'asporto, durante la cena continuavamo a discutere delle gemme e dei suoi poteri. Molti di noi avevano avuto un incontro con una di quelle, io compresa e così raccontai quell'evento indimenticabile... guadagnandomi un applauso da Scott. Che strano ragazzo, però era simpatico!

Un giorno e una notte completamente svegli, a studiare ogni minimo dettaglio la missione.
"Va bene. Abbiamo un piano. Sei gemme, tre squadre e una sola possibilità." spezzò il silenzio il Capitano ed era vero, eravamo pronti alla ricerca delle gemme nel passato.

"Ragazzina, vieni con me" sussurrò Tony e fui costretta a seguirlo, sperando di non dover litigare sulla missione

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"Ragazzina, vieni con me" sussurrò Tony e fui costretta a seguirlo, sperando di non dover litigare sulla missione. "Dovrai indossare questa tuta" mi disse porgendomi l'uniforme bianca dalle rifiniture metalliche rosse e nere, con la lettera A sul cuore. "Avevi ragione ieri... ma io mantengo sempre le mie promesse, ragazzina" disse stringendomi in un abbraccio desiderato, dopo aver passato le ultime ore a non rivolgerci parola. "Finché vivrò, a te, non ti accadrà nulla Lea..." sussurrò tra i miei capelli, riuscendo a farmi commuovere, e nascosi il viso nell'incavo del suo collo. Ricordavo quelle parole e risentirle era come un tuffo nel passato.
Amavo questi momenti con lui. Pochi ma intensi e puri. Voluti dall'istinto fraterno. Eravamo così fortunati.

Ci posizionammo sulla piattaforma mentre Hulk preparava la macchina.
"Oggi abbiamo la possibilità di riprenderci tutto. Prendete le gemme e riportatele qui. Un viaggio di andata e ritorno a testa, senza errori. Molti di noi andranno in luoghi conosciuti ma non vuol dire che dobbiamo sapere cosa aspettarci. Quindi prudenza, guardatevi le spalle. Questa è la battaglia della nostra vita e la vinceremo, a qualunque costo." fece il suo discorso Steve, ricevendo approvazione da Tony solo con lo sguardo. Tutti ci guardammo e annuimmo, mettendoci in posizione.
Anche Hulk ci raggiunse e tutti eravamo pronti.

Sentivo l'ansia crescere nel petto, come se già sapessi che qualcosa sarebbe andato storto ma scansai quel pensiero dalla testa e cercai di rimanere positiva.
"Ci vediamo tra un minuto" disse Natasha sorridendo a Captain America, che ricambiò il sorriso.
Attivai il casco e presi un respiro profondo, mentre le macchine create da Bruce e Tony si stavano muovendo.
La piattaforma si aprì e nemmeno un secondo dopo venni risucchiata nel mondo Quantico.

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