v e n t i c i n q u e

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I giorni seguenti trascorsero lenti e inesorabili

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I giorni seguenti trascorsero lenti e inesorabili. Thomas assisteva passivamente allo scorrere della vita attorno a lui, incapace di agire. Gli sembrava di stare rinchiuso dentro un'enorme bolla e di essere sordo agli stimoli esterni.
Da quando Newt gli aveva rivolto quelle ultime parole quella mattina, non si erano più visti. Non era più andato in officina, e un po' gli dispiaceva per Jorge: quell'uomo era sempre stato molto buono con lui.
Thomas era in quello stato proprio da quel giorno. La mattina si svegliava solo per non perdere giorni di scuola proprio il suo ultimo anno, e i suoi amici lo osservavano trascinarsi per i corridoi con un'espressione impassibile. C'era, ma era come se non ci fosse. Era praticamente un fantasma. Minho, Brenda e Teresa erano estremamente in pensiero per lui.

Fosse stata una semplice delusione d'amore, non si sarebbero preoccupati troppo: sarebbe bastato un po' di gelato, qualche ora di pianto, e il suo cuore sarebbe guarito. Ma questa volta era diverso: per quanto fossero esterni alla situazione, era evidente che tra quei due ci fosse un legame particolare. La ferita che Newt aveva lasciato nel cuore di Thomas era fin troppo profonda.

-Avete visto che occhiaie ha? Pensate che dorma almeno un po'?-Teresa mordicchiava preoccupata la sua matita, mentre Brenda sfogliava distrattamente un libro e Minho guardava dalla finestra, sovrappensiero.
Alle sue parole, i due spostarono l'attenzione sulla ragazza dagli occhi blu. Brenda chiuse il suo libro con un tonfo, e Minho si voltò, sistemandosi meglio sulla sedia.
Erano in biblioteca per una ricerca di scienze: anche Thomas sarebbe dovuto essere con loro, ma aveva accampato una scusa molto poco plausibile per non presentarsi e rimanere a casa.

Brenda posò per un istante lo sguardo sulla sedia vuota, con un sospiro.
-Penso che non dorma per niente. Nell'ultimo periodo diceva di aver smesso di fare i suoi soliti incubi e di dormire meglio, ma adesso penso che non siano solo gli incubi a tenerlo sveglio.-

Teresa annuì, sconsolata.
-Se almeno ci dicesse con precisione cosa è successo tra loro due...-aggiunse, mordicchiando ancora la matita.
-Non lo farà. Almeno non ora.-furono le parole del ragazzo, che gettò la testa all'indietro, passandosi entrambe le mani sul volto.
-Probabilmente ha ancora bisogno di tempo per metabolizzare il tutto. Da solo. Non possiamo intrometterci.-

-E quindi dici che dovremmo stare a guardare mentre si chiude in se stesso e smette lentamente di parlarci?-esclamò Teresa, per poi essere zittita con uno sh! dal bibliotecario.
-Non smetterà di parlarci...-sbuffò Minho, che però non sembrava molto convinto della sua stessa affermazione.
Brenda scosse la testa.
-Dobbiamo fare qualcosa. Siamo i suoi migliori amici.-

-Ma che cosa possiamo fare? Non parlerà, ci abbiamo già provato.-
-Vuol dire che dobbiamo provare ancora, allora.-
-Se ne sei così convinta allora proponi. Hai qualche idea? Mi sembra che le abbiamo provate tutte.-rispose seccamente Minho, per poi scusarsi subito dopo con Brenda. Teresa lo notò arrossire leggermente mentre parlava: era come se si fosse dimenticato che Brenda, in fin dei conti, rimaneva sempre la sua cotta, e voleva impressionarla, non andarle contro.
-Scusa, mi dispiace. È che...questa situazione mi rende nervoso. Non ho mai visto Thomas in questo stato.-

Rainy Days|NewtmasWhere stories live. Discover now