50Capitolo.

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Pov's Aisha

Mio nonno, se così vogliamo chiamarlo, vuole incontrarmi, so già cosa vuole fare, vuole indurmi a credere in lui, a fidarmi, vuole sapere i punti deboli del mio branco e i miei, vuole usarmi per distruggere la mia famiglia, mi chiedo se sia così idiota da pensare che io posso anche solo dirgli una parola.
Avevo obbligato Xena a tornare nella sua stanza, era diventata pallida, continuava a fare avanti e indietro, mi deconcentrava.
Prima le avevo spiegato quale fosse secondo me la chiave del indovinello anche se..devo ancora  trovare le parole  più giuste però , secondo me, il diavolo non aveva propio niente da favore se si divertiva così tanto a fare degli stupidì indovinelli. Un forte rumore mi distrae,mi aspetto di sentire il solito ticchettio fastidioso prodotto dai tacchi di mia zia, invece, davanti a me appaiano due guardie, alte e robuste.
-Tutti i demoni sono così fighi ? Non riesco a trattenermi dal chiedere a Eva
-Non hai ancora visto niente  ridacchia come un idiota con una punta di orgoglio nella voce.
"Alzati!" Una delle guardie si avvicina alle sbarre, incitandomi ad alzarmi con la mano, alzo un sopracciglio guardandolo
"E io che mi aspettavo foste come nelle storie" sbuffo facendo aggrottare gli occhi a tutte e due le guardie
"Voi a quanto pare sapete parlare, peccato niente guardie mute" alzo le spalle delusa
"Mi prendi per il culo ?" Mi guarda male facendomi ridacchiare
"Chi ? Io? No per carità" ridacchio decisamente divertita, ma ciò nonostante decido di alzarmi mettendomi  in una posa militare, la guardia vicino la porta sembra decisamente arrabbiata, mentre quella dietro la più giovane delle due, sta facendo fatica a trattenere le risate.
La guardia cercando di mantenere la calma appoggia le mani sulle sbarre, corrugò lo sguardo nel notare che non riceve nessuna scossa, mi concentro di più osservando le sbarre della mia cella con accurata attenzione cosa che non avevo ancora fatto.
Cazzo, come ho fatto a non notarlo ? Ogni volta che le toccavo ricevevo forti scosse per il semplice fatto che Ella con la sua magia deve aver usato qualche stupido incantesimo per ricoprirle di argento senza renderlo troppo visibile.
-Cavolo si! Ogni volta che sarai nella versione demone potrai entrare e uscire come più ti piace senza che nessuno se ne renda conto!
-Questa si che è una notiziona! .. mi faciliterà il lavoro sorrido leggermente felice della mia scoperta.
La guardia dopo avermi osservato per un paio di minuti in silenzio apre la porta avvicinandosi a me guardingo , ma cos'ha paura che lo mordi ? Mi viene da ridere ma mi trattengo continuando a guardarlo in silenzio.
"Le mani dietro la schiena" mi guarda seriamente mentre la guardai più giovane lo affianca con delle catene d'argento,
-Dannati stronzi, gli strapperei la giugulare a morsi.
Ringhio alla vista delle manette, anche se non potevano più farmi niente, la loro semplice vista risvegliava in me un istinto omicida
-Calmati, ricordati che abbiamo bisogno di uscire di qua.
Mi riprende velocemente Eva, prendo un forte respiro prima di girarmi di schiena, permettendo alle due guardie di ammanettarmi.
"Ecco brava" sussurra il vecchietto stringendi forte le manette, rilascio fuoriuscire un leggero ringhio, fingendo dolore, non dovevano capire che l'agente non aveva alcun effetto su di me, non ora.
Si mettono tutti e due a un mio lato e afferrandomi per le braccia mi trascinano fuori dalla cella, sbuffai.
