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ATTENZIONE!! Atti di violenza fisica presenti nel capitolo!
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Quando vedo Jimin dire “ti amo” il mio cuore si frantuma ancora di più e, non riuscendo a reggermi in piedi, cado con le ginocchia a terra fissando il punto in cui prima c’era la macchina.

"Mi manchi già..."

Sussurro appoggiando le mani a terra. Dopo una manciata di minuti, trovo le forze per alzarmi e andare a casa. Una volta entrato mi butto sul divano iniziando a piangere.

Non parlo per tutto il tragitto. Una volta arrivato a casa esito ad uscire, infatti, mio padre apre con forza la portiera e mi strattona dentro casa, scaraventandomi a terra.

"COME HAI OSATO DISOBBEDERMI IN QUESTO MODO?!"

Mi arriva un calcio sulla schiena.

"NON USCIRAI MAI PIÙ DA QUESTA CASA!!"

Altri calci mi arrivano. Cerca pure
di colpirmi in viso.

"MI FAI SCHIFO! SEI INUTILE!"

Dopo un po' che mi pesta, penso si sia stancato, infatti si ferma prendendo fiato per poi andare in bagno a lavarsi le scarpe sporche di un po' del sangue che mi ha fatto uscire con i calci. Mi alzo a fatica e arrivo alla mia camera. Ho una valigetta di pronto soccorso sotto il letto per queste situazioni, ma non riesco nemmeno ad aprire gli occhi e svengo sul pavimento di camera mia nel quale stavo strisciando.

Rimango tutta la sera sul divano senza neanche muovermi di un millimetro. Tutta la mia vita è crollata e purtroppo sono consapevole che non lo rivedrò più.

Dovevo fare qualcosa.
Dovevo proteggerlo.
Che stupido che sono.

Finalmente mi alzo andando a cambiarmi, prima di ributtarmi nel letto, cadendo in un sonno profondo.

| un mese dopo |

Non metto piede fuori casa da quando mio padre é venuto a prelevarmi a scuola ed è anche da quel giorno che non vedo Yoongi o lo sento. Inutile dire che mi è stato ritirato il cellulare.

Un altro giorno è passato da quando non vedo Jimin e, piano piano, la mia vita sta peggiorando. Come al solito, arrivo a scuola e una volta entrato mi siedo nell’ultimo banco iniziando a fissare quello che una volta era il banco di Jimin. Nella pausa pranzo incontro i miei amici, ma stavolta c'è qualcosa di diverso.

"Yoongi noi siamo stufi di vederti stare così male e quindi Hobi ha deciso che oggi proverà ad andare a casa di Jimin..."

Dice Namjoon.

"Non servirà a niente..."

Dico guardando per terra.

"Non mi interessa. Manca a tutti
quel piccoletto..."

Dice Hoseok con tono
rammaricato.

L’intera giornata passa e io
torno a casa.

Una volta suonata l’ultima campanella, corro fino alla casa di Jimin, bussando subito dopo.

Sono come sempre in camera mia. Ho passato l'ultimo mese lì dentro. Non ho mangiato quasi nulla ed ho ripreso a tagliarli quest'ultima settimana.
Non ce la faccio più.

Sento qualcuno alla porta di casa, ma non ho le forze necessarie nemmeno ad alzarmi dal letto e sento mio papà andare ad aprire.

"E tu chi saresti?!"

"Ehm salve, mi chiamo Hoseok e sono un amico di Jimin. Sono venuto a trovarlo per sentire come sta."

Dice Hobi sempre col suo sorriso
in volto.

Sento la voce di Hoseok e,come se
fossi rinato, corro giù per le scale bloccandoni qualche mentro dietro
mio padre e rimango a guardarlo.
Non mi interessa che veda i vari lividi. Speravo solo ci fosse Yoongi con lui.

"Jimin sta benissimo. Ora puoi pure andartene!"

"Ciao Jimin!"
Dice Hoseok spostandosi verso destra guardando il minore.

CAZZO...

Abbasso immediatamente la testa quanto mio padre si gira e mi dice:

"Tornatene subito in camera!"

"S-Si..."

Hoseok rimane letteralmente a bocca aperta dalla scena.

"Un’ultima cosa, poi me ne vado..."

Mio padre si gira a guardarlo male.

"Jimin..."

Inizia Hoseok guardando il minore rammaricato.

"...Yoongi non reggerà ancora molto, quindi mi ha detto di salutarti e dirti che non devi mai dimenticarti che lui ti ama."

Dice per poi girarsi e andarsene.

Sento gli occhi bruciare ed il cuore andare a mille ma se non voglio beccarmi qualche altra batosta, corro immediatamente in camera.

"D-Dio Yoongi... quanto mi m-manchi."

Fear {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora