52Capitolo

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POV's Aisha

Mi sento male
-calmati o se ne accorgerà.. borbotta Eva riprendendomi.
-Si si Facile a dirsi mugugno decisamente di cattivo umore.
Che cavoletti fritti e bruciati dovrei fare ora ? Avevo quasi voglia di tirarmi i capelli.
"Entra" rimbomba per tutto il corridoio, fredda, calcolatrice, lussuriosa....una voce che si porta dietro una dolce e inquietante promessa di morte, che mi provoca la pelle d'oca.
Brontolo, alias Sean, apre lentamente la porta "Sire..la prigioniera" afferma con voce leggera, e lo sguardo basso, come se davanti si trovasse l'essere più forte del mondo..
-Non è che abbai così torto mi ricorda divertita Eva, la ignoro  concentrandomi, prendo un forte respiro chiudendo gli occhi prima di rilassarmi completamente riaprendo gli occhi, faccio un paio di passi avanti entrando al intento della sala, la sala del trono presumo, al interno dei forti battendo che fungono da porte si cela  una gigantesca stanza, con due semplici troni, uno maestoso e gigantesco,l'altro ,  accanto più piccolino senza alcuno disegno particolare.
Non c'è nessuno...com'è possibile, i miei sensi erano in allerta mentre mi guardavano attorno guardinga "Puoi andare" afferma semplicemente la stessa voce, mi guardo meglio attorno, non mi spiego da dove provenga, sembra essere dappertutto eppure non c'è nessuno nella stanza "Avanza Ragazzina" ancora una volta un ordine..e da quando ho sentito la  voce che non fa che dare ordini è stancate, ma decido di obedire, prima dovevo capire dove si cela  il nemico, lentamente avanzo, con el spalle rilassate, non doveva capire il mio stato d'animo, a testa alta  camminai fino ad arrivare al centro della stanza.
"Com'è che non ti fai vedere ? Paura?" Domando  fintamente divertita...me la stavo facendo addosso, mi sentivo dannatamente osservata.
"Paura , ragazzina ? Ti sembro un fifone ?" Scoppia a ridere divertito...una risata rocca e inquietante.
"In realtà si...dato che hai paura anche solo a farti vedere, cosa c'è Lucifero? Ti hanno per caso sfigurato e adesso hai paura a farti vedere in giro?" Scoppio a ridere...camminando  vero il alto destro della stanza...nonostante tutto mi guardai attorno guardinga, non dovevo farmi cogliere di sorpresa, un leggero sibilo attira la mia attenzione, mi giro di scatto verso la fonte del rumore, ma niente non c'è assolutamente niente, un altro rumore nella direzione opposta, ma anche lì non c'è nessuno.
"Ragazzina...sei propio come tua madre" sussurra da dietro di me la voce facendomi immobilizzare, non capisco se la sua esclamazione fosse un insulto o un complimento mi limito a prenderlo come un complimento, una mano fredda come il ghiaccio si appoggia sulla mia spalla, prontamente mi giro, ma ancora una volta non c'è nessuno.
"Non parlare di mia madre" mi limito a dire, non mi arrabbio, non devi dargli la soddisfazione di tirare fuori il lato peggiore di me, non gli permetterò di usare i suoi trucchetti su di me.
"E chi dovrebbe impedirmelo tu?" Scoppia a ridere derisorio, la voce si fa più chiara mi giro di scatto ed eccolo,li dal lato opposto della stanza  due occhi chiari come il ghiaccio mi fissano, lo guardo dritto negli occhi..inquietanti, sentivo un inspiegabile voglia di abbassare lo sguardo...i suoi occhi...c'era solo un modo per definirli: inquietanti, sovrannaturali, stupendi ma senza alcuno dubbio.... crudeli.
Avanza lentamente, con passo felpato ed elegante camina fino al centro dove ero precedentemente io
"Aisha, non farmi ridere" il suo sguardo e inquietante, il suo sorrisetto cattivo
" in cuor mio il cielo a smesso di brillare, e il sangue cominciato a colare denso da anni orsono" il suo modo di parlare...e starno... lo guardo confusa: È teatrale, sfuggente...
"Ehm? Peggio per te ?" Mi litmito a chiedere confusa, mi guarda attentamente prima di scoppiare a ridere, mi volta le spalle e cammina con disinvoltura fino al  trono più grande, si siede con delicatezza, come il più elegante dei re, e mi guarda attentamente, mi studia, cerca di capire qualcosa  ed io non glielo permetterò.
"Cosa vuoi da me? Ero così comoda nella mia cella" domando ironicamente, avanzando di nuovo  fino al centre della stanza, non oso avvicinarmi troppo..ci tengo  ancora alla mia vita, già mi sento male sapendo di essere nella stessa stanza da sola con Lucifero, senza contare che sto passando troppo tempo negli inferi, i miei comportamenti cominciano ad essere alterati per Eva, che sta cominciando a perdere il controllo, divento più cattiva, più spavalda e agisco spesso senza pensare..
-Hey! Cosa stai insinuando ? che io agisco senza pensare?
-Mm..si una cosa del genere! Ma cosa ti avevo detto? devi stare a cuccia non farti scoprire dal nemico!
-Io non agisco mai senza pensare e..avevo dimenticato il fatto che lui non dovesse sapere di me..
-Appunto...agisci senza pensare  sorrido divertita, prima di scuotere la testa e ripuntare lo sguardo su di lui che continua semplicemente ad osservarmi prima di alzarsi di scatto, ancora prima che possa rilasciare un respiro mi ritrovo attacca al muro con lui che mi tiene stretta per il collo, i miei piedi non toccano più il terreno, maledizione non respiro, la mia mano velocemente raggiunge la sua, e cerco di allentarla e allontanarla dal mio  collo senza successo.
"Chi sei realmente ?" Sussurra semplicemente guardandomi negli occhi, mi sento in soggezione, il suo sguardo sembrava volermi scavare dentro, sapere tutto di me...è troppo.
-allontanati non posso respingere ancora per molto il suo potere.. la voce di Eva e debole, e sforzata come se stesse combattendo con tutte le sue forze.
-cosa diavolo sta succedendoSono confusa, nonostante mi tenga per il collo non sento alcun tipo di dolore fisico, non sento niente, ma decido di far uscire tutto il potere di Lilli un ultima volta sperando mi basti, e non si sia totalmente indebolita, non riesco a chiudere gli occhi, lui continua a guardargli  sempre con più insistenza mentre una smorfia prede posto sul suo viso al posto della solita espressione rilassata.
I miei occhi piano piano prendendo il solito colore giallo brillante le mie unghia cominciano ad uscire, molto più lentamente del solito,  sono pronta ad iniziarle nel suo braccio e nel suo petto, ma sono  troppo lenta, troppo debole credo che gli inferi abbino indebolito completamente Lilli, lui reagisce prontamente  spostandosi  velocemente lasciandomi, cado in ginocchio tornado a respirare mentre spalanco gli occhi..era come se fossi congelata...è stato lui ad indebolire Lilli ancora di più, a rallentare ogni mia mossa semplicemente guardandomi negli occhi..cosa diavolo stava cercando di fare ?
-Cercava di entrare nei tuoi pensieri, nella tua anima, di avere un contato ravvicinato con Lilli, cercava di capire se ci fosse qualcun altro, a parte lei...sono riuscita a creare  uno scudo per non permettergli  di sentire la mia presenza e di scavare al interno dei tuoi ricordi..ma non sono riuscita a a fermarlo dal incontrare Lilli  anche se per un secondo...
-Maledizione fottuto bastardo ecco perché Lilli e così debole..  alzo lo sguardo furioso puntandolo nel suo, che mi guardava confuso e sorpreso.
"Come cazzo ti sei permesso?" Ringhio,  se non mi controllo potrei perdere il controllo lasciando che  Eva fuoriesca
"Come hai fatto? Nessuno può respingermi! " sembra ammaliato, come se fosse qualcosa di impossibile, come osa questo sottospecie di anatra venuta  male..
-Tutto quello che vuoi ma..anatra venuta male ? Lo hai visto ? Mi domando scettica Eva
-shh non è il momento per parlare di questo la zittisco velocemente mentre  mi alzo lentamente..
"Come hai osato, cercare di entrare nella mia privacy...cercare di entrare in contato con Lilli..tu sottospecie di rana gonfia" ringhio decisamente fuori controllo, ma per la prima volta a mantenere il controllo è Eva, che riesce a rimanere nascosta senza lasciare che la mia rabbia la tocchi facendola uscire allo scoperto..devo lavorare sul mio autocontrollo.
-Calmati ricordati che non devi lasciarti influenzare da lui, non fare il suo gioco, sta cercando di controllarti sbotta Eva cercando di farmi tornare in me, ma la rabbia e troppo grande, sapere che ha cercato di mettere le mani su Lilli mi fa impazzire ero pronta a partire al attacco..lo avrei ammazzato costi quel che costi
-Aisha la voce leggera e famigliare di Lilli blocca qualsiasi mio movimento
-non fare l'idiota, ricorda cosa devi fare..io sto bene, non è successo niente le parole di Lilli mi calmano, rilasso le spalle tornando composta...non devo lasciarmi fregare dei suoi giochetti..
"Cosa vuoi ?" Domando con calma, nessun sentimento la voce piatta, devo farcela..lo guardò negli occhi, e per la prima volta non sento alcuna soggezione, alcuna paura.. solo la voglia di ammazzarlo...ha cercato di toccare tre delle poche cose importanti per me..Lilli, Eva ed i miei ricordi.. e questo io non gli permetterò di ripeterlo.
"Io? Niente..io non voglio niente..ma dimmi, tu? Tu cosa vuoi?" Sorride, un sorriso storto, una sola domanda che mi manda il cervello completamente fuori gioco, cosa voglio io? Non lo so....è vero, non lo so, ma per ora farò in modo che tutto ritorni alla normalità.
"Non è questa la domanda" sorrido in maniera poco rassicurante piegando la testa verso il lato sinistro, una risata vera, completamente divertita, esce dalle mie labbra.
-Io l'ho detto che tu stai diventando pazza sussurra preoccupata Eva, ma la ignoro troppo impegnata a ridere, Lucifero mi guarda confuso, con le sopracciglia corrugate, mi guarda circospetto..lui non capisce e non capirà mai.
"Perché chiedi a me cosa voglio? Lucifero..dimmi..tu sai cosa vuoi?" Faccio dei passi in avanti verso di lui, mentre pare sempre poi confuso, preso contro piedi, si guarda attorno circospetto...abbiamo appena scambiato i ruoli...ora io sono il gatto e lui il topo...e non avrò pietà.
"Sai cosa vuoi Lucifero?" Ripeto fermandomi ad un passo da lui
"Io, non ho bisogno di assolutamente niente, ho tutto quello che voglio" afferma con disinvoltura, ma non funziona mi ricordo tutte le parole detta dalla mia carissima zia.
"Sicuro Lucifero? Hai tutto ?" Mi allontano aprendo le braccia come per indicarmi attorno "Hai tutti i bene che ti servono ogni oggetto, tutto come un vero re" lo adulo un po' mentre si pavoneggia fiero di se stesso "Ma dimmi..l'amore ? Quello vero lo hai?" Sorrido cattiva, mente lui corruga le sopracciglia, assottigliando gli occhi.
"Non necessito l'amore..io preferisco il piacere carnale" sorride come un vero diavolo..mi dispiace per te..ma non mi fotti, non oggi.
"Astria non deve essere molto d'accordo con te" sorrido birichina..nessuno mi fottera, lui non vincerà..nessuno vincerà contro di me, non dopo aver minacciato la mia famiglia.
"Cosa ne sai tu? Cosa ne sai tu di Astria ?" Ringhia decisamente in disaccordo con me, gli occhi spalancati mentre un  espressione di puro odio  prende forma sul suo viso.
"In realtà niente di speciale..ti ha abbandonato ? Ti ha ferito?"  Ridacchio ancora..so che mi sto comportando male, sto mettendo il dito nella piaga, come la peggiore delle peggiori, ma devo..
"Non osare tu non sai nulla su quella vigliacca"  Mi guarda seriamente, nessun espressione in volto, mi fa quasi paura, ma non indietreggio, ora non posso.
" Non so nulla, che ne dici di aggiornarmi ?"  Domando sfacciata..non devo arrendermi
"Cuor d'Astrai...non provare a provocarmi..non funzionerà" si limita a dire...ma io ho già sentito troppo, tutto ciò che necessitavo.
"Lucifero..tu non hai niente ecco la verità, non ha assolutamente niente" il mio sorriso scompare, lo affermo con sincerità.
Mi guarda silenziosamente
"Cosa vuoi realmente?" mi domanda confuso andandosi a sedere sul suo trono dal quale si era precedentemente alzato, preso dalla rabbia.
"Io? Niente di che..te lo detto...sei tu che continui a cercare qualcosa che non avrai mai" sorrido scuotendo al testa prima di girarmi, dandogli le spalle per oggi..credo sia meglio finirla....ho la situazione potrebbe cambiare, e non ho alcuna voglia di controllare la rabbia ancora.
"Ma per ora credo che ritornare nella mia cella sia la cosa migliore" mi avvicino alla gigante porta, aspettando che mi dia il permesso, o meglio aspettando che chiamò qualcuno che li riporti indietro.
"Cosa sei ? Io so cosa sono, anche se non ho l'amore di qui tu parli...io so chi sono, e cosa voglio..e tu? Aisha ? Tu chi sei?" La sua voce è chiara e cristallina, le sue parole sono semplici ma mi colpiscono, tanto..
"Sean " gli basta parlare prima che la porta davanti a me si aprì, ritrovandomi davanti al giovane guardia.
"Riportala indietro" afferma ancora la voce ma non mi giro, tutto ciò che faccio e avanzare, seguendo Sean che cammina davanti a me con le spalle rigide, sorrido notando che è ancora terrorizzato da me. 

-Spazio Autrice-

Ho finalmente aggiornato, spero vi piaccia,  ditemi cosa ne pensate e lasciate tanti commentini☁️ e tante stelline💫

-UN BACIO WISSI 😘

Uguali ma DiversiWhere stories live. Discover now