60.

4K 246 30
                                    

"Sfogati avanti."

La mia mano libera lo prende per la nuca e appoggia il suo capo sulla mia spalla.

Comincio a piangere. Non ne posso più di tutto: voglio solo andarmene e lasciare, finalmente, tutti in pace. Dopo riesco un po’ a calmarmi e a regolarizzare il respiro, ma le lacrime scendevano ancora silenziose.

Incomincio ad accarezzargli la schiena che veniva pervasa da milioni di brividi. Alcune lacrime scendono pure a me, ma non voglio farglielo vedere. In questo momento è lui ad aver bisogno di aiuto.

"Lo sai vero che è tutto inutile ora?"

Annuisco e poi piano mi allontano da lui asciugandomi le ultime lacrime con la manica.

"So che te l'ho detto io, ma è inutile piangere perché sono stati 3 anni di merda per entrambi ed è inutile anche perché ho deciso di non permettere più a niente e a nessuno di farti piangere un'altra volta. Ho deciso di starti affianco. Ho appena scoperto cosa hai fatto da tre anni a questa parte, ma non riesco ancora a capacitarmi del perché tu abbia fatto tutto ciò... so solo che non ho la minima intenzione di vedere altre lacrime su quel volto perfetto."

Cerco di essere il più forte possibile.

"Perché vuoi restare? Perché? Dopo tutto quello che ho fatto? Dovresti andartene... sono sicuro che se resti ti farò soffrire... non sono capace di rendere felici le persone, non ci sono mai riuscito."

Non voglio più mentire, così dico subito quello che mi passa per la mente. Questa volta alzo lo sguardo guardandolo negli occhi.

"Può sembrare che io sia ipocrita: dico di odiarti e poi di voler restare. La verità è che questi due giorni passai con te sono stati i più contorti, felici, spensierati e strani della mia vita. E non mi serve sapere altro."

Gli prendo il braccio rialzando la manica.

"Ora sono io a farti una promessa..."

Mi abbasso e bacio lentamente i segni incisi sul braccio per poi staccarmi di poco e, ancora piegato, dire:

"Guariremo queste ferite tranquillo..."

Lo guardo perplesso e un’altra lacrima riga il mio viso.

"Grazie."

Sussurro guardandolo.

Sorrido facendo cadere una lacrima per poi abbracciarlo forte da sopra
le spalle.

Ricambio l’abbraccio avvicinandolo il più possibile a me appoggiando poi la testa sulla sua spalla.

"Grazie di esistere."

Dico chiudendo gli occhi.

"Che bugiardo cronico... mi stai ringraziando per una cosa che non ho fatto."

Sorrido ancora.

"Sì che l’hai fatto."

Dico sorridendo.

"Cosa dovrei aver fatto, sentiamo..."

"Mi hai fatto sentire accettato per la prima volta, anche se in parte."

Dico mentre un’altra lacrima scende.

"Perché non del tutto?"

Gli accarezzo la nuca.

"Perché so che mi odi ancora."

Dico stringendolo un pochino di più.

"Vero. Ma voglio cambiare idea e tu mi hai promesso che mi aiuterai a farlo...Vale ancora come promessa?"

"Varrà per sempre."

Dico sorridendo.

Sento le sue mani poggiare sui miei fianchi, dove ho mostrato prima i segni, che ora stavano venendo accarezzati dalle sue possenti mani.
Sospiro e sorrido.

"Bene."

Dopo minuti in silenzio, passati in quella posizione, mi allontano da lui tenendo le mani sui suoi fianchi.

"E allora? Andiamo a casa?"

Chiedo facendo un mezzo sorriso.

"Non vedevo l'ora me lo chiedessi..."

Sorrido di rimando. Prendo le mie cose e andiamo verso la macchina mano nella mano.

Fear {Yoonmin}Where stories live. Discover now