"Uniti."

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Dovevo farmi coraggio e lasciare andare il corpo di Klaus.
Mi alzai in piedi ed un fascio di luce mi fece capire che non ero tanto lontana dai miei compagni.
Guardai un'ultima volta il suo corpo e poi cominciai a correre.
Dovevo trasformare il dolore nella mia arma letale. In forza.
Sopra un grosso macigno riuscii a vedere Tony e gli altri combattere contro Thanos.
Rifletti Lea, pensai.
Potevo manipolare le sue cellule corporee e farlo diventare cenere, ma non sarebbe stato divertente così...
"Lea vattene via" urlò Tony tramite l'auricolare e questo voleva dire che si erano accorti della mia presenza. I miei occhi puntarono quelli vuoti e spietati dell'uomo viola, e così saltai fino ad atterrare in piedi a terra poco lontana da solo. Loro continuarono a combattere e vedere il corpo di Iron Man lanciato da quel mostro, mi svegliò.
Aprii il più possibile i palmi della mia mano, incanalando più energia possibile, respirai a fondo e una volta pronta, iniziai a scagliare contro Thanos le mie sfere infuocate. Era talmente forte che con la sua spada gigante mi rilanciò indietro alcune sfere, invano. Le fermai con la mente e le trasformai in rocce e così alzai le mani in aria, stringendo i denti per la troppa forza che stavo usando, e lanciai tutte le macerie, che avevamo intorno a noi, contro il suo corpo.
Il gesto però mi si rivoltò contro e lui mi lanciò una delle tante rocce, che mi prese in pieno facendomi finire ai piedi di Steve Rogers. Anche lui a terra.
"Tempo al tempo. Non mollare Lea." sentii la voce di mia madre e chiusi gli occhi, ricordando tutte le volte in cui sentii quella frase.
Steve mi aiutò ad alzarmi "Non fare niente di stupido" mi disse prima di allontanarsi, di poco, da me.
Mi guardai intorno e vidi Thanos con in mano lo stormbreaker di Thor che tentava di uccidere il mio fratellastro.
Mi mobilitai subito e con la mente focalizzai il petto di Thor e con la mano rivolta nella sua direzione, creai uno scudo in modo da proteggerlo. Qualcosa volò vicino a me fino a finire contro il corpo di Thanos, per poi tornare indietro verso le mie spalle. Captain America aveva in mano Mjolnir, il vecchio martello di Thor. Andai in contro a Thor mentre Steve combatteva da solo il nemico. "Thor devi farmi un favore" dissi aiutandolo ad alzarsi, "Devi farmi colpire da un fulmine" "Sei completamente matta?" rispose riprendendo la sua arma da terra "Non mi succederà nulla fratello, mi darai solo un po' di energia. Ti prego Thor" lo pregai e nel frattempo mi accertavo della salute di Steve. Il suo scudo si stava completamente disintegrando. "Thor fallo adesso" urlai senza distogliere l'attenzione verso il Capitano.
Non facemmo in tempo perché Thanos lanciò il corpo di Steve.
Una decina di fulmini colpirono il mio corpo, magnetico sotto il potere di essi. Strinsi i denti sotto la grande potenza che stavo assorbendo e mi mobilitai fluttuando verso Thanos, colpendolo in pieno volto facendolo vacillare. Senza sfiorarlo immaginai di stringere il suo enorme collo e di farlo soffocare. Ci stavo riuscendo ma nonostante lui non avesse più ossigeno, il suo pugno entrò in collisione con il mio busto e mi lanciò lontano da lui. Per la seconda volta mi trovai a terra con Steve, entrambi senza forze e senza speranza.

L'esercito di Thanos scese dall'astronave ed erano davvero moltissimi. Non c'era nessuna possibilità di vincere. Steve era in piedi e guardava anche lui l'esercito nemico avanzare.
Era troppo forte per me. Per tutti noi.
Guardai stanca il Capitano Rogers, ma dietro le sue spalle si aprirono dei portali arancioni.

Guardai stanca il Capitano Rogers, ma dietro le sue spalle si aprirono dei portali arancioni

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