60Capitolo

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Il dolore alla testa era lanciate, per la prima volta pero,dopo tanto tempo Aisha si senti al sicuro.

Non seppe spiegare perché ma dopo tanto tempo non si senti spaesata riaprendo gli occhi, si alzo lentamente mettendosi seduta, e solo in quel momento si rese conto di non essere più rinchiusa in una cella ma di essere al aria aperta seduta sopra terriccio fertile, aveva appena piovuto?
Si chiese entusiasta osservandosi intorni. Come ci era finita li lei? Non aveva forse perso i sensi dopo aver parlato con Lucifero? Tutto ciò le sembro un sogno, qualcosa di inusuale al quale non riusciva a credere.

pov's Aisha

Lentamente mi alzai da terra, con l'aiuto della corteccia di un'albero poco lontano da me, il mal di testa era petulante come le grida di mia madre la domenica mattina, pensare a lei mi rese nostalgica, ma mi ripresi subito dopo aver udito un scricchiolio poco lontano da me .

"Chi va la?" mi misi immediatamente in posizione di combattimento, queste terre mi erano familiari erano intrise di un'odore che mi ricordava casa. Dalla scura selva che mi circondava apparve una figura in nero, non ebbi nemmeno bisogno di chiedermi chi fosse. Il cappuccio che gli copriva il volto e l'odore alquanto familiare, mi suggerirono subito la sua identità. "Ombra?" chiesi guardinga, scrutandolo attentamente, "Aisha, finalmente ti sei svegliata cominciavo a preoccuparmi" affermò con voce alleviata, tirai un sospiro di sollievo.

"Cosa è successo? cosa ci faccio qui? come hai fatto a entrare la dentro? e perché non sembri minimamente stacco ? E perché diamine continui a portare quel cappuccio?" sbottai, travolgendolo di domande, ma ero troppo spaesata, non stavo capendo assolutamente niente, che fosse un nemico? Lui pero sembrava in un'altra dimensione, si avvicino con passo pesante sedendosi ai piedi della corteccia dell'albero. "Credo di doverti rivelare il perché di questo cappuccio eh..." sussurro lui alzando di poco il capo  verso l'alto, sembrava pensieroso, come se gli costasse qualcosa.

"Ti ricordi quando avevamo parlato di tuo zio? e tuo cugino?" mi chiese con sguardo perso nel vuoto...

In quel momento Aisha, fece quella scoperta che non si aspettava, che la sconvolse ma per quanto potesse essere inaspettata, la rese felice, in qualche modo si senti più leggera.

***

"Mi spieghi perché non possiamo trasformarci?" chiesi per l'ennesima volta stufa di dover camminare, era da più di un'ora che camminavamo ed il signorino continuava a ignorare le mie continue lamentele, come se non esistessi. Spregevole. "Aisha-"affermò finalmente, molto probabilmente per la stanchezza di dovermi sopportare che per altro, "Siamo quasi vicino a casa, ma se ci dovessimo trasformare adesso renderemo la nostra posizione più visibile, e non solo per i demoni" affermò guardandomi seriamente, l'occhiata che mi riservo, mi fece capire esattamente la situazione..eravamo in un territorio protetto da cacciatori.

Mi zitti immediatamente a quella scoperta, non per paura o altro, ero stata addestrata a combattere contro cacciatori dalla mia nascita, ciò che mi obbligo a zittirmi realmente, fu lo sguardo di Xander, era cupo e vigile , aveva le spalle rigide e sembrava pronto a scattare in qualsiasi momento. In quel momento mi chiesi quante volte ebbe a che fare con loro, quanto male gli avessero fatto per renderlo cosi. Eravamo arrivati in un piccolo villaggio da diverso tempo, e preferendo non attirare l'attenzione, si era tolto la lunga cappa, scoprendo cosi il suo volto.

I suoi occhi, erano ipnotizzanti, e non seppi perché ma mi sembrava di vedere la mia versione maschile: capelli nero pece, e gli occhi di quel miscuglio di colori che possiedono anche i miei, l'unica differenza è che erano vuoti, sembravano aver chiesto aiuto per cosi tanto tempo da aver perso le speranze.

"I cacciatori non fanno differenze fra donne, bambini e uomini" parlò senza girarsi verso di me "Se ne vedi uno sta semplicemente in silenzio e lascia fare a me, di solito hanno sempre un marchio che li distingue, da queste parti credo sia una leggera macchia nera accanto al collo, non da all'occhio, non da nemmeno l'idea di un marchio, passa facilmente inosservato" mi spieò cominciando a camminare più lentamente come se non fosse di fretta, le sue spalle si rilassarono, mentre si scrutava attentamente attorno.

Mi sentivo sotto pressione ogni qual volta, qualcuno con quel marchio ci passasse accanto.
"Ascoltami bene" comincio dal nulla a parlare Xander attirando la mia attenzione. Puntai gli occhi curiosi su di lui, notando solo in quel momento come stringesse con forza i pugni e avesse la mascella serata.
"Cosa succede ?"  Corrugai le sopracciglia spaesata.
"Sanno che siamo qui, sono passati al incirca una decina di loro, ci stano studiando" prese una pausa per sorridere ad una vecchietta che passava accanto la quale si affrettò a ricambiare. Eh ?
"Ma non capiscono cosa siamo con esattezza" sta volta il sorriso che dedico a me, aveva una sfumatura di cattiveria.
"Il tuo lupo si deve ancora risvegliare completamente e la tua demone e stanca-" osservo " non riescono a decifrare la cosa, pensano tu sia una semplice umana, e per questo che sono così cauti" termino sorridendo con spensieratezza.

"Ci sarà davvero da divertirsi" sussurrò sorridendo con sfida ad uno uomo che gli passò accanto facendogli spalancare gli occhi. Notai velocemente il marchio al collo del uomo sulla trentina, che cazzo stai facendo Xander ?
Mi trascino velocemente con agilità fuori dalla città varcando la soglia dei grandi alberi che segnavano l'inizio del bosco.
"Sono già pronti quei bastardi, dobbiamo allontanarci velocemente dalla città per poter combattere con più libertà" sussurrò come se parlasse con qualcun altro che non fossi io.
"Per oggi cara  cuginetta...sarai mio ostaggio"  sorrise prima di afferrarmi per il collo, nemmeno il tempo di parlare che una freccia volo verso di lui, mi attirò a lui, eravamo petto contro schiena mentre continuava a tenermi per il collo senza mai stringere.
-Ma che cavolo fa ?
-Non ne ho la più minima idea..

"Un passo avanti ed uccido la ragazzina" sussurra con voce animalesca il ragazzo dietro di me..

Uguali ma DiversiWhere stories live. Discover now