"Sapete che ho delle belle gambe anche io, si propio come le vostre" gli prendo un po' in giro "e vi assicuro che funzionano meglio di qualsiasi cosa ci sia nel vostro corpo" questo era un leggero colpo basso ma non potevo trattenermi, noto la guardia più giovane corrugare le sopracciglia decisamente contrariata, ma si trattiene da dire qualsiasi cosa stringendo forte le labbra, mente la guardia più vecchia che si trovava alla mia sinistra mi lincia con lo sguardo, "Che c'è ? Avete qualcosa da dire ? Cosa..aw lo so che sono un piccolo genio non bisogna fare così tanti complimenti" mi divertivo in maniera pazzesca, il fatto che loro si siano imposti il silenzio, non fa altro che aumentare la mia voglia di dargli fastidio.
Ma nonostante la mia bellissima battuta, continuano a trascinarmi, ah si ? È così che la mettete ? ben venga, alzo i piedi e da terre, facendomi portare letteralmente da loro, gli vedo corrugare le sopracciglia e spalancare gli occhi, girandosi tutti e due verso di me, il più vecchio mi fulmina "Che cazzo stai facendo ?" Ringhia decisamente fuori di se "Avete deciso di trascinarmi voi, io ho semplicemente facilitato il lavoro, di che vi lamentate" sbuffo alzando gli occhi al cielo, come se il mio ragionamento fosse completamente logico.
"Io ti ammazzo" il più vecchio stava per molarmi il braccio, ero pronta a rilasciare le gambe in modo da poter atterrare senza alcun problema, ma il più giovane gli manda un occhiataccia facendogli riprendere il controllo , resto in silenzio con un irritante sorrisetto dipinto in volto, il vecchio mi trucida con lo sguardo prima di tornare composto, i due tornano ad avanzare continuando a rendermi come se pesassi meno di una piuma, ritornando ad ignorarmi, odio essere ignorata.
"Yeh...Yupi...più veloci" deciso di dargli ancora più fastidio cominciando a dondolarmi, come se fossi su un altalena urlando nelle orecchio del più vecchio.
Vecchio quanto vuole, ma zero pazienza, e così facile farlo scattare, un immenso goduria quando mi lascia andare di scatto, posizionandosi davanti a me, aspettandomelo atterro in piedi senza alcuna difficoltà mentre il più giovane, che non avevo ancora nemmeno sentito parlare rilascia un leggero ringhio, fulminando il suo 'compare' se così vogliamo chiamarlo.
"Vuoi morire ? Perché se è così ti accontento" parte velocemente con le mani che puntavano alla mia gola, non mi scomposi, continuando a tenere il mio sorrisetto sempre stampato in faccia, a un millimetro dalla mia pelle, la guardai alla mia sinistra da oggi lo chiamerò: brontolo, sempre con quella faccia corrugata.
"Indietro Karim" ringhia con voce bassa, e rocca brontolo, a quindi il vecchietto si chiama Karim..mah e io che pensavo si chiamasse, faccia da culo, che peccato.
Guardò silenziosamente il vecchietto e brontolo lanciarsi una miriade di sguardi "Sean, questa stronza se le sta cercando, lascia che gli dia una lezione" ringhia linciandomi con lo sguardo, spalanco gli occhi, guardandolo con uno sguardo oltraggiato "Oddio e ....non dirmi che a volermi darà la lezione sia tu ?" Il mio guardò cambia diventanti provocatorio, e derisorio
"Brutta figlia di puttana" ringhia forte spingendo via brontolo che preso di sorpresa fa diversi passi indietro, "Merda Karim fermati o Il Re ti uccide" sbotta brontolo, ma stupidì com'è, faccia da culo, decide di non ascoltarlo e si rilancia contro di me, ma sta volta alcuna intenzione di stare ferma, mi sposto velocemente apparendo dietro di lui, prima che possa anche solo accorgersene gli rifilo una forte ginocchiata nello stomaco, spalanca gli occhi piegandosi in due, mi lascio prendere dal ira di Lilli che si era risvegliata, sento le manette bruciarmi la pelle , ma con un pizzico di aiuto di Eva che pare essere furiosa quanto Lilli, riesco a spaccarle.
"Come osi tu, essere di così poca importanza insultare mia madre" sussurro piano con malignità, afferrandolo per i capelli, sento gli occhi bruciare, e i canini uscire fuori più appuntiti che mai, Lilli era decisamente furiosa, ma Eva non si faceva lasciare indietro, ero più che sicura che i miei occhi adesso fossero di uno strano miscuglio di arancione, con il giallo degli occhi di Lilli e il Rosso sangue di Eva, raramente appariva questo colore nei mei occhi, nessuno riusciva a far arrabbiare tutte e due le mie compari in contemporanea, e di solito chi lo faceva non ne usciva mai vivo.
"O Diavolo mio" sento sussurrare dalla guardia più giovane che guardava la scena sotto shock, mi giro a guardarlo un attimo silenziosamente, prima di ripuntare i miei occhi nella mia prenda.
"Lasciami cagna" ringhia cercando di liberarsi, provocando in me solo delle leggerò risate, roche e profonde, Eva.
"Piccolo demone dei bassi fondi, come osi rivolgerti a me così ?" Ringhio piano prima di tirarlo dal altra parte del corridoio, lo vedo contorcersi per terra sputando un po' di sangue, prima di guardarmi tremare "T-tu chi..chi diavolo sei ?" Sussurra con voce rotta "Io? Chi sono io?" Lo guardò un attimo in silenzio prima di sorridere inquietantemente, nessuno insulta mia madre, nessuno, mi avvicino lentamente "Io sono Aisha Eva Lilli White" ringhi ad un centimetro dalla sua faccia, i mie occhi lampeggiano un po' fra il rosso e il giallo, "Tu-Tu sei...non può essere..sei un demone...n-no" vedo panico mei suoi occhi, l'ha appena realizzato...davanti a lui non si trova solo la figlia di un meticcio qualunque, e di un Alpha, ma la figlia della principessa Ginevra, ma sopratutto si trova anche una diretta discendente del suo re, di Lucifero.
"Ti prego risparmiami...io-io non sapevo giuro...giuro...ti prego" Inizia a lamentarsi come una femminuccia in pericolo, mi dava fastidio,tanto.
"Non perdono chi insulta mia madre...obbrobrio" sussurro al suo orecchio prima di trapassargli il petto con una mano sento il suo sangue che gocciala dalla punta delle mie dita che sbucano dalla sua schiena, inizia e sbriciolarsi piano piano trasformandosi in cenere nera, lentamente sotto il mio sguardo soddisfatto, rilascio cadere la mano piena di sangue, al mio fianco "Ma guarda un po' questo idiota" mi lamento guardando schifata la mia mano piena di sangue, mi giro a guardare brontolo che sembra risvegliarsi solo adesso mi guarda tremando leggermente "Come hai fatto ? Tu, avevi delle catene d'argento" borbotta piano con ovvia confusione, povero brontolo è davvero idiota, non ha capito niente o era troppo sotto shock per capire, ma sembra assimilare solo ora cosa era appena successo "Non uccidermi...ti prego" mi guarda preoccupato, lo guardò un attimo in silenzio, non sa nulla della mia parte demoniaca e non mi ha fatto assolutamente niente quindi...
"Alcuna intenzione..finché non ti metti contro di me non vedo perché dovrei farti del male" ridacchio come se niente fosse successo "Su su fammi strada credi che il tuo Re si stia un po' arrabbiando sai com'è...siamo in ritardo" mi guarda un attimo in silenzio cominciando ad avanzare davanti a me con esitazione , della guardia sicura di poco fa non c'è più traccia, mi fa stradare senza osare avvicinarsi...sta andando tutto come previsto sorrido piano iniziando ad avanzare dietro Sean...

-Spazio Autrice-

Ritardo...colpa mia
Mi dispiace 😅 dovevo aggiornare molto tempo prima, ma avevo l'ora del esame e tipo non ho sono riuscita a scrivere il capitolo...anche perché quella cavolo di "tesina" è impossibili da scrivere 😩
Ma hey! Ho fatti quasi due capitoli in uno 😉

-UN BACIO WISSI 😘

Uguali ma DiversiWhere stories live. Discover now