q u i n d i c i

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Sei bellissimo.

La foga dei baci iniziali era scomparsa, dissolvendosi in una serie di baci leggeri alternati a mezzi sorrisi

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La foga dei baci iniziali era scomparsa, dissolvendosi in una serie di baci leggeri alternati a mezzi sorrisi.
Nessuno dei due voleva smettere. Entrambi si sentivano così bene da non voler porre fine ad un momento del genere, illudendosi che potesse durare per sempre.

Le mani di Thomas accarezzavano gentilmente e dolcemente il viso di Newt, che pur essendo rimasto stranito da quel gesto inizialmente, stava iniziando ad apprezzarlo.
Thomas tracciò il contorno delle sue labbra con l'indice, seguendo il suo dito con lo sguardo, mentre Newt, incapace di riflettere lucidamente, lo lasciava fare, impaziente di riassaporare nuovamente le sue labbra. E quando Thomas soddisfò la sua richiesta, il biondino sorrise sulle labbra del moro, chiedendosi perchè non l'avessero fatto prima. Si sentiva come se il mondo attorno a lui non esistesse, come se l'unica cosa di cui gli importasse davvero fosse Thomas, e nessun altro.

Le mani del biondino vagavano tra i capelli di Thomas, che chiuse gli occhi e si abbandonò a quel contatto. I baci si fecero più lenti e leggeri, gli sguardi più profondi e i sorrisi più ampi.
Thomas posò una mano sul petto di Newt, proprio all'altezza del cuore, e mentre gli tracciava il contorno della mascella con una lunga scia di baci, andava a ritmo con i battiti del biondino, sempre più veloci.

—Tommy?—
—Mh?—Thomas si interruppe, e fissò i suoi occhi ambra in quelli di Newt, sbattendo un paio di volte le lunghe ciglia, le labbra rosse e gonfie.
Newt sorrise senza dire nulla: gli sembrava di essere totalmente un'altra persona. Poggiò entrambe le mani sulle guance del moro e gli lasciò un lento bacio sulle labbra, staccandosi altrettanto lentamente, rimanendo solo a pochi centimetri da Thomas, ammaliato dalla bellezza di quest'ultimo.

Il moro fece scorrere lo sguardo su ogni centimetro del viso di Newt, memorizzandone i tratti; arrivò alle labbra, e si soffermò per qualche secondo, prima di avvicinarsi al biondino e sussurrare qualcosa sulle sue labbra sottili.
—Sei bellissimo.—

Newt non riuscì ad evitare di arrossire: non si riconosceva più, sembrava che le sue difese, il muro che si era costruito attorno con fatica in tutti quegli anni si fossero appena sbriciolati. Era una sensazione strana, si sentiva vulnerabile, Thomas lo rendeva tale; eppure, ad ogni secondo, sembrava apprezzare quella nuova parte di sè ancora di più.

Aveva paura? Certo.
Aveva paura che Thomas potesse ferirlo ancora? Eccome.
Ma in quel momento, nulla importava. Nient'altro che non fosse Thomas che continuava a sussurrargli quanto fosse bello ai suoi occhi, alternando quelle due parole tra un bacio e l'altro.

Qualcuno alle loro spalle si schiarì la gola, e i due si bloccarono improvvisamente, voltandosi verso la direzione dalla quale avevano sentito provenire il suono.
—Scusatemi per l'interruzione—Minho teneva lo sguardo a terra, il rossore delle sue guance che spiccava sulla pelle chiara—Ma dovremmo mettere a posto, Tom.—

Newt distolse lo sguardo, chiudendo forte gli occhi e maledicendosi per essersi lasciato così tanto andare. Quella situazione era tremendamente imbarazzante.
—Oh, sì, certo.—balbettò Thomas, fallendo miseramente nel suo tentativo di mostrarsi disinvolto—Arriviamo subito.—

Rainy Days|NewtmasOn viuen les histories. Descobreix ara