v e n t o t t o

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-Allora Newt, ci siamo?--Tutto okay signor Murphy

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-Allora Newt, ci siamo?-
-Tutto okay signor Murphy.-
Newt sorrise leggermente, alzando lo sguardo all'arrivo del padre di Thomas. Seduto sul suo lettino, stava finendo di allacciarsi le scarpe.
-Stando alla tua cartella clinica, ti sei completamente rimesso in sesto, e sei decisamente più in salute di quando sei arrivato, quindi oggi puoi tranquillamente tornare a casa. Ad una condizione però.-
Newt che era già scattato in piedi, smanioso di uscire dall'ospedale e respirare un po' di aria fresca e mangiare un triplo cheeseburger, si accasciò di nuovo sul lettino.
Il dottor Murphy rise.
-Tranquillo, nulla di difficile o complicato da fare. Prima cosa, dovrai mangiare a sufficienza, perché non voglio rivederti qui mai più-
-Signore, la prima cosa che farò uscito di qui sarà ingoiare un triplo cheeseburger.-
-Ah bene-ridacchiò l'uomo-allora sarai contento di sapere-e abbassò il tono della voce, come se qualcuno potesse sentirli-che Thomas è qui fuori ad aspettarti e voleva portarti proprio al fast food.-

Gli occhi di Newt si illuminarono: erano un paio di giorni che non vedeva Thomas, che era stato impegnato con tutti i suoi progetti arretrati di scuola, e il solo pensiero di rivederlo gli fece venire le farfalle nello stomaco. O forse era solo la fame.
Scattò in piedi, prendendo tutte le sue cose, pronto ad uscire.

-Heey, hey, fermo, dove credi di andare. Non ho ancora finito.-
Newt fece marcia indietro.
-Le condizioni erano due-iniziò il dottore, in tono di scuse-ti dico l'ultima e poi ti lascio andare.-
Gli mise un bigliettino da visita tra le mani, e lasciò che lo leggesse.

Dottoressa A. Paige
Psicologa
Clinica Saint Patrick
+212 4152

Newt gli rivolse uno sguardo interrogativo.
-Non sono pazzo, signore.-
Il dottore gli lanciò un'occhiataccia.
-Immaginavo che avresti detto una cosa simile. Andare dalla psicologa ti aiuterebbe tantissimo, Newt. La tua salute mentale è importante, devi prendertene cura. Hai tanto dolore nel tuo passato da elaborare, e non credere di farcela da solo, perché sei umano anche tu, non sei un supereroe. La dottoressa Paige può aiutarti. È una mia carissima amica, la conosco personalmente ed è proprio quello che ti ci vuole.-
-Ma, signor Murphy, io...-
-Non vuoi raccontare i fatti tuoi ad una sconosciuta? Beh, prova a fare almeno un tentativo, prova almeno a conoscerla. Vai alla prima seduta, l'ho già prenotata io per te. Trovi data e ora sul retro del biglietto.-

Mercoledì, alle diciotto.

-Che dici, ci andrai?-
Newt esitò, per niente sicuro.
-Ci penserò.-
Il signor Murphy sorrise, contento, e gli posò una mano sulla spalla, con fare paterno.
-Ora vai, mio figlio starà ormai fremendo dalla voglia di rivederti, non farlo aspettare troppo.-

Newt si alzò, e inaspettatamente, porse la mano al signor Murphy, che gliela strinse, sorpreso.
-Grazie di tutto, davvero. Le sarò per sempre grato.-
Il padre di Thomas sorrise, bonario, poi gli diede una pacca sulla spalla, spingendolo verso la porta.
-Vai, e salutami Thomas. E soprattutto assicurati che lui e quello scapestrato di Minho abbiano finito realmente quel progetto e non abbiano passato il pomeriggio a fare a gara a chi riesce a mettersi più marshmallow in bocca in una volta sola.-

Rainy Days|NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